Un normale biglietto da visita può valere diverse centinaia di dollari? Assolutamente sì, ma solo se riporta il nome di chi ha segnato la storia e il logo dell’azienda che ha fondato. Come nel caso della business card di Steve Jobs, fondatore e ad di Apple fino al 2011 quando si dimise per motivi di salute, che è all’asta su RR Auction con un valore stimato di 500 dollari e una proposta migliore che per il momento ammonta a 636 dollari – circa 577 euro, più di un moderno iPad Air –, preceduta da altre dieci offerte.
Ad andare all’asta dunque non è l’iPhone di Jobs, nemmeno uno dei primi computer creati all’interno del garage di famiglia; bensì il suo biglietto da visita dove si legge, sul lato anteriore, la scritta “Steven P. Jobs, Chairman of the Board” affiancata dal logo arcobaleno di Apple disegnato nel lontano 1977 dal grafico Rob Janoff e utilizzato dall’azienda durante gli anni successivi.
Secondo la descrizione riportata all’interno dell’annuncio, il biglietto da visita di Steve Jobs è in ottime condizioni e presenta solo una leggera piega lungo il bordo superiore.
Quattro anni fa, nel 2015, un trittico dei suoi biglietti fu aggiudicato per un valore superiore ai 10mila dollari. Difficile che anche questa volta si possa raggiungere una cifra così elevata, ma si attende comunque un probabile raddoppio rispetto al valore stimato.
Che il brand di Cupertino sia in grado di generare valori e prezzi assai elevati, del resto, non è una novità. Basta ricordare, per esempio, le AirPods in oro di Caviar in edizione limitata da 61mila euro oppure il nuovo Macbook da 7mila euro nella sua versione più performante.
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