La vendita del brand era nel mirino di banche e addetti al settore già da tempo, si vociferavano i nomi di Bally International, dell’italiana Piquadro e Marquee Brands, e con questa acquisizione il gruppo cinese rafforza ulteriormente il suo portafoglio, dove ci sono già realtà quali Lanvin, Wolford, St.John, Tom Tailor e l’italiana Caruso, con l’obiettivo ultimo di creare un vero e proprio polo del lusso internazionale.
Due quindi le direttrici che Fosun, come riporta una nota, intende sviluppare dopo il deal, i cui termini finanziari non sono stati resi noti: aumentare la sinergia tra i suoi marchi in portafoglio e rafforzare la presenza di Sergio Rossi in Asia. Confermato intanto l’amministratore delegato, Riccardo Sciutto, che diventa anche co-investitore nel veicolo utilizzato per l’operazione.

“Siamo entusiasti che Sergio Rossi entri a far parte della famiglia FFG, che riteniamo sia uno dei pochi leader nel mercato. Inoltre siamo rimasti ipnotizzati dall’archivio di Sergio Rossi, meticolosamente rinnovato e custodito digitalmente con oltre 13mila documenti, dove sono conservate oltre 6mila scarpe iconiche. Fin dalla sua nascita, il marchio è all’apice della qualità e artigianalità, e questi attributi sono condivisi in tutto il portafoglio del nostro gruppo”, dice Joann Cheng, presidente di Fosun fashion group.
FFG è un’affiliata di Fosun International Limited, uno dei più grandi gruppi di consumatori al mondo che negli ultimi tre decenni ha investito e sviluppato attività di successo a livello globale nei settori del turismo, dello sport, del cibo, dell’intrattenimento, della sanità, dei prodotti farmaceutici, delle assicurazioni e altri. Il colosso opera in oltre 20 Paesi e gestisce oltre 117 miliardi di dollari di asset totali.
Sergio Rossi è stata fondata nel 1951 da Sergio Rossi nel distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli. Oggi la sua rete di distribuzione mondiale comprende 64 negozi, di cui 45 flagship store di proprietà diretta nelle principali località di lusso in Emea, Giappone e Cina.