Secondo uno studio pubblicato dai ricercatori del Dartmouth College le emissioni di gas serra negli Stati Uniti e in Cina dal 1990 al 2014 hanno causato danni economici combinati per 3.600 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Aspetti principali
- Secondo il documento, pubblicato sulla rivista Climate Change, nel periodo di 25 anni preso in esame, i cinque maggiori responsabili delle emissioni di gas serra – Stati Uniti, Cina, India, Russia e Brasile – sono stati responsabili di un totale di 6.000 miliardi di dollari di perdite economiche globali, l’equivalente dell’11% del prodotto interno lordo globale annuo.
- I primi due sono stati Cina e Stati Uniti, che hanno causato ciascuno 1.800 miliardi di dollari di danni economici, seguiti da India, Russia e Brasile, con poco più di 500 miliardi di dollari di danni ciascuno nello stesso periodo.
- Secondo i ricercatori, i paesi con un Pil più elevato che emettono più gas serra “si sono avvantaggiati danneggiando i Paesi a basso reddito e basse emissioni”, in particolare quelli del Sud del mondo, dove il clima più caldo ha rallentato i rendimenti agricoli, ridotto la produttività del lavoro e ridotto la produzione industriale.
- Secondo lo studio, che ha preso in esame i dati economici e meteorologici di 143 Paesi, i primi 10 responsabili delle emissioni globali hanno causato più di due terzi delle perdite economiche.
Sullo sfondo
Un rapporto delle Nazioni Unite di febbraio ha avvertito che il superamento di un aumento della temperatura globale di 16,2 gradi Celsius nei prossimi due decenni causerà un “impatto irreversibile”. Il presidente del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici Hoesung Lee ha definito il rapporto un “terribile avvertimento sulle conseguenze dell’inerzia del mondo”. Non è chiaro se gli Stati Uniti raggiungeranno l’obiettivo fissato dal presidente Joe Biden di ridurre le emissioni di gas serra dal 50% al 52% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030.
Il mese scorso, la Corte Suprema ha limitato la capacità dell’Agenzia per la protezione ambientale di controllare le emissioni delle centrali elettriche ai sensi del Clean Air Act, sostenendo che il lavoro dell’agenzia era stata eccessivamente fiscale nei suoi regolamenti. Secondo i dati dell’EPA, circa il 27% delle emissioni di gas serra degli Stati Uniti nel 2020 proveniva dai trasporti, seguiti da elettricità (25%), industria (24%), commerciale e residenziale (13%) e agricoltura (11%).
In cifre
16,5%. Questa è la percentuale delle perdite globali del Pil dovute alle emissioni di gas serra degli Stati Uniti – la maggior parte di qualsiasi altro Paese – seguita dalla Cina (15,8%).
La dichiarazione chiave
“Questa ricerca offre una risposta a una domanda: ‘Esiste una base scientifica per le richieste di risarcimento per responsabilità climatica?’. La risposta è sì”, ha affermato Christopher Callahan, l’autore principale dello studio.
L’elemento sorprendente
Lo studio rileva che le emissioni degli Stati Uniti sono costate al Messico 79,5 miliardi di dollari, ma hanno fatto guadagnare al Canada 247,2 miliardi di dollari, un segno per gli scienziati che il riscaldamento globale sta avendo un effetto maggiore sui paesi meno industrializzati con climi più caldi.
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