Parlare del futuro della mobilità senza parlare di veicoli elettrici è ormai impossibile. L’elettrificazione dell’industria automotive rientra infatti nella complessiva strategia di sviluppo che punta alla decarbonizzazione e alla transizione verso una mobilità sostenibile e a basso impatto climatico. È l’Ue, con il Green Deal, a dettare le linee strategiche della trasformazione radicale che entro il 2050 si propone di raggiungere il traguardo delle zero emissioni. Uno dei punti cardine della grande rivoluzione in atto riguarda proprio il settore dei trasporti.
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Electra sbarca in Italia
Ma la strada verso la mobilità sostenibile è ancora lunga: solo l’1,5% dei 326 milioni di veicoli in Europa è elettrico. Le congetture sul futuro sono più ottimistiche, entro il 2030 si prevede infatti che le auto elettriche toccheranno quota 65 milioni, per raddoppiare a 130 milioni entro il 2035. Per accogliere la grande trasformazione che si prospetta il nostro paese deve però dotarsi di infrastrutture di ricarica adeguate. L’Italia è in ritardo rispetto agli agli altri paesi europei e presenta poco più di 30.704 punti di ricarica contro i 79.729 della Germania, i 65.700 della Francia e il divario aumenta maggiormente per le colonnine in autostrada.
Proprio con l’obiettivo di favorire la transizione verso una mobilità a zero emissioni che Electra arriva in Italia. L’azienda specializzata nella ricarica veloce e ultraveloce per le auto elettriche investirà 200 milioni per trasformare l’infrastruttura di ricarica in Italia. Electra infatti punta all’attivazione di una rete capillare di 3.000 hub supercharger, punti di ricarica che garantiranno una ricarica completa in 15-30 minuti e saranno alimentati con energia sostenibile. La rete si articolerà in spazi e parcheggi pubblici e privati di supermercati, grandi negozi, hotel, autogrill. Un servizio smart a disposizione degli utenti h24 e con la possibilità di prenotare tramite app, scongiurando così il rischio di code.
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Obiettivo è distribuire oltre 8.000 punti di ricarica supercharger in tutta Europa entro il 2030
L’azienda francese, fondata nel 2001 da Aurélien de Meaux, Augustin Derville e Julien Belliato, ha scelto di investire sulla mobilità elettrica ponendo l’accento sul tema della ricarica e portando avanti il processo di installazione delle stazioni dall’inizio alla fine, con investimenti importanti in diversi paesi. La rete di Electra infatti conta circa 200 punti di ricarica ultra rapida nelle principali città francesi ma la sua presenza è estesa anche al Belgio e adesso all’Italia, con la prospettiva di arrivare anche in Spagna, Austria e Svizzera. Il suo obiettivo è distribuire oltre 8.000 punti di ricarica supercharger ento il 2030 in tutta Europa.
La strategia dell’azienda, che prevede l’installazione di punti di ricarica in supermercati, grandi negozi, centri commerciali, catene alberghiere e autogrill consente ai proprietari dei parcheggi di affittare a lungo termine questi spazi e renderli produttivi.
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“Accelerare lo sviluppo di una rete infrastrutturale di ricarica”
“È urgente accelerare lo sviluppo di una rete infrastrutturale di ricarica adeguata ed efficiente, che renda la ricarica facile come il rifornimento della benzina e che sia accessibile in qualunque momento, tenendo presente ad esempio che per un quarto degli italiani la difficoltà legata alla ricarica del veicolo elettrico potrebbe influire sull’acquisto”, spiega Eugenio Sapora, general manager di Electra Italia.
Sono 171.000 le auto elettriche circolanti in Italia, numero che potrebbe arrivare a 6 milioni entro il 2030. Inoltre il 73% dei potenziali acquirenti è orientato all’acquisto di veicoli elettrici. Tuttavia, l’assenza di un’adeguata infrastruttura di ricarica sembra essere l’ultimo vero ostacolo alla diffusione integrale dell’auto elettrica nel nostro paese.
“I decreti recentemente pubblicati dal Mase”, continua Sapora, “e registrati dalla Corte dei Conti, che mettono a disposizione 713 milioni di euro previsti dal Pnrr per installare entro fine 2025 nuove stazioni di ricarica per i veicoli elettrici sulle superstrade e nei centri urbani, sono un importante passo in questa direzione. In Italia siamo già al lavoro per creare una rete che metta insieme i player del settore per costruire un ecosistema interconnesso e accessibile a tutti, perché è un mercato con grandi potenzialità: puntiamo a installare 3.000 punti di ricarica ultra rapida nel prossimo triennio e posizionarci così come leader del settore”.
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