Sulla famosa terra rossa del Roland-Garros, in agosto, Jasmine Paolini riusciva a stento a contenere l’emozione mentre lanciava la racchetta in aria, stringeva entrambi i pugni e abbracciava la sua compagna di doppio, Sara Errani.
Pochi secondi prima, la coppia italiana aveva fatto la storia, sconfiggendo Mirra Andreeva e Diana Shnaider per conquistare la prima medaglia d’oro olimpica nel tennis. “Stavamo giocando bene, quindi mi ripetevo: ‘Forse possiamo avere una possibilità’”, racconta Paolini a Forbes, a poche settimane dai Giochi di Parigi. “Ma speravo in questa medaglia d’oro”.
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Una crescita inaspettata
Certo, nemmeno Paolini avrebbe potuto prevedere questo successo, per non parlare di una stagione che ha indubbiamente trasformato la sua vita. A febbraio, infatti, ha conquistato il suo primo titolo WTA 1000 ai Dubai Tennis Championships, seguito dalle finali all’Open di Francia (sia in singolare che in doppio) e a Wimbledon, oltre al trionfo olimpico.
La Paolini si presenta agli U.S. Open della prossima settimana come quinta giocatrice al mondo, un risultato sorprendente se si considera che tre anni fa aveva a malapena sfiorato la top 100. I successi in tarda età, come l’americana Jessica Pegula, sono piuttosto rari nel tennis professionistico, uno sport in cui molti giocatori spesso contemplano il ritiro dopo i 30 anni.
Ma a 28 anni, per la Paolini si stanno aprendo nuove porte, soprattutto fuori dal campo. La sua ascesa ha già portato a diverse nuove partnership nel 2024, ampliando un portafoglio che comprende già gli sponsor di lunga data Asics e Yonex. “Se vinci le partite, ovviamente, hai più visibilità”, dice. “Quindi è normale che arrivino gli sponsor. Sono rimasta un po’ sorpresa, ma ovviamente ne sono felice e orgogliosa”.
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Oltre 4 milioni di dollari guadagnati nel 2024
La Paolini ha ancora molta strada da fare se vuole raggiungere le sue coetanee tra le giocatrici più pagate del tennis. Coco Gauff, la prima donna nella lista di quest’anno e la numero 3 in assoluto, ha guadagnato circa 27,1 milioni di dollari negli ultimi 12 mesi, al lordo delle tasse e degli onorari degli agenti, di cui 7,1 milioni in campo e 20 milioni fuori.
In confronto, la Paolini ha vinto solo circa 7 milioni di dollari in premi in tutta la sua carriera, di cui 4,3 milioni in questo anno solare (senza contare i 196mila dollari che l’Italia riceve per le medaglie d’oro alle Olimpiadi). E anche con i suoi nuovi contratti con i marchi, Forbes stima che i suoi guadagni fuori dal campo si avvicinino solo ora a 1 milione di dollari all’anno.
Queste cifre potrebbero però crescere rapidamente se gli addetti al marketing abbracceranno il sorriso contagioso, l’ironico senso dell’umorismo e l’agonismo feroce che hanno reso Paolini tra le giocatrici migliori del tennis attuale. “Non è mai facile”, dice Guillermo Aylon, manager di Paolini presso l’agenzia svedese WeSport. “Ma naturalmente è qualcosa di molto positivo. I marchi vogliono essere associati a Jasmine per ciò che trasmette al pubblico e alle persone là fuori”.
Il momento d’oro del tennis italiano
E Paolini non deve guardare lontano per trovare una storia di successo simile. La stella tunisina Ons Jabeur, ad esempio, ha scalato le classifiche dopo un periodo di due anni in cui ha ottenuto quattro vittorie nel WTA Tour e tre partecipazioni a finali del Grande Slam.
Soprannominata “Il Ministro della Felicità” nel suo paese d’origine per il suo carattere gioioso, Jabeur ha sfruttato la sua crescente popolarità per ampliare i suoi interessi commerciali, entrando a far parte di Evolve, l’agenzia sportiva fondata da Naomi Osaka, e acquistando una piccola partecipazione nelle North Carolina Courage della NWSL.
Visto l’anno ricco di soddisfazioni, la Paolini ha l’opportunità di seguire un percorso simile, con il vantaggio di provenire da un mercato “molto buono”, aggiunge Aylon. L’interesse per il tennis è aumentato costantemente in Italia, con il numero di giocatori registrati nei circoli salito a 820.000 l’anno scorso, rispetto ai 129.000 del 2001, secondo Reuters.
Allo stesso tempo, l’Italia ha vissuto una rinascita a livello professionistico, grazie anche all’aumento del sostegno ai giovani talenti negli ultimi due decenni. Oltre alla Paolini, che si è classificata al n. 5 in campo femminile, l’Italia ha cinque giocatori top-40 in campo maschile, guidati dal n. 1 al mondo Janik Sinner, oltre a due medaglie conquistate alle Olimpiadi di Parigi.
Collaborazioni in Italia e all’estero
Questa crescita sta già dando i suoi frutti. La Paolini ha aggiunto al suo portafoglio i marchi italiani Italgas, una società di gas con sede a Milano, e Intesa Sanpaolo, una delle più grandi banche del Paese, entrambi coinvolti nel tennis. Intesa, ad esempio, è host partner delle ATP Finals, mentre Italgas sponsorizza i campionati giovanili del Paese.
Paolini si aperta però anche alle opportunità fuori dal Paese, che Aylon vede come una parte importante del suo futuro. A gennaio, la tennista ha firmato con Hotelplanner, con sede in Florida, e ha concluso un accordo una tantum con l’azienda inglese di tecnologia medica Smith & Nephew durante Wimbledon. “Non voglio limitarmi all’Italia, e perché no?”, dice Paolini, che ha anche origini polacche e ghanesi.
Tutto questo successo è ancora una sorpresa per la Paolini, che ha fatto il suo debutto nel WTA Tour a 21 anni nel 2017, entrando nella top 50 circa quattro anni dopo. Quando è entrata a far parte di WeSport a gennaio, Aylon ha descritto come “piuttosto impegnativo chiudere i suoi accordi, anche se all’epoca era nella top 30”. La vittoria a Dubai all’inizio di quest’anno è stata inaspettata e la corsa che ne è seguita ha cambiato tutto.
Sebbene non sia ancora in grado di indicare un motivo preciso per cui il suo gioco sia cresciuto a tal punto, la Paolini cita la maggiore maturità in campo, il miglioramento del servizio (che è una sfida per una giocatrice relativamente bassa (1 metro e 80) e il maggior numero di partite di doppio come fattori che hanno contribuito alla sua rapida ascesa.
Un successo che accontenta tutti
Ma la tennista non è l’unica a beneficiare della sua crescente popolarità: “Tra i fan del tennis, abbiamo guadagnato molta visibilità e credibilità negli ultimi anni”, afferma Casey Yoneyama, responsabile del marketing globale di Yonex, che ha inizialmente ingaggiato la Paolini nel circuito juniores per poi rinnovare il suo contratto lo scorso anno.
“Avere una persona come Jasmine che si è affermata così rapidamente, ci dà maggiore credibilità in quello spazio, il che è fantastico”. La fama è appena arrivata per la Paolini, che è nata a Castelnuovo di Garfagnana, una cittadina toscana con meno di 6.000 abitanti.
Agli Open di Francia di quest’anno, la tennista ha frequentato più volte lo stesso ristorante parigino, anche se ha scalato la classifica mondiale. Non si trattava di nulla di particolare per lei. “Le piace mantenere le cose semplici”, dice Aylon. “Quindi non credo che questo cambierà, sia che sia tra le prime cinque o che sia la numero 1”.
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