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Scaleup made in Italy, ecco i 6 progetti che iStarter porterà a New York

(Courtesy iStarter)

Il prossimo 4 aprile presso il Sap Leonardo Center di New York, iStarter scommette su 6 eccellenti scaleup italiane che presenteranno i loro progetti di fronte ad una platea di 30 selezionati investitori e business angels americani, durante la seconda edizione statunitense del Made in Italy 2.0.2.0.

Per chi non sapesse di cosa si tratta, il Made in Italy 2.0.2.0 nasce come evento singolo nel 2016 presso il London Stock Exchange e la sua mission è far incontrare i migliori progetti imprenditoriali italiani con i più importanti investitori internazionali. L’anno successivo il Made in Italy 2.0.2.0 diventa un tour mondiale. Dopo Londra e Pechino, a febbraio 2018 sbarca a New York dove, presso il Grand Central Tech, polo di eccellenza del settore tecnologico e innovativo della Grande Mela, un gruppo di selezionate scaleup italiane presentano i loro progetti davanti ad un sofisticato pubblico di investitori internazionali.

I numeri di New York 2019
Per questa edizione del Made in Italy 2.0.2.0 di New York, il team di iStarter, supportato da vari equity partner, ovvero i manager italiani che fanno parte della società a livello internazionale, hanno selezionato con cura 6 progetti italiani che avevano come prerequisito, oltre a un team e una origine tutta italiana, anche una raccolta di capitali abbondante alle spalle o in corso. Il finanziamento raccolto dalle aziende finaliste, che hanno generato oltre 150 posti di lavoro, si aggira ad oggi intorno ai $ 50+ milioni. Quello che vogliono raggiungere con questo nuovo round in America è di $ 100+ milioni, la più grande sfida tentata da venture italiane all’estero. Seduti in sala circa 30 fondi di Venture Capital americani, fra i quali FirstMark Capital con oltre 220 investimenti alle spalle, White Star Capital , con sedi in Usa e Europa, e 37 Angels, fondo newyorkese costituito da un network di 60 manager donna.

(Courtesy iStarter)

“Oggi ​l’economia di New York è di circa $ 850 miliardi, pari al 40% del PIL italiano.​ I progetti italiani maturi ambiscono ad arrivare ed attecchire in questa metropoli che non dorme mai e noi siamo qui anche per questo”, afferma Simone Cimminelli, ceo di iStarter. ”Per iStarter, New York rappresenta una piazza affascinante che abbiamo iniziato ad approcciare ormai da circa 3 anni. Eventi come il Made in Italy 2.0.2.0 servono ad aprire la nostra espansione sul territorio. Nuovi equity partners locali stanno investendo in iStarter rafforzando il pool di talenti, di capitale e di competenze sui quali possiamo contare nella città”.

I sei finalisti 
Sono svariati i settori di appartenenza dei progetti selezionati per New York. Andiamo dalla ricerca
scientifica all’elettronica di consumo passando per il fashion e l’intelligenza Artificiale.

1. Brandsdistribution, società torinese fondata nel 2008 da Carlo Tafuri e focalizzata nella distribuzione online B2B di abbigliamento e accessori di marca. Ha oltre 40 dipendenti e un fatturato che supera i € 20 milioni. Scaleup ormai pronta all’espansione globale, con una valutazione di oltre € 50 milioni.

2. Buzzoole, piattaforma di influencer marketing in grado di connettere i brand ai content creator attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Con oltre 85 dipendenti, Buzzoole fino ad oggi ha raccolto oltre € 10,5 milioni. Fra i suoi investitori anche Impulse VC, fondo che rimanda all’imprenditore Roman Abramovich. Scaleup già attiva in America, questo round le permetterà di rafforzarsi nel territorio.

3. Eezylife, scaleup tecnologica con sede a New York e a Londra, con app eezy di lifestyle che fornisce in modo proattivo raccomandazioni personalizzate per organizzare il proprio tempo libero tra ristoranti, eventi, viaggi e shopping, basata su I. A. e modelli psicologici. Eezy può contare su un team di superstar imprenditoriali: il suo coo e ceo Europa, Giovanni Fantasia, è ex ceo Italy & Greece di Nielsen Company e ex MD eBay Italy, mentre Nicolas Carbonari, ceo di Eezylife, ha alle spalle la exit di Scout24, società che ha oggi una capitalizzazione di $ 5,5 miliardi.

4. Eggtronic, scaleup modenese, ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria che porta conversione di potenza isolata, alimentazione wireless e trasferimento dati in una nuova era. Eggtronic torna sul palcoscenico americano dopo aver impressionato al CES le più importanti società di elettronica di consumo e i distributori al dettaglio.

5. Genenta Science, società biotech, fondata da Pierluigi Paracchi e Luigi Naldini con l’ospedale San Raffaele di Milano, sta sviluppando una terapia genica basata su l’ingegnerizzazione delle cellule staminali ematopoietiche per il trattamento dei tumori. Genenta ha raccolto fino ad oggi $ 20 milioni ed è stata autorizzata in Europa alla sperimentazione clinica in due indicazioni tumorali.

6. Morphcast, è una nuova tecnologia sviluppata dalla scaleup fiorentina Cynny S.p.a. che combina un motore AI con un nuovo player multimediale in grado di assemblare contenuti basati sui parametri dello spettatore misurati attraverso la selfie camera del cellulare, ovvero età, attenzione, emozioni ed oltre 40 caratteristiche mantenendo protetta la privacy. Ha raccolto fino ad oggi € 11 milioni dai suoi 680 investitori.

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