Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banca Ifis deliberano ufficialmente il proprio impegno di raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050. E decidono di aderire alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l’alleanza di banche a livello globale sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Impegnata al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero entro il 2050 (rafforzando così gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima) e a sostenere la transizione dell’economia reale verso l’impatto zero sul clima, la Net-Zero Banking Alliance conta, adesso, oltre 75 membri in 35 Paesi e 54.000 miliardi di dollari di attività totali. Rappresentando quindi, un terzo degli asset bancari globali. Promossa dalla United Nations Environment Programme Finance Initiative, la NZBA rappresenta il settore bancario della Glasgow Financial Alliance for Net Zero, presieduta da Mark Carney, inviato speciale delle Nazioni Unite per il clima in vista della COP 26.
Net Zero Banking Alliance: le reazioni dei tre istituti
Intesa Sanpaolo
“La nostra Banca gode di un ottimo posizionamento nei principali indici internazionali, a conferma del nostro impegno a favore della sostenibilità. Con questo ulteriore passo formalizziamo nuovi e importanti obiettivi verso la transizione ambientale, esprimendo la partecipazione, nostra e dei nostri clienti, alla spinta collettiva contro il cambiamento climatico”, ha dichiarato con fierezza Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo che, tra l’altro, ha anche pubblicato il suo primo TCFD Report a livello di Gruppo per il 2020-2021, redatto secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD).
“La ‘rivoluzione verde’ indicata dal PNRR rappresenta anche una grande opportunità di crescita del Paese per adottare nuove soluzioni tecnologiche, puntare sullo sviluppo intellettuale e aumentare gli investimenti, elementi dove ci troviamo già in buone condizioni”, afferma in una nota ufficiale l’istituto che aggiunge: “L’adesione alla Banking Alliance delle Nazioni Unite per la riduzione a zero emissioni nette entro il 2050 più che rappresentare un punto di arrivo è un passaggio significativo del percorso che impegna tutta la banca verso il contrasto al cambiamento climatico”.
UniCredit
“UniCredit è orgogliosa di aderire alla Net-Zero Banking Alliance e si sta impegnando ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti verso un obiettivo di emissioni zero entro il 2050″, ha dichiarato in una nota ufficiale Andrea Orcel, ad di UniCredit. “È una tappa fondamentale nel nostro percorso verso un futuro più sostenibile ed è un’azione necessaria per catalizzare l’attenzione e, infine, fare progressi significativi in questo settore”, ha concluso il numero dell’istituto di Piazza Gae Aulenti.
Come tutti i membri dell’Alleanza, UniCredit ha assunto obblighi precisi che includono:
- Fissare obiettivi provvisori non oltre il 2030 o prima per i settori chiave;
- Concentrarsi sui settori che hanno sul clima un impatto più significativo, ad esempio quelli con maggiori emissioni di gas a effetto serra;
- Pubblicare annualmente il livello delle emissioni e la loro intensità;
- Tenere conto di scenari basati sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili;
- Fissare il primo obiettivo (i) entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno e fornire aggiornamenti su base annuale;
- Divulgare i progressi compiuti rispetto a una strategia di transizione rivista dal Consiglio di Amministrazione;
Banca Ifis
“Siamo orgogliosi di aderire alla Net-Zero Banking Alliance che ci permetterà di accelerare il raggiungimento dell’obiettivo comune di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050”, afferma in un comunicato ufficiale Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis. “Si tratta di un impegno importante per Banca Ifis, che avviene in piena continuità con le azioni già intraprese dal nostro Istituto sul fronte ambientale. La decisione di aderire fra i primi conferma il ruolo della Banca di acceleratore della transizione sostenibile delle piccole medie imprese che costituiscono il tessuto economico e produttivo del nostro Paese”, conclude Geertman.
Oltre a diventare la prima challenger bank italiana ad aderire alla Net-Zero Banking Alliance, Banca Ifis quindi non fa altro che far seguito alle iniziative già avviate per sostenere la transizione sostenibile delle PMI: dal programma interno “Ifis4Business” per la digitalizzazione dei processi operativi per permettere la gestione delle procedure in modalità ecologica, a “Ifis Green” per lo sviluppo di prodotti e servizi che favoriscano pratiche sostenibili, come il leasing di veicoli elettrici/ibridi e plug-in, di cui la Banca è leader in Italia con una quota di mercato pari al 35%. Infine, nell’ambito di questa iniziativa, si impegna a rispettare tutti gli obblighi previsti dalla stessa NZBA.
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