“Paragono la storia di DiMar a una delle classiche storie di successo di molti artigiani italiani, che, tra gli anni cinquanta e ottanta, hanno provato ad emergere dal loro piccolo mondo artigiano, iniziato in un sottoscala della propria abitazione, lavorando sodo e con tanta passione. Nel nostro caso, per fare borse per le più grandi case del lusso”. Così Angelo Cionco, presidente e cofondatore di DiMar Group, racconta la nascita della sua azienda, oggi tra le principali eccellenze nella produzione di articoli di pelletteria per i più grandi brand nel settore moda e lusso.
Nata dall’incontro professionale tra Angelo Cionco e Fabio Martinelli, ad e cofondatore, oggi DiMar Group, nelle sue due sedi di Valentano e di Campli, produce annualmente circa 400mila borse di alta gamma. Una storia che nasce da una passione autentica di due artigiani locali per il mondo della pelletteria, della qualità delle materie prime e dell’eccellenza del prodotto. Una passione che persiste tuttora, ed emerge soprattutto quando, dopo oltre 40 anni nel mondo della pelletteria, si vedono ancora i due fondatori in prima linea nel reparto produttivo, accanto ai tanti collaboratori.
“L’evoluzione di DiMar è iniziata per rispondere alle richieste delle case del lusso per le quali produciamo. Oltre a dare massima attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere dei lavoratori, abbiamo fatto grossi investimenti in adeguamento tecnologico. Tutto questo, mantenendo alta la tradizione dell’artigianato e al Made in Italy”. Continua Cionco. Volontà espressa dalla vision stessa del gruppo: “Tramandiamo la tradizione dell’artigianato Made in Italy attraverso innovazione e sostenibilità”, affiancata dall’impegno di fare delle persone e della loro professionalità il cuore del successo aziendale.
L’innovazione uno dei principali driver di DiMar Group
Per dare concretezza alla visione aziendale legata all’artigianalità e all’impegno di tramandare il savoir-faire tipico del Made in Italy, DiMar Group, qualche anno fa ha intrapreso un percorso di sviluppo basato su quattro linee guida: sostenibilità, innovazione, formazione continua e digitalizzazione. Un percorso innovativo, che ha portato, nell’ultimo anno, alla scelta di investire sulla digitalizzazione di tutti i processi che riguardano la gestione dei collaboratori attraverso l’adozione di AWMS, una piattaforma digitale di workforce management per le fabbriche. Una scelta strategica, che ha avviato un processo di digital transformation a 360 gradi del gruppo.
“In questi anni abbiamo internalizzato gran parte della nostra capacità produttiva, che ha portato a una crescita importante dell’azienda. Questo ha fatto della formazione lo strumento fondamentale per mantenere alto lo standard del nostro savoir-faire. Con AWMS abbiamo trovato uno strumento digitale, attraverso il quale possiamo garantire la crescita delle persone”, spiega il Managing Director Maurizio Savioli. Un concetto sottolineato più volte anche da Maida Paganini, direttore risorse umane e organizzazione presso DiMar Group, che aggiunge: “Per noi la formazione deve essere continuativa, le persone devono crescere ogni giorno. Avere una mappatura chiara dell’esperienza delle nostre persone, ci permette di avere un piano di crescita di ognuno di loro”.
Infatti, uno degli elementi fondamentali per chi lavora nel settore del lusso è la capacità di garantire, in modo costante, un insieme di competenze adeguato, per rispondere alle richieste dei clienti. Clienti che sono i brand più prestigiosi del settore fashion e oggi necessitano di crescente flessibilità e rapida capacità di adattamento. Da qui nasce la necessità di cambiare e digitalizzare anche in un settore tradizionale e artigianale come quello della produzione di borse, allo scopo di dare alle persone gli strumenti per prendere decisioni velocemente.
“Produciamo borse. Può non essere immediato l’abbinamento a un prodotto così maturo con l’innovazione nel settore digitale”, spiega Giorgio Pellegrini, Operations Director del gruppo. “Tuttavia, non è tanto una questione di prodotto quanto di processi, che hanno bisogno di un’innovazione da un punto di vista digitale. Credo che uno strumento come AWMS, capace di entrare in profondità all’interno dei processi produttivi, ci aiuti in questo percorso evolutivo e ci aiuti ad essere bravi nel mestiere che sappiamo fare, per il quale i clienti ci ricercano.”
Parlare di artigianalità e savoir-faire oggi comporta tutta una serie di linee guida da considerare. Il mercato è caratterizzato da una richiesta sempre più frammentata e personalizzata, nuove leve di consumatori si stanno affacciando sul mercato e richiedono una qualità e un’artigianalità dei prodotti sempre più marcata. Questo richiede ai produttori di dotarsi di nuovi strumenti attraverso i quali gestire il savoir-faire. Anche in un settore molto tradizionale come quello delle borse in pelle la digitalizzazione sembra essere diventata indispensabile. Ce lo dimostra DiMar Group: la capacità di innovare e sviluppare competenze e artigianalità sarà sempre più importante, non solo per mantenere la competitività, ma anche, e soprattutto, per tramandare la tradizione artigianale e l’eccellenza del Made in Italy.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .