I cambiamenti climatici “potrebbero essere peggiori della crisi globale scaturita dal Covid-19”. È questo il sunto dell’ultimo pensiero di Bill Gates pubblicato qualche giorno fa sul suo blog “Gates Notes”. Il fondatore di Microsoft, infatti, dopo essere finito più volte in questi mesi nel mirino dei media per le sue “profezie“, esternazioni e azioni (tramite la Bill e Melinda Gates Foundation), è tornato alla carica con un nuovo avvertimento: gli effetti dei cambiamenti climatici “causeranno dolori e sofferenze per un periodo decisamente maggiore rispetto al Covid-19”
Anche se quella scaturita dal coronavirus, scrive Bill Gates – “è una crisi globale che ha scioccato tutto il mondo per il numero di morti, per la paura innescata e per la conseguente crisi economica” tuttavia, tra pochi decenni, sarà soltanto ciò che “accadrà regolarmente se non eliminiamo le emissioni di carbonio nel mondo”.
Ovviamente, evidenzia il filantropo, “in questo momento è difficile pensare a un problema come i cambiamenti climatici. Quando si verifica un disastro, è nella natura umana preoccuparsi solo di soddisfare i nostri bisogni più immediati, specialmente quando il disastro è grave come il Covid-19, tant’è che tutto il mondo è impegnato per fermarlo, eppure dobbiamo agire ora per evitare un disastro climatico, costruendo e implementando innovazioni che ci consentiranno di eliminare le nostre emissioni di gas serra.”
Bill Gates: il Covid-19 e i danni dei cambiamenti climatici
Ad aumentare i timori legati ai cambiamenti climatici, Bill Gates analizza un altro importante aspetto: quanto sono diminuite le emissioni di gas serra. Infatti, anche se secondo l’Agenzia internazionale dell’energia si assisterà a una riduzione intorno all’8% delle attuale emissioni (47 miliardi di tonnellate di carbonio invece di 51 miliardi), tuttavia “non potremo rispettare questo tasso di riduzione, tant’è che il fattore più importante non è quante emissioni si ridurranno a causa della pandemia, ma quanto poco”.
Per ottenere questa decremento, rivela Bill Gates, “sono morte oltre 600mila persone, decine di milioni sono senza lavoro e, ad aprile, il traffico automobilistico è stato la metà di quello dell’aprile 2019. In tutto questo, per mesi il traffico aereo si è praticamente interrotto”.
Oltre a tutti questi fattori, inoltre, è anche importante considerare “quanto costa evitare una singola tonnellata di gas serra. Ad esempio, insiste il fondatore di Microsoft, se hai una tecnologia che costa 1 milione di dollari e utilizzarla ti consente di evitare il rilascio di 10mila tonnellate di gas, stai pagando 100 dollari per tonnellata di carbonio evitata”.
Infine, racconta Gates, “entro la fine del secolo, se la crescita delle emissioni rimane elevata, il cambiamento climatico potrebbe essere responsabile di 73 morti in più ogni 100.000 persone. In uno scenario di emissioni inferiori, il tasso di mortalità scenderebbe a 10 per 100.000″.
In altre parole, aggiunge Bill Gates, entro il 2060, “il cambiamento climatico, oltre a poter essere mortale quanto il Covid-19 e nel 2100 addirittura cinque volte più mortale, nei prossimi dieci anni potrebbe causare un danno economico probabilmente tanto grave quanto avere una pandemia, come il coronavirus, ogni dieci anni”.
Cosa fare per combattere i cambiamenti climatici
In ultima battuta, nel suo lungo post di riflessione, l’ex numero uno di Microsoft ha evidenziato tre aspetti fondamentali che potrebbero permettere al mondo di combattere i cambiamenti climatici:
- Lascia che la scienza e l’innovazione guidino la strada. Il calo relativamente modesto delle emissioni di quest’anno chiarisce una cosa: non possiamo arrivare a zero emissioni semplicemente – o anche principalmente – volando e guidando di meno. Infatti, oltre al fatto che molte persone useranno la teleconferenza per sostituire alcuni viaggi di lavoro anche dopo la fine della pandemia, sarebbe necessario trovare nuovi modi a zero emissioni di carbonio per produrre elettricità , coltivare cibo, mantenere i nostri edifici freschi e caldi e spostare persone e beni in tutto il mondo.
- Assicurati che le soluzioni funzionino anche per i paesi poveri. Secondo un recente studio pubblicato da Climate Impact Lab, sebbene il cambiamento climatico aumenterà il tasso di mortalità a livello globale, la media complessiva mostrerà un’enorme disparità tra paesi ricchi e poveri. Più che altrove, i cambiamenti climatici aumenteranno drasticamente i tassi di mortalità nei paesi poveri vicino o sotto l’equatore, dove il clima diventerà ancora più caldo e imprevedibile.
- Parti ora. A differenza del nuovo coronavirus, per il quale penso che avremo un vaccino il prossimo anno, non esiste una soluzione biennale per il cambiamento climatico. Ci vorranno decenni per sviluppare e implementare tutte le invenzioni di energia pulita di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo sviluppare e implementare le numerose innovazioni di cui abbiamo ancora bisogno e aiutare i più poveri ad adattarsi all’aumento della temperatura che è già bloccato.
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