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Airbnb crolla in Borsa: le azioni cedono il 12% e i cofondatori perdono quasi quattro miliardi

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le azioni di Airbnb sono crollate dopo i dubbi manifestati dalla società sul successo della prossima stagione estiva. Il ribasso è costato miliardi ai top manager dell’azienda con sede a San Francisco, la quale continua a perdere lustro tra gli investitori.

Fatti principali

  • Sebbene gli utili e le vendite trimestrali di Airbnb abbiano superato le attese degli analisti, gli investitori si sono basati sulle proiezioni della società sui numeri non esaltati riguardanti le prenotazioni della stagione estiva e sulla bassa crescita dei ricavi degli ultimi due anni.
  • Secondo Lee Horowitz, analista di Deutsche Bank, il prezzo delle azioni di Airbnb “rimarrà sotto pressione fino a quando non emergerà una speranza di crescita significativa” delle prenotazioni.
  • Nelle prime ore di contrattazioni della giornata il titolo è sceso del 12% a 112 dollari, toccando così il prezzo più basso degli ultimi tre mesi e registrando il maggior calo quotidiano dall’offerta pubblica iniziale di 146 dollari del dicembre 2020.
  • Secondo le stime di Forbes, in seguito al crollo delle azioni i cofondatori di Airbnb Nathan Blecharczyk, Bryan Chesky e Joe Gebbia hanno perso un totale di 3,5 miliardi di dollari.

La valutazione di Forbes

Blecharczyk (7,5 miliardi di dollari), Chesky (8,6 miliardi) e Gebbia (7,1 miliardi) rientrano tra le 400 persone più ricche del mondo. Nell’aprile del 2021 il loro patrimonio complessivo era di 38,5 miliardi; da allora hanno perso il totale di circa 13 miliardi.

Il retroscena

Dal picco raggiunto nel febbraio 2021 di 217 dollari il prezzo delle azioni di Airbnb è calato di oltre il 50%. Un ribasso di gran lunga maggiore di quello registrato nello stesso arco di tempo dall’intero listino del Nasdaq, pari al 12%. La società californiana è stata una delle protagoniste del boom di IPO avvenuto tra il 2020 e il 2021 e, come le società quotatesi in Borsa in quel periodo, ora sta accusando un calo. Per fare altri esempi, l’azienda di consegne a domicilio DoorDash e quella specializzata in software Snowflake, altri grandi IPO del 2020, dalla loro quotazione hanno perso rispettivamente il 60% e il 30%.

L’opinione contraria

Secondo Richard Clarke, esperto di Bernstein, lo scivolone di Airbnb provocato dagli investitori sarebbe una “reazione eccessiva”. Per Clarke, la revisione al ribasso degli utili futuri è solo un “effetto di breve durata” e “il meglio deve ancora venire”.

Prospettive future

“Progetteremo, si spera, alcune delle principali interfacce di intelligenza artificiale”, aveva dichiarato poco tempo fa Chesky alla testata statunitense The Verge. “Cercheremo di capire al meglio i nostri clienti, di conoscerli, di farli interessare a noi e di capire le loro preferenze”.

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