Elon Musk sta per assumere una guardia del corpo. Ma non per difendersi da aggressioni fisiche, bensì da quelle che corrono a fiumi, e a volte molto feroci, sui social media.
Come tutte le notizie che trapelano dal fenomeno Tesla, l’annuncio apparso sul sito per uno “specialista dell’assistenza clienti” a tempo pieno ha fatto molto rumore. Quali capacità sono richieste? E quale compito attende il fortunato? “Lo specialista”, spiega la società, “dovrà risolvere e affrontare con pensiero critico l’escalation di attacchi sui social media dirette da hater e troll al ceo”. Una bella gatta da pelare: il prescelto non dovrà soltanto gestire e mitigare gli hater privati, annoiati e vaganti sui social alla ricerca della preda del giorno, ma dovrà appianare o rispondere ad attacchi in arrivo da brand storici e concorrenti. Come Ford, che tra Natale e Capodanno porgeva a Tesla gli auguri sotto forma di un piccolo “uovo al cianuro”.
“Gli acquirenti di veicoli elettrici, fino a ora, hanno dovuto scendere a compromessi e accettare alcuni difetti che sulle nostre auto non troveranno”, ha dichiarato ad Autoblog Darren Palmer, capo della divisione veicoli elettrici di Ford. Tesla non viene citata, ma il riferimento è intuibile. “I paraurti non cadono”, ha aggiunto, “il tetto non si stacca quando lo lavi, le maniglie delle porte non si bloccano col freddo”.
Quando Elon Musk licenziò tutto l’ufficio PR
Nelle aziende tradizionali, in genere, è l’ufficio comunicazione o pr che si occupa di tali “gestioni di crisi”, quando un ceo entra nell’occhio del ciclone per scandali reali o virtuali. Solo di recente è nata la figura di social media manager.
Al riguardo c’è un aneddoto che ben sintetizza il carattere di Musk. Lo scorso anno, irritato da un mare di attacchi e per l’uso improprio della sua immagine, inserita in un video deepfake che consigliava acquisti di fondi di investimento, licenziò tutto il dipartimento pr di Tesla.
Anche la storia delle manifestazioni di dissenso di Elon Musk verso Facebook è fitta di episodi. Il più recente lo ha visto scagliarsi contro la creatura di Mark Zuckerberg in occasione degli attacchi a Capitol Hill. “Questo si chiama effetto domino”, scriveva il miliardario di origini sudafricane in un tagliente tweet in cui commentava un articolo del New York Times intitolato “Il Campidoglio sembra sotto il controllo di un uomo con un cappello da vichingo”.
Elon Musk sui social
Nel 2018, tanto per pescare tra i tanti tweet anti-Musk, Mike Murphy cinguettava: “Lo straordinario @elonmusk riesce a gestire tre aziende e a fare il troll online!”. Risposta: “Io un troll? Come ti permetti, signore?”. È solo un esempio nel fiume continuo di attacchi degli hater.
Elon Musk ha 42,6 milioni di follower su Twitter e condivide almeno un tweet al giorno, incentrato in genere sui lanci di SpaceX o sulla nuova tecnologia Tesla. In alternativa, scaglia qualche dichiarazione forte che attira sempre l’attenzione. Come è accaduto con il tweet in cui invitava ad abbandonare Whatsapp per passare a Signal, che ha ricevuto 320mila like e ha fatto impennare i download di una app sconosciuta ai più fino a poche settimane fa.
Impegnato in una costante competizione con Jeff Bezos per il titolo di uomo più ricco del mondo, Musk è il personaggio più imprevedibile sulla scena delle industrie innovative. Tanto che, tra gli appassionati di tecnologia, si sta affermando come erede unico di Steve Jobs. Come Jobs, infatti, usa metodi personalissimi e fuori dagli schemi.
Niente laureati, meglio gli appassionati di AI
Nella selezione dello staff, per esempio, Elon Musk tende a evitare i laureati. Punta invece a specialisti e appassionati di intelligenza artificiale e machine learning, che possano aiutare lo sviluppo della guida autonoma livello 5. “Per Tesla la guida autonoma non è la ciliegina sulla torta, è la torta stessa”, ha dichiarato di recente a una platea di sviluppatori.
Leggendario anche il suo modo di motivare il personale nei lunghi periodi di difficoltà attraversati da Tesla. Un mattino arrivò in azienda seguito da un pickup che trasportava il suo letto, lo fece installare nel suo ufficio e iniziò a dormire in azienda, lavorando fino a 20 ore al giorno.
E che dire della sua vita privata e del suo grande amore, Talulah Riley, attrice britannica moderatamente famosa per ruoli in film come Orgoglio e Pregiudizio e Inception, accanto a Leonardo DiCaprio? Elon ha sposato Talulah due volte e due volte ha divorziato da lei. L’ultima nel 2016, onorando il contratto di matrimonio con un assegno intestato alla signora pari a 16 milioni di dollari, oltre a vari asset. E anche in quelle occasioni Musk twittava: “Sono stati anni meravigliosi, ti amerò per sempre”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .