“I nati il 2 marzo, segno zodiacale pesci, hanno forti convinzioni e una propria visione personale che perseguiranno con grande determinazione”. Così recita l’oroscopo di Francesco Gaetano Caltagirone, nato il 2 marzo del 1943: costruttore, editore, finanziere e noto ai più col soprannome di ‘ottavo re di Roma’. Nient’affatto personaggio del ‘generone’ capitolino perché amante dell’understatement, col pallino dei numeri: un essere razionale con la passione delle monete antiche. È a capo di un gruppo imprenditoriale nato nel settore edilizio e poi diversificatosi nei settori della produzione di cemento, dell’editoria e della finanza. Una realtà industriale che vale quasi 1,5 miliardi di euro di fatturato, con 3.600 dipendenti e un patrimonio netto di oltre 2 miliardi.
Nel 1966 Francesco Gaetano Caltagirone, detto comunemente Franco, riprese le attività paterne nel settore edilizio dando vita a un’impresa con il cugino Gaetano jr (1934-2016), figlio di Saverio Caltagirone. La società esordì costruendo tre fabbricati con 43 appartamenti nella zona di Villa Pamphili a Roma. L’impresa, alla quale nel 1968 venne associato il fratello Edoardo, classe 1944, realizzò successivamente circa 200 complessi immobiliari per un totale di quasi 800 edifici e 3,3 milioni di metri quadrati, equivalenti a una città di 150mila abitanti.
Parallelamente alle attività edilizie la società portò a termine negli anni alcune operazioni finanziarie di particolare successo. Nel 1984 avvenne infatti la prima diversificazione quando fu acquistata dallo Ior (Istituto per le opere di religione, la banca del Papa) la società Vianini, attiva dal 1892 nel settore edilizio e nella produzione industriale di manufatti in cemento. Nel 1987, Edoardo Caltagirone uscì dalla società e fu liquidato con parte del patrimonio edilizio e il 30% del capitale della Vianini di cui, da quel momento, sarà socio di minoranza: rimangono soci al 25% il cugino Gaetano jr. e, successivamente, gli eredi. Due anni dopo la ragione sociale della holding mutò da Vianini Spa in Caltagirone Spa.
Il processo di diversificazione proseguì nel 1992, con l’acquisizione dall’Iri della Cementir, attiva nella produzione e nella distribuzione di cemento e calcestruzzo e poi, a partire dal 1995, con una serie di acquisti nel settore editoriale: Società editrice romana (1995), Il Messaggero (1996), Il Mattino (1997), Il Corriere Adriatico (2004), Il Gazzettino (2006). Nel 1999 nacque la holding Caltagirone Editore, che si affermò come uno tra i principali gruppi editoriali italiani nel settore dell’informazione e due anni dopo fu fondato Leggo, il primo free press italiano.
Con l’avvio, a partire dai primi anni 2000, da parte di Cementir Holding di un processo di forte diversificazione geografica il gruppo diventò sempre più internazionale. Seguirono negli anni le acquisizioni di imprese estere attive nella produzione di cemento e calcestruzzo: il gruppo turco Cimentas (2001), i gruppi danesi Aalborg Portland e Unicon (2004), la danese 4K Beton (2005), i cementifici turchi Trakya Cimento (2005) ed Elazig Cimento (2006), la danese Kudsk & Dahl (2008), l’italiana Sacci (2015), la belga Compagnie des Ciments Belges (2016). Nel gennaio 2018 Cementir Holding cedette a HeidelbergCement l’intero capitale sociale di Cementir Italia, completando il proprio processo di internazionalizzazione e nello stesso anno acquisì il controllo di Lehigh White Cement Company, società americana specializzata nella produzione e vendita di cemento bianco, diventando così, con circa 3,3 milioni di tonnellate di capacità installata, leader mondiale del segmento.
Lo sviluppo industriale del gruppo è stato accompagnato, negli anni, da una forte vocazione finanziaria dimostrata da svariate operazioni di successo (Banca nazionale dell’agricoltura, Montedison, Bnl, Rcs, Unicredit), fino alla recente salita al 6,69% nelle Assicurazioni Generali e all’entrata in Mediobanca dov’è arrivato al 5%. I Caltagirone sono una famiglia di lunga tradizione imprenditoriale, articolata in diversi rami che hanno operato o sono tuttora attivi nel settore edilizio. Ecco perché i figli di Francesco Gaetano, Francesco (nato nel 1968), Alessandro (1969) e Azzurra (1973) siedono nei consigli di amministrazione delle diverse holding e società controllate dalla capofila. Dal 1996, infatti, Francesco Caltagirone è alla guida della Cementir Holding, in qualità di presidente e amministratore delegato: a lui si deve la strategia di acquisizioni all’estero che proietta il gruppo Cementir nei mercati internazionali del cemento e del calcestruzzo. Alessandro Caltagirone è alla guida di tutte le attività immobiliari del gruppo mentre la sorella Azzurra è vicepresidente del gruppo e ha importanti ruoli direzionali nelle varie imprese del gruppo Caltagirone Editore.
“Il gruppo”, dice Francesco Gaetano Caltagirone a Forbes, “è cresciuto negli anni attraverso acquisizioni e sviluppo interno. Oggi controlla Cementir Holding, Caltagirone Editore e Vianini Lavori. Tutto ciò, insieme a partecipazioni finanziarie consolidate e stabili, fanno di noi uno dei principali gruppi industriali privati del Paese. Il nostro obiettivo è ed è sempre stato la creazione di valore per gli azionisti attraverso l’innovazione e la creatività, senza mai perdere di vista la solidità patrimoniale che è parte integrante del nostro dna”.
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