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Placido Volpone

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Era l’estate ‘74, quando il giovane attore Michele Placido stringeva un patto con Domenico Volpone nella campagna di Ascoli Satriano, alla Masseria Volpone, per far sì che le due famiglie fossero unite da un progetto comune. Nacque così la Placido Volpone, le cui coltivazioni sono immerse nel territorio dell’antica Herdonia, “la Pompei di Puglia”, prima collina sul Tavoliere delle Puglie, la zona contemporaneamente più assolata, più siccitosa e più ventosa dell’Italia continentale. Il vino, figlio di generazioni di agricoltori e artisti, è prodotto della vinificazione con tecniche antiche ed attrezzature all’avanguardia. Tradizione e continua innovazione: questo è il percorso che segue il “Placido Volpone”, prima cantina al mondo a certificare su blockchain l’intera filiera del vino, dalla vigna alla bottiglia. La storia della cantina si arricchisce di significati con le diverse etichette che raccontano la storia del territorio: sulla linea dei blend è raffigurato l’opus reticolatum che costituiva la muratura degli edifici di Herdonia, mentre una danzatrice campeggia sull’etichetta di Rosàntica, a richiamare la figura presente nel macellum di Herdonia.

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In primo piano

Un progetto ambizioso, quello delle due famiglie: grandi competenze, cultura secolare in campo agricolo ed enologico, terreni collinari e pietrosi, grandissimo amore per l’arte, il cinema, la pittura, la musica e la letteratura, nonché tecniche all’avanguardia per un eccezionale vino di tradizione. Sin dalle origini la vision aziendale è un vino riconosciuto come opera d’arte plasmata dal territorio pugliese, mentre la mission è molto chiara: affermare il Nero Di Troia come una delle eccellenze italiane.

Il punto forte

Il rosato da Nero di Troia “Faragola” prende il nome della villa di epoca romana tardo-antica che si trova a pochi chilometri dalle vigne, le cui terme sono le più grandi in Italia: il simbolo raffigurato sull’etichetta è presente proprio nei mosaici. Il vino si presenta all’occhio con un colore rosato brillante, limpido con note rossastre; all’olfatto è fruttato, armonico ed elegante con sentori di frutti rossi, dal gusto delicato e fresco. Nel 2023 è inserito fra i 10 migliori rosati d’Italia in base all’analisi di tutte le guide ed i concorsi di settore.

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