Gianluca Daluiso
Under 30

È un Paese per giovani: come questo under 30 lotta contro la fuga dei cervelli

Articolo tratto dal numero di agosto 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

La curiosità non gli è mai mancata da bambino e, come tanti altri suoi coetanei, cambiava idea ogni cinque minuti sul lavoro che voleva fare da grande. All’asilo, poi, le maestre avevano convinto la mamma a fargli fare la primina pur essendo nato ad agosto. “Pensavano che mi annoiassi, in realtà, il mio era un desiderio spasmodico di imparare sempre cose nuove”, racconta il riccionese Gianluca Daluiso. Proprio quella sete di conoscenza non poteva che avvicinarlo alla carriera di giornalista. “Mi sono interessato al mondo dell’informazione all’età di 16 anni. Ma all’inizio, il mio proposito era quello di diventare magistrato, complice un film su Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, che mi aveva instillato l’idea di voler servire lo Stato come avevano fatto loro”. Ma poi si sa, la vita è quello che ti succede mentre stai progettando di fare altro. Quindi, invece di fare il magistrato, Gianluca, classe 1992, laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali e diplomatiche, si è avvicinato al giornalismo. Mentre frequentava il quarto anno delle superiori, ha scritto il suo primo articolo per La voce di Romagna, quotidiano dove ha continuato per qualche anno a occuparsi di cronaca per poi passare al sito de Il Fatto Quotidiano.

Sono stati anni di allenamento, gavetta, durante i quali Gianluca si è reso conto di non amarla particolarmente, la cronaca. Alla televisione è arrivato nel 2013 come web-opinionista della trasmissione Agorà su Rai3 e, un anno dopo, con il programma Mai stati meglio condotto con Lia Celi. Reduce dalle prime esperienze sul piccolo schermo, nel 2014 si è accorto che molti dei suoi compagni, coetanei e colleghi sceglievano di lasciare l’Italia dopo gli studi. “C’è chi andava a Londra, chi in America, chi in Australia. Questa cosa mi ha fatto riflettere molto su quanto l’Italia stesse perdendo tanti giovani di valore e quanto questo fosse un problema serio”. Da qui l’idea di scrivere un libro su come poter Cambiare il Paese per non dover cambiare Paese (questo il titolo del testo, edito da Pendragon, ndr), dove il giornalista ha raccolto le testimonianze inedite di esperti della comunicazione come Dario Fo, Milena Gabanelli, Marco Travaglio e Roberto Saviano, su come poter contenere il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli”. Il tour di presentazione ha toccato soprattutto le università e le scuole per oltre 100 incontri in Italia. 

Da febbraio 2018 è inoltre conduttore di skuola.net insieme a Daniele Grassucci, un programma dove i principali protagonisti dell’attualità e della politica si confrontano con i ragazzi sul tema dell’education. In due anni, le puntate hanno avuto oltre 900 citazioni giornalistiche. “La cosa che mi piace di più di queste interviste è che, oltre ai contenuti informativi, viene fuori l’aspetto umano, personale dei leader politici. Qualcosa che raramente il pubblico è abituato a sentire”. Gianluca è convinto che l’Italia debba diventare un Paese per giovani, e anche per questo ha collaborato con EY, organizzazione che offre servizi professionali, come consulente per la comunicazione alla direzione generale dell’Agenzia nazionale giovani, ente governativo vigilato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Commissione europea. A luglio dello scorso anno, inoltre, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina gli ha proposto di entrare nel suo staff della comunicazione. L’obiettivo? Innovare il modo di comunicare agli studenti da parte del Ministero dell’Istruzione. “Un’esperienza molto stimolante. La scuola è uno dei punti nevralgici di ogni Paese e lo è stata ancora di più lo scorso anno, in piena pandemia”. Per il futuro, Gianluca continua a sognare in grande: prima un nuovo libro che possa aiutare i giovani nell’orientamento post diploma e laurea. Poi, magari, il potenziamento della sua presenza sui social network: al momento, solo su Instagram, dove condivide le sue riflessioni in materia di politica e attualità, contando quasi 16mila follower.

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