“Ha toccato, ha toccato!” urla in studio Tito Stagno. E anche la piccola polemica con Ruggero Orlando, che sostiene il Lem dell’Apollo 11 abbia sì toccato il suolo lunare ma dopo, scrive la storia di quel leggendario 20 luglio 1969.
Parafrasando Stagno, è possibile dire che nel luglio di 50 anni più tardi, “Cosmo” è partito, partito! Perché la serata di qualche settimana fa, ospitata nella stellare cupola del Planetario Ulrico Hoepli di Milano – a proposito, un altro editore decisamente attratto dallo spazio -, ha celebrato il lancio del nuovo progetto di Blue Financial Communication: “Cosmo”, appunto, interamente dedicato allo spazio, a chi lo ama e a chi lo costruisce.
Beninteso, sarebbe difficile limitare un progetto proiettato oltre l’atmosfera alle pagine di un magazine. E infatti, le pagine, saranno solo la rampa della rivista che dal prossimo ottobre unirà la gloriosa eredità di “Nuovo Orione” e di “Le Stelle” – fondata da Margherita Hack – a una corposa sezione dedicata alla space economy, per chi, nello spazio, sa di guardare anche le frontiere del business.
Come ricordato al Planetario dal divulgatore scientifico Luigi Bignami e dagli editori Denis Masetti (Bfc) e Franco Cappiello (di Gruppo B Editore, partner dell’operazione), il “Cosmo” non può che essere oltre i confini dell’uomo. Ed è per questo che al magazine, alle trasmissioni tv dedicate (dal prossimo autunno su Bfc Video, sul canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) e ai siti di riferimento per astrofili e amanti dell’astronautica e dell’economia spaziale, il progetto “Cosmo” di Bfc Space unirà un’impresa senza precedenti: Blue Satellite, il primo oggetto spedito da una casa editrice oltre l’atmosfera terrestre. Finanziato in crowdfunding e pronto a decollare entro due anni, permetterà a chiunque di prenotare mezz’ora per osservare lo spazio senza l’ingombrante filtro dell’atmosfera. Da “Cosmo” verso il cosmo.
Sì, Tito Stagno, l’ospite d’onore al Planetario, ce lo permetterà: luglio 2019, “Cosmo” è partito, è partito!
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