Lo sviluppo del Fintech nel mondo finanziario sta trasformando il modo in cui le persone gestiscono i soldi, le transazioni e gli affari, dando vita a un settore sempre più improntato all’utilizzo del web e delle ultime tecnologie digitali. Il cambiamento che stiamo vivendo comporta un’evoluzione anche delle strategie di marketing delle organizzazioni finanziarie che intendono rimanere competitive nel contesto di uno spazio digitale in continua crescita.
La piattaforma per web marketing SEMrush ha raccolto e analizzato dati provenienti dagli ecosistemi digitali a livello nazionale, raccogliendo e analizzando i dati dei siti delle aziende Fintech, ovvero quei servizi finanziari che impiegano le ultime innovazioni tecnologiche e che stanno rivoluzionando il mercato.
Opportunità di consolidamento debiti, mutuo immobiliare e leasing finanziario sono le ricerche più frequenti su Google da parte dei consumatori italiani. Consolidamento debiti ha mostrato una crescita sostanziale a marzo e maggio di 2019 e ha raggiunto il massimo rispetto agli anni passati – 5400 ricerche al mese.
Ma, nonostante questi vantaggi economici, “consolidamento debiti” è più ricercato dagli italiani nelle seguenti banche: Findomestic e Agos.
I volumi di ricerca dei consumatori per durata del credito mostrano che gli utenti italiani ricercano principalmente crediti a lungo termine, ma è importante notare che la tendenza del credito a lungo termine è negativa rispetto all’anno precedente, così come quella del “credito a breve termine”: diminuiscono dell’11% e 13%, rispettivamente.
Tornando al discorso della strategia di marketing, è molto interessante notare un fenomeno relativo al traffico dei siti del settore finanziario. Nonostante nella maggior parte dei casi il traffico da mobile sia molto più alto rispetto a quello desktop (secondo l’analisi dei principali domini italiani l’84,7% del traffico proviene da mobile), nel settore della tecnofinanza siamo ancora un passo indietro: nel traffico da ricerca organica italiano il 59,38% del traffico proviene da desktop e il 40,62% da mobile.
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