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Acquisizioni, sostenibilità e Chiara Ferragni: così Safilo ha aumentato del vendite del 12% nel primo semestre

Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Una crescita organica delle vendite del 12% nel primo semestre 2022, dettata da una strategia che abbraccia la trasformazione digitale, la sostenibilità, l’esplorazione dei fenomeni sociali emergenti e la sperimentazione di nuovi modelli di business. Negli ultimi mesi, Safilo ha adottato un piano d’azione che si è dimostrato forte. “Il nostro obiettivo strategico di costruire un gruppo con un portafoglio di marchi, aree geografiche, prodotti e canali forte ed equilibrato sta procedendo bene”, afferma Angelo Trocchia, amministratore delegato di Safilo. “A cominciare quest’anno dall’Europa, il nostro secondo mercato per giro d’affari, che ha registrato un importante recupero, diventando il principale motore di crescita dei ricavi del gruppo nel primo semestre”. 

Acquisizioni e collaborazioni

Una forza, quella di Safilo, che è stata edificata mattone dopo mattone partendo da un programma di acquisizioni – tra le ultime, quelle dei marchi americani digital native Privé Revaux e Blenders Eyewear – e di licenze – come quelle con i marchi Isabel Marant, Dsquared2 e Chiara Ferragni – capaci di intercettare tendenze e nuovi bisogni, con un’attenzione ai desideri della GenZ e all’impatto ambientale. “I marchi del gruppo si confermano i nostri principali asset. Dai nostri brand di proprietà Carrera e Polaroid, che hanno continuato a registrare crescite a doppia cifra, aggiungendosi alla straordinaria performance del portafoglio prodotti di Smith, dedicato allo sport e all’outdoor. Fino ai nostri marchi in licenza: Boss, Tommy Hilfiger, Kate Spade, David Beckham, Under Armour e Isabel Marant”, continua Trocchia. “Siamo infine particolarmente orgogliosi della grande domanda che abbiamo raccolto per le nostre nuove collezioni di Carolina Herrera, Dsquared2 e Chiara Ferragni, tutti marchi a sostegno di un portafoglio licenze più diversificato e bilanciato”.

Proprio la collaborazione con la regina delle influencer costituisce una delle novità salienti dell’ultimo anno: “La collaborazione con Chiara Ferragni è nata dall’idea di creare un nuovo marchio fashion di riferimento nell’eyewear che, attraverso il digital, sia in grado di parlare direttamente alle nuove generazioni. Vogliamo lavorare in sinergia con lo straordinario potere della fan base globale di Chiara per rafforzare la presenza di Safilo nell’universo digitale. Il brand si è inserito perfettamente nel nostro portafoglio e rappresenta una significativa opportunità di crescita nel segmento contemporary”. 

Gli occhiali di plastica riciclata

Un altro punto su cui Safilo ha deciso di focalizzarsi è quello dell’impatto ambientale e della sostenibilità. Nel 2021 il gruppo ha presentato la prima edizione limitata di occhiali da sole realizzata in plastica riciclata dagli oceani, grazie al sodalizio con l’organizzazione no-profit olandese The Ocean Cleanup. Una collezione che ha riscosso grande successo. “Siamo molto fieri dell’evoluzione della nostra partnership con The Ocean Cleanup”, dice Trocchia. “Quest’anno abbiamo potuto celebrare il sold out della collezione, raggiungendo così l’obiettivo di contribuire alla pulizia dell’equivalente di circa 500mila campi da calcio nella Great Pacific Garbage Patch (l’enorme accumulo di rifiuti galleggianti, perlopiù plastici, che si trovano nell’Oceano Pacifico, ndr)”.

Partnership sostenibili

L’impegno per una produzione più rispettosa del pianeta è proseguito con l’adesione di Safilo, nel luglio di quest’anno, a The Fashion Pact, “una coalizione di aziende globali leader del settore della moda e del tessile, oltre ai fornitori e distributori, che si impegnano a raggiungere una serie di obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani”. Un’azione che si affianca al proseguimento della partnership con Eastman, fornitore globale di materiali speciali e pioniere nelle tecnologie di riciclaggio molecolare. “Siamo diventati il primo player nel mercato dell’occhialeria a utilizzare i materiali sostenibili Eastman Renew, in tutti i tipi di applicazioni e processi di produzione”, sottolinea Trocchia. Un impegno, quello per la riduzione dell’impatto ambientale, che ha un obiettivo: “Integrare nella strategia, nei processi e nei prodotti del business anche considerazioni ambientali e sociali, per generare valore in una prospettiva di lungo periodo”. 

La trasformazione digitale

Il piano è supportato da un processo di trasformazione digitale basato su tre pilastri: digital b2b, industria 4.0 e approccio d2c. “Safilo continua ad aggiornare il suo modello di business attraverso un passaggio più deciso verso la trasformazione digitale, che sosterrà e consentirà un significativo miglioramento delle attività customer-centric grazie all’adozione di soluzioni innovative, oltre a spingere verso una crescita più significativa delle attività di e-commerce direct-to-consumer”. Una linea strategica diversificata che ha lo scopo di mettere al riparo il gruppo dagli scossoni dettati dalla situazione socio-politica internazionale. “Il percorso rimane costellato di sfide macroeconomiche, con il persistere di forti pressioni inflazionistiche e i possibili conseguenti impatti sui consumi, le restrizioni legate al Covid e il conflitto in Ucraina”, dice Trocchia. “I nostri risultati e le dinamiche di business del settore eyewear, però, ci convincono di poter raggiungere già nel 2022 gli obiettivi economici indicati nel piano strategico al 2024”. 

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