Bonus vacanze, taglio del cuneo fiscale (con conseguente aumento delle buste paga), superbonus per la ristrutturazione delle case, credito d’imposta per i pagamenti elettronici e nuovo tetto di spesa per l’utilizzo dei contanti. Sono queste alcune delle misure che da oggi, mercoledì 1 luglio, entreranno in vigore e creeranno un nuovo spartiacque all’interno del settore lavorativo ed economico del sistema Italia.
Anche se alcune, soprattutto quelle introdotte dal Decreto Rilancio, come il bonus vacanze e il superbonus, non sono totalmente chiare e possono essere ancora subire delle modifiche, visto che il suddetto decreto non è ancora stato convertito in legge dal Parlamento e quindi può subire ancora delle modifiche.
Cosa cambia dall’1 luglio
Taglio del cuneo fiscale: come funziona e chi ne giova
Partendo proprio dal taglio del cuneo fiscale, secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un’intervista alla Rai, permetterà “di aumentare gli stipendi a circa 16 milioni di lavoratori”. Si tratta circa “di 80-100 euro netti in più al mese in busta paga per 4,5 milioni di persone” – rivela il numero uno del Mef – e “per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100”. In totale, quindi, si parla di un taglio delle tasse di oltre 7 miliardi di euro l’anno.
Ecco nel dettaglio come funzionerà e quali fasce ne gioveranno:
- dipendenti con reddito da 8.174 a 26.600 euro: 20 euro in più in busta paga rispetto al bonus Renzi: quindi da 80 a 100 euro.
- dipendenti con reddito da 26.600 e 28mila euro: aumento di 100 euro
- per dipendenti con redditi superiori ai 28mila euro, il taglio del cuneo fiscale diventa una detrazione in busta paga, così strutturata: redditi da 28mila a 35mila euro: bonus decrescente da 480 a 80 euro; redditi da 35mila a 40mila euro: bonus decrescente da 80 a 0 euro
È importante sottolineare che rimarranno esclusi i lavoratori dipendenti incapienti, cioè coloro che hanno un reddito inferiore a 8.145 euro e che non bisognerà effettuare nessuna richiesta per l’ottenimento di questo aumento in busta paga. Lo sconto, infatti, verrà applicato direttamente dal datore di lavoro.
Tetto contanti e credito d’imposta per pagamenti con carte
Sempre da oggi, 1 luglio, saranno introdotte due nuove misure riguardo i pagamenti che si inseriscono sempre di più all’interno di uno degli obiettivi da sempre perseguiti dallo Stato: la lotta all’evasione fiscale.
Infatti, se da una parte per la quinta volta dal 2010, viene ulteriormente abbassato il tetto per l’uso dei contanti, che scende da 3mila a 2mila euro (per poi passare a mille euro da gennaio 20202), dall’altra il governo giallorosso ha deciso di agevolare ulteriormente l’utilizzo delle carte e dei bancomat.
Infatti, i commercianti e i professionisti avranno diritto a uno sconto fiscale del 30% sulle commissioni, soprannominato credito d’imposta, per tutti i pagamenti elettronici accettati.
Bonus vacanze e superbonus per la ristrutturazione
Se per le precedenti misure vi sono pochi dubbi, sul bonus vacanze e sul superbonus al 110% per la ristrutturazione delle case (in partenza sempre da oggi 1 luglio) ci sono ancora diversi dubbi, sia per il fatto che il Decreto Rilancio deve essere ancora convertito in legge e potrebbe cambiare alcuni punti (come l’estensione del superbonus a tutte le tipologie di seconde case), sia per motivi prettamente esecutivi.
Per fare un esempio, il bonus vacanze fino a 500 euro (per un nucleo familiare composto da 3 persone, 300 euro per due e 150 euro per i single) previsto per chi soggiorna in strutture ricettive italiane come hotel, b&b o campeggi, potrebbe non essere facilmente ricevibile.
Infatti, partendo dal presupposto che che l’80% del bonus sarà erogato attraverso l’app per i servizi pubblici IO, cui si accede con Spid o carta d’identità digitale (e al momento in molti non sono riusciti ancora a registrare un proprio account Spid) e il 20% si tradurrà come detrazione dalla dichiarazione dei redditi. Inoltre, alcune agenzie di viaggi hanno rivelato alla nostra redazione, che ancora c’è molta confusione in merito alla sua erogazione e che molte strutture potrebbero avere diversi problemi nella sua concessione, vista l’attuale crisi di liquidità che ha colpito il settore.
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