Si è trattato sicuramente di una delle acquisizioni più travagliate del mondo del lusso ma da oggi è cosa fatta. Tramite una nota ufficiale Lvmh ha annunciato infatti di aver completato l’acquisizione di Tiffany per 15,8 miliardi di dollari. Un altro gioiello che si unirà alle altre 75 maison del colosso di Bernard Arnault.
Le trattative, iniziate nel novembre 2019, avevano subito una battuta d’arresto nel settembre 2020, per poi riprendersi a ottobre quando la holding francese del lusso era riuscita a spuntare un prezzo di acquisto inferiore per rilevare lo storico marchio di gioielleria di New York. In base al più recente accordo, erano stati modificati infatti i termini del deal con un prezzo di acquisto di 131,5 dollari per azione rispetto ai 135 inizialmente pattuiti. Lvmh aveva ottenuto quindi uno sconto del 2,5% sull’offerta iniziale e un risparmio di 430 milioni di dollari.
“Tiffany è un marchio iconico e un emblema per eccellenza del settore della gioielleria globale. Siamo ottimisti sulla capacità di Tiffany di accelerare la sua crescita, innovare e rimanere in prima linea. Vorrei ringraziare Alessandro Bogliolo e il suo team per la loro dedizione a Tiffany e il loro lavoro negli ultimi tre anni, specialmente durante questo periodo difficile”, ha commentato il presidente e ceo di Lvmh.
In concomitanza con la chiusura dell’accordo, il gruppo ha annunciato diverse nomine. Intanto quella di Anthony Ledru, in precedenza vicepresidente esecutivo, attività commerciali globali presso Louis Vuitton ed ex senior vice president per il Nord America di Tiffany, che diventerà amministratore delegato del marchio di preziosi. Alexandre Arnault, già amministratore delegato di Rimowa, diventerà invece vicepresidente esecutivo, prodotto e comunicazione
di Tiffany, con effetto immediato. Michael Burke, presidente e amministratore delegato di Louis Vuitton, sarà invece presidente del consiglio di amministrazione di Tiffany mentre Alessandro Bogliolo, attuale amministratore delegato di Tiffany, lascerà la compagnia dopo il completamento dell’affare.
“Sono lieto di rientrare in Tiffany. In futuro, ho profonda fiducia nell’impegno di Lvmh di proteggere il marchio, guidarlo nella sua strategia di crescita e portare in Tiffany i più elevati standard di eccellenza. Il potenziale è illimitato, e non vedo l’ora di scrivere questo nuovo capitolo promettente, insieme ai 14mila dipendenti Tiffany in tutto il mondo”, ha aggiunto Ledru.
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