Digital Humanities, ovvero come si possono coniugare le potenzialità del Paese più ricco d’arte del mondo con la capacità di diffusione del digitale. Un esempio concreto di questo connubio tra arte e tecnologia è la mostra di Banksy organizzata da Nuvolaverde con Palazzo Tarasconi a Parma presentata il 18 gennaio.
Le opere d’arte dell’artista saranno visibili in Mixed Reality, ovvero attraverso un robot avatar che consente di entrare nella galleria anche a chi non può essere lì fisicamente. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Banca Generali e con Fondazione e archivio Antonio Ligabue, Google Arts & Culture, la città di Alghero, Venaria Reale, Hevolus e Braincontrol e con il prezioso contributo degli studenti del Master in Comunicazione Digitale dell’Università di Parma. Mediapartner BFC Media con Forbes Italia e Askanews. L’evento è stato organizzato da Boutique Agency.
La presentazione a Palazzo Tarasconi
I saluti di Corrado Galloni di Palazzo Tarasconi, il benvenuto di Alessandro Mauri, Area Manager di Banca Generali Private, e di Marzio Dall’Acqua di Fondazione Archivio Antonio Ligabue hanno fatto da introduzione a Luisella Mazza di Google Arts & Culture, che ha descritto il grande progetto della multinazionale del digitale per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. E si è parlato di altri casi concreti di applicazione del digitale in abbinamento con l’arte: dall’intervento sul Cenacolo leonardesco di Milano nel racconto di Simone Ferrari dell’Università di Parma, alla descrizione della prima città–gioco nel racconto di Maria Giovanna Fara della Fondazione Play Alghero fino alla testimonianza dell’assessore del Comune di Venaria Reale Marta Santolin. Quindi è arrivato il momento delle esperienze: l’aumento in Mixed reality della mostra di Banksy realizzata da Hevolus di Antonio Squeo in collaborazione con Microsoft, il collegamento – grazie ad Alessandro Tozzo – attraverso il Robot Braincontrol Avatar con il giornalista e blogger del Corriere della Sera Antonio Giuseppe Malafarina che ha visitato a distanza la mostra del grande street artist inglese.
Il lancio di un mentoring program in Digital Humanities Design
L’evento è stata l’occasione per lanciare il nuovo mentoring program in Digital Humanities Design, che andrà ad arricchire la lista di quelli organizzati da Nuvolaverde (gli altri sono Transizione Digitale, Informazione aumentata, Green&Blu, Diversity e Inclusion) e sarà legato al concetto chiave di design concettuale. Sarà proprio Palazzo Tarasconi la sede ufficiale della piattaforma che ha l’obiettivo di definire figure manageriali in grado di applicare modelli innovativi nella fruizione e valorizzazione dei beni artistici e culturali italiani. “La valorizzazione digitale del patrimonio culturale è funzionale a diversi punti di vista – spiega il presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante -: la digitalizzazione assicura vita eterna ai nostri beni culturali costituendo database utilizzabile sia dal punto di vista della classificazione che della ricerca; consente l’accesso anche alle opere nei ‘magazzini’ penalizzate dalla mancanza di spazi espositivi o di risorse per crearne di nuovi”.
L’obiettivo del mentoring program lanciato durante l’evento è definire una figura manageriale che, attraverso le tecnologie digitali, contribuisca alla fruizione e valorizzazione innovativa del nostro patrimonio. Questo processo ha il fine di generare nuove competenze (studenti, neolaureati) o rigenerarle (professionisti, manager, imprenditori, dirigenti PA).
L’evento mixed reality su Banksy è l’ultimo atto della mostra che chiude i battenti e nello stesso tempo segna l’apertura di un percorso di grande visione strategica. “Saremo il partner capofila del mentoring program Digital Humanities Design. Crediamo che una grande Banca debba essere in prima linea nella definizione di una strategia di sviluppo del Paese – afferma Alessandro Mauri, Area Manager Banca Generali Private Emilia-Romagna, Toscana e Bassa Lombardia – e che investire nel futuro d’impresa per il patrimonio culturale sia la strada giusta anche in vista dei grandi cambiamenti che la transizione digitale sta portando in questo settore di grande rilievo strategico per il nostro futuro economico e sociale”.
Parma diventano il simbolo del Digital Humanities Design
Palazzo Tarasconi nel cuore del centro storico di Parma, diventa così il luogo simbolo del Digital Humanities Design: “Il Palazzo avrà un ruolo centrale – spiega il proprietario Corrado Galloni – e non solo simbolicamente: la galleria che già ha ospitato la mostra di Ligabue e Banksy, sarà il luogo della ricerca e sperimentazione dei modelli di mixed reality applicati al nostro straordinario patrimonio artistico. Un laboratorio da cui nasceranno idee e progetti che, grazie alla collaborazione con le aziende protagoniste, condivideremo con tutti i centri di ricerca nel settore”.
L’esperienza di mixed reality è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma che ha organizzato l’esposizione del famoso street artist inglese: “La reinterpretazione dell’esposizione in chiave aumentata – afferma il presidente Augusto Agosta Tota – è la conferma che l’arte non ha limiti, non è una forma espressiva statica ma in continua evoluzione. Anche quando espressione di tempi lontani. Per questo ci onora entrare a far parte del mentoring program Digital Humanities a cui daremo il nostro contributo di visione culturale”.
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