di Eva Desiderio
Con un investimento di 1,5 milioni di euro per tre anni, il Gruppo Ferragamo ha deciso di sostenere la Fondazione ospedale pediatrico Anna Meyer di Firenze, presidio toscano e nazionale per la cura delle malattie dei bambini. L’importante e generosa partnership poggia su un accordo per l’acquisto di macchinari speciali e su un piano per l’ampliamento dell’ospedale fiorentino.
In questi anni l’azienda presieduta da Ferruccio Ferragamo si è molto dedicata alla cultura e all’arte per la città tanto amata dal fondatore, Salvatore Ferragamo, che nel 1927 la scelse come sede di tutte le attività. Basti pensare agli spettacolari restauri della Fontana del Nettuno dell’Ammannati in Piazza della Signoria, di otto sale della Galleria degli Uffizi e – proprio negli ultimi mesi – di tutte le statue nella piazza medicea e davanti a Palazzo Vecchio. Ma questo rapporto con l’arte non ha mai distolto l’azienda e i suoi dipendenti dal supporto per cause umanitarie e sociali. Ora la parnership con l’ospedale pediatrico Meyer sancisce il legame dell’azienda con il territorio e con Firenze.
Nell’ambito dell’accordo, l’azienda ha già contribuito all’acquisto di uno spettrometro di massa tandem e di un nuovo macchinario da utilizzare per la diagnostica delle patologie rare, oltre che allo sviluppo di nuove metodologie di ricerca sulle malattie del metabolismo. Ferragamo sosterrà inoltre lo sviluppo clinico della cardiologia pediatrica, assieme al piano di ampliamento dell’ospedale. Contribuirà quindi allo sviluppo del Parco della Salute, dove verrà realizzata una grande struttura dedicata alla gestione delle attività diurne e alla neuropsichiatria infantile. Sono previste anche ulteriori collaborazioni attraverso iniziative comuni e partecipazione dei dipendenti dell’azienda a maratone e altre competizioni solidali.
L’accordo tra Gruppo Ferragamo e Fondazione Meyer
“Abbiamo deciso di intraprendere la sfida della sostenibilità a favore delle generazioni future”, afferma il presidente Ferruccio Ferragamo. “Ci impegniamo a porre la responsabilità sociale al centro del processo decisionale. In questo particolare momento storico, in cui tutti ci troviamo ad affrontare fenomeni che minano la salute e la sicurezza delle persone, dobbiamo ispirare il nostro operato ai principi di solidarietà e generare valore positivo. L’obiettivo finale è di proteggere e valorizzare la comunità. È quindi per me motivo di orgoglio aver siglato una partnership triennale con la Fondazione Meyer, un’eccellenza fiorentina che fa onore alla città”.
Il Meyer di Firenze è un’ospedale pediatrico di alta specializzazione: un centro di riferimento nazionale per l’elevata complessità pediatrica. Ogni anno 44mila bambini arrivano al pronto soccorso, oltre 700mila fanno una visita in ambulatorio e si contano, in tutto, più di 33mila ricoveri.
“La collaborazione e il sostegno che la Salvatore Ferragamo ha avviato con la Fondazione Meyer”, aggiunge il professor Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione, “aumenta la reputazione di quest’ultima nella città di Firenze e in tutto il Paese. Forse non è un caso che nel 1927, all’età di 29 anni e dopo 13 di attività negli Stati Uniti, Salvatore Ferragamo, aprì il suo primo vero laboratorio di scarpe a Firenze, a poche centinaia di metri dalla sede storica dell’ospedale Meyer. Chissà quante volte Salvatore, passando davanti all’entrata, avrà pensato all’importanza di fare squadra per vincere le malattie gravi dei bambini, così come per lui era importante fare squadra per raggiungere gli obiettivi che erano già chiari nella sua mente”.
Con circa 4mila dipendenti e una rete di 656 punti vendita mono-marca al 30 settembre 2020, il Gruppo Ferragamo è presente in Italia e nel mondo attraverso società che consentono di presidiare il mercato europeo, americano e asiatico.
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