Galeotto fu l’orologio. Il primo segnatempo che ha avuto al polso, quando era poco più che bambino, è stato un Aquaracer di Tag Heuer. Ora, Frédéric Arnault, con i suoi 27 anni, è più giovane ceo al mondo di un marchio di orologi di lusso: ovviamente di Tag Heuer. Diciamola tutta: è anche figlio d’arte del grande Bernard Arnault, proprietario del gruppo Lvmh, però il coraggio, e le qualità, non gli mancano. Se non altro si è già messo sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi predecessori. Il padre della Maison Heuer, Edouard Heuer, aveva solo 20 anni quando fondò l’azienda. Anche il suo bis-nipote Jack Heuer era poco più che ventenne quando divenne ceo. “Mi piace pensare che condividiamo una stessa visione imprenditoriale per cui è essenziale – più dell’età – la proiezione del brand verso il futuro”, dice Frédéric.
Come sei finito nel mondo degli orologi?
Sono sempre stato appassionato di orologi e interessato al settore. In Tag Heuer ho visto un enorme potenziale e abbiamo già messo in moto una serie di progetti ambiziosi.
Quali progetti?
Il Connected Watch solo per citarne uno, alimentato dalla nostra expertise tecnologica sviluppata in-house, ma anche in generale la trasformazione digitale dell’azienda, la nuova esperienza nell’e-commerce, una brand platform riposizionata verso un nuovo target, nuove partnership e nuovi avvincenti movimenti meccanici.
Hai fatto un periodo di apprendistato prima di diventare ceo?
Prima di essere nominato ceo ho lavorato per tre anni in Tag Heuer assumendo diversi ruoli. Mi ha aiutato molto a comprendere l’ambiente e la cultura della maison, basata essenzialmente sull’innovazione.
Quali sono i cambi di rotta più significativi che hai realizzato per l’azienda dalla nomina di ceo?
Con il mio arrivo, abbiamo sviluppato una solida brand platform con l’obiettivo di mantenere alto il focus sulla desiderabilità sul lungo termine. Abbiamo inoltre iniziato progetti relativi all’e-commerce, alla rete retail, crm e comunicazione digitale: tutto questo accompagnato da una solida e rifocalizzata pianificazione di prodotto che definirà maggiormente e potenzierà le nostre collezioni più rappresentative.
Per gli orologi il 2022 è iniziato abbastanza bene. Che anno prevedi per Tag Heuer?
Sentiamo questa influenza positiva sui nostri orologi, abbiamo avuto un’ottima performance nel 2021 che puntiamo ad aumentare nel 2022 e oltre. Le vendite nel 2021 hanno superato quelle del 2019. La performance è stata particolarmente buona negli Usa ma anche l’Europa e alcuni Paesi dell’Asia hanno mostrato una buona crescita. Siamo stati in grado di trovare un nuovo modo di comunicare con i nostri clienti e appassionati e di implementare nuove forme di lavoro che ci hanno reso più forti. Il nostro e-commerce è raddoppiato dal 2020 al 2021, con una crescita del 700% rispetto al 2019.
Di solito chi compra un bene di lusso vuole toccarlo, vederlo da vicino…
Non ci sono più barriere per l’acquisto di beni di lusso online se riusciamo ad offrire al cliente un’esperienza di acquisto il più simile possibile a quella diretta. Come brand del lusso, crediamo fortemente di offrire la migliore esperienza di acquisto online possibile. Stiamo portando innovazione in tutti i nostri servizi, per esempio nella tecnica di presentazione prodotto in 3D.
Dopo la collaborazione con Porsche potrebbero nascere delle co-lab con brand di moda di Lvmh?
La partnership con Porsche è la più grande mai fatta tra un brand orologiero e un brand motoristico: abbiamo lanciato il secondo capitolo della nostra collaborazione a Watches&Wonders con il Carrera x Porsche Limited Edition. Abbiamo inoltre sviluppato una collaborazione di successo con Nintendo con una creazione congiunta nel 2021: un Connected Watch X Super Mario in edizione limitata che è andata sold-out in pochi minuti. In merito a collaborazioni con il Gruppo Lvmh, ci sono talmente tanti brand di lusso interessanti da cui trarre ispirazione.
Nft e metaverso: ci sarà una svolta anche per l’orologeria?
Come nativo digitale e appassionato di tecnologia, sono personalmente molto affascinato e curioso di nuovi trend digitali come il metaverso e gli Nft. Con il connected watch stiamo crescendo come tech company e possiamo contare sui migliori team per ideare e sviluppare storie. Penso che ci aspettino grandi cose in futuro in entrambi questi settori.
Quali saranno i vostri prossimi investimenti in design e tecnologia?
Al Tag Heuer Institute concentriamo la ricerca sui materiali e sulla costruzione di nuovi look and feel per i nostri clienti. Ci concentriamo su casse, lunette, quadranti, ma investiamo tanto anche in design di movimenti e innovazione. La spirale in carbonio Isograph che alimenta il nostro Tag Heuer Carrera H02T Nanograph per esempio è una meraviglia. Di recente abbiamo sviluppato un nuovo movimento rivoluzionario per l’asta The Only Watch: il movimento del Tag Heuer Only Watch Carbon Monaco è il primo e unico calibro Heuer 02 che monta la nostra spirale in carbonio sviluppata in house. Lavoriamo su un’innovazione affidabile e silenziosa di cui il cliente non sempre si accorge, ma con un grande impatto. Ma lavoriamo anche su un’innovazione più visibile.
Avete di recente introdotto la quarta generazione di orologi connessi. Come coesistono orologeria digitale e meccanica?
Sono complementari. Per il momento gli orologi meccanici rappresentano ancora la maggior parte del nostro business, ma abbiamo grandi ambizioni per il segmento orologi connessi. La forza di questa categoria è che porta nuovi clienti al brand e al segmento orologi meccanici. Una volta arrivati nel nostro mondo si possono interessare anche agli orologi meccanici.
Dopo l’uscita da Baselworld dallo scorso anno Tag Heuer è entrato alla fiera orologiera di Watches&Wonders dal 30 marzo al 5 aprile a Ginevra. Quali sono le maggiori innovazioni presentate quest’anno?
Per cominciare, il Solargraph, il primo movimento orologiero a energia solare del brand che debutterà all’interno di una nuova creazione orologiera. Questo movimento incontra perfettamente la filosofia outdoor della serie Aquaracer. Grazie a questa innovazione chi indossa questo orologio non avrà più bisogno di cambiare la batteria dell’orologio: è alimentata dal sole. Abbiamo presentato inoltre il nuovo Tag Heuer Aquaracer Professional 1000 Superdiver. Il nuovo movimento di questo orologio rappresenta un nuovo standard per il brand in termini di affidabilità e performance con una riserva di carica di circa 70 ore. È il primo orologio del brand ad usare il calibro Th 30-00, sviluppato in esclusiva da Tag Heuer da Kenissi Manufacture, una delle più importanti manifatture. A testimonianza della loro affidabilità, questi due orologi hanno una garanzia di cinque anni. E poi la nostra nuova creazione congiunta con Porsche e un modello da collezione: Tag Heuer Monaco Gulf Limited Edition.
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