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L’importanza dei big data per un’impresa

Big data. È questa, ormai, una delle parole più famose e utilizzate negli ultimi anni. Anche e soprattutto in un contesto iperconnesso e digitale come quello odierno.

Partendo dal presupposto che stiamo parlando di una delle evoluzioni tecnologiche più veloci di sempre, il termine big data indica una vastità e complessità di informazioni. In quanto, se prima era necessario consultare libri o giornali per ricavarle, oggi con la digitalizzazione le informazioni sono diventate pressoché sconfinate e impossibili da gestire. Al punto che per le aziende è ormai di fondamentale importanza essere in grado di leggere i dati provenienti da tutto il mondo e utilizzarli nei processi decisionali, per ottimizzare le strategie di business. Ciò significa che, adesso, non basta più semplicemente raccogliere i dati, ma è vitale analizzarli e utilizzarli come guida in quello che viene definito Data Driven Decision Making, ossia quel processo che permette di prendere decisioni più consapevoli.

Il Data Driven Decision Making per Vedrai

Abbreviato con l’acronimo DDDM, con Data Driven Decision Making ci si riferisce al processo decisionale basato sui big data, organizzato e funzionale, attraverso analisi e verifica delle informazioni e allineato con gli obiettivi aziendali. Permettendo, quindi, all’imprenditore di avere un supporto importante nel momento fatidico della decisione e non di fare affidamento solamente all’intuizione.

Sono nate, infatti, delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale in grado di chiamare a raccolta grandi quantità di dati, per poi discernere e comprendere quali siano funzionali per aumentare il profitto o raggiungere gli obiettivi della propria azienda. Dando la possibilità all’imprenditore di definire gli obiettivi di business che vuole raggiungere e definire quali siano gli indicatori di performance di suo interesse, anche detti KPI (key performance indicator), che gli permettono anche di valutare le performance nel tempo.

Quindi, una volta impostati gli obiettivi dal decision maker, le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale permettono di prevedere come raggiungerli attraverso un modello di machine learning. Questo modello, costruito dai data scientist, raccoglie i dati interni all’azienda e considera le variabili di contesto esterne, funzionali per il settore in cui l’azienda opera. L’Intelligenza Artificiale diventa in grado di apprendere da sola, attraverso il cosiddetto training, in cui viene allenata per leggere e analizzare tutte le variabili interne ed esterne. Dare un senso a grosse quantità di dati permette di fare previsioni in anticipo, osservando l’impatto di una decisione prima che venga presa. Dando quindi la possibilità alle aziende di beneficiare di veri e propri insight, tali da avere un maggiore controllo sulle scelte che si andranno a compiere.

Avere la capacità di osservare e usare i dati diventa fondamentale per le piccole e medie imprese che vogliono stare al passo con i tempi, ma il volume di dati risulterebbe eccessivamente elevato da tenere sotto controllo a occhio nudo, proprio per questo occorrono software intelligenti in grado di catturare, pulire e indicizzare i dati. Le soluzioni che integrano modelli di Intelligenza Artificiale sono in grado di fare quanto descritto. In Italia esistono diverse realtà che realizzano questa tipologia di prodotti: ne è una prova il caso di Vedrai, start-up in forte crescita che offre soluzioni basate su IA per il supporto al processo decisionale aziendale.

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