“Se potete andare in un ristorante, potete anche venire in ufficio. E noi vi vogliamo in ufficio”. È questo il duro appello lanciato da James Gorman, ceo di Morgan Stanley, ai dipendenti della sede newyorkese, durante l’incontro annuale dedicato agli investimenti. Al quale ha partecipato, come lui stesso ha rivelato, in collegamento proprio dal famoso ufficio situato al 1585 di Broadway a Times Square.
Anche se non è l’unico ceo a voler l’immediato ritorno in ufficio, James Gorman ha contestualmente fissato la data ‘ufficiale’ del rientro e minacciato, seppur in modo velato, i lavoratori newyorkesi di Morgan Stanley, come riporta la Cnn. “Se entro il Labor Day (lunedì 6 settembre) le persone non saranno tornate in ufficio, sarò molto deluso e allora dovremo rivedere un po’ di cose…Se si vuole essere pagati a New York, si lavora a New York”. Anche perché oltre il 90% dei dipendenti è già vaccinato.
Un aut aut abbastanza chiaro che tuttavia non sarebbe espressione di una politica “dittatoriale”, come ha tenuto a precisare il numero uno di Morgan Stanley, aggiungendo che l’istituto continuerà a essere flessibile per quanto riguarda la suddivisione del tempo tra casa e ufficio. Soprattutto per i genitori e per i 10mila dipendenti in India. I quali, vista la situazione, non torneranno in ufficio nel 2021.
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