Spiagge di sabbia bianca, cielo azzurro e acqua cristallina. Quale luogo avrebbe potuto scegliere Kampos per aprire le sue due nuove boutique se non le Maldive, spesso descritte come “l’ultimo paradiso terrestre”. Non tanto perché produce costumi da bagno, abbigliamento estivo e accessori tipicamente da spiaggia. Quanto per il fatto che il suo primo obiettivo è proprio quello di proteggere la biodiversità del nostro pianeta, che negli atolli dell’Oceano Indiano trova la sua maggiore espressione.
L’azienda made in Italy che sta ridefinendo il concetto di lusso, ha recentemente inaugurato due nuovi store nelle isole sorelle di Thudufushi e Athuruga, che vanno ad aggiungersi a quelli di Alassio (in Liguria), Porto Cervo, Porto Rotondo e San Pantaleo (in Sardegna), oltre che al pop up presso la Credit Suisse di Zurigo, in Svizzera.
Il marchio, che in sostanza trasforma bottiglie di plastica, reti da pesca abbandonate e fibre organiche in eccezionali costumi da bagno e abbigliamento prêt-à-porter, ha stretto una partnership con Planhotel Hospitality Group, società che gestisce i due prestigiosi resort in cui sono state inaugurate le boutique. “Sono orgoglioso di questa nuova partnership perché, oltre ad accelerare la nostra espansione retail fuori dall’Europa, contribuisce alla nostra mission di salvaguardia e protezione del mare attraverso il ripristino della barriera corallina alle Maldive” dichiara Alessandro Vergano, ceo e fondatore di Kampos.
Un progetto per tutelare la barriera corallina
L’azienda, infatti, oltre ad accelerare la sua espansione internazionale, ha deciso di unirsi ufficialmente al Coral Conversation Project, un’iniziativa lanciata nel 2009 da Planhotel Hospitality Group e dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Kampos donerà una parte dei suoi ricavi per sostenere le attività di ripristino e sviluppo della barriera corallina nelle isole di Athuruga e Thudufushi, sotto la supervisione e lo studio di biologi esperti. Il progetto ha già ottenuto ottimi risultati con migliaia di coralli reinseriti nella barriera. “Negli ultimi mesi, ho appreso molto sulle barriere coralline, sugli effetti negativi del cambiamento climatico e su come i turisti sottovalutino l’importanza degli ecosistemi”, continua il ceo. “Siamo felici di poter partecipare ad azioni volte ad aiutare la vita marina”.
Economia circolare per preservare la biodiversità
Un progetto in linea con l’idea di business dell’azienda italiana, che promuove un’economia circolare offrendo prodotti che durano nel tempo, con la possibilità di riciclarli all’infinito. Anche le boutique stesse sono realizzate prevalentemente con materiali riciclati provenienti dal mare, con legni e corde sbiancati dalla salsedine e dal sole.
Inoltre, giusto per rimanere in tema con la salvaguardia del pianeta, gli affreschi alle pareti di Claudia Filigheddu si ispirano allo squalo balena. Uno dei pesci più grandi al mondo, in pericolo di estinzione e attualmente presente alla Maldive. E sempre per celebrare il gigante dei mari, Kampos ha realizzato una capsule collection che sarà acquistabile unicamente presso i punti vendite alle isole Thudufushi e Athuruga.
Un ulteriore passo avanti per aiutare a preservare la biodiversità marina, in un’avventura che trova in Planhotel Hospitality Group il migliore degli alleati. “Siamo lieti di annunciare la partnership con Kampos” ha dichiarato Sara Rosso, presidente di Planhotel Hospitality Group. “Oltre alla collaborazione di lunga data con l’università Bicocca di Milano, questo segna un altro traguardo nel nostro impegno verso l’ambiente e nella passione per la salvaguardia del nostro pianeta. Planhotel Hospitality Group è rinomata per l’attenzione all’ecosistema e allo sviluppo delle comunità locali che ci abitano”.
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