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Satispay raccoglie 320 milioni e diventa il nuovo unicorno italiano

C’è un nuovo unicorno in Italia: con i 320 milioni di euro raccolti in un nuovo round di investimento, Satispay ha superato il miliardo di valutazione.

Il round di serie D ha visto l’ingresso della società di venture capital newyorkese Addition. Greyhound Capital, azionista dal 2018, ha incrementato la sua quota. Hanno fatto lo stesso anche Coatue, Lightrock, Block (il nuovo nome della Square dell’ex ad di Twitter Jack Dorsey), Tencent e Mediolanum Gestione Fondi, tutti entrati nel 2021. 

“A seguito di questo round, sentiamo di avere tutti gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare la nostra visione: creare il prossimo network di pagamento leader in Europa”, ha dichiarato Alberto Dalmasso, cofondatore e amministratore delegato di Satispay”. Non solo sentiamo di avere i capitali necessari, ma anche l’esperienza e le competenze”. Negli ultimi due anni, ha sottolineato Dalmasso, Satispay ha più che raddoppiato la sua base di clienti ed è sbarcata in tre nuovi paesi europei. Con l’ultimo round, il totale degli investimenti raccolti ha superato i 450 milioni di euro.

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La crescita di Satispay

Fondata nel 2013 da tre giovani cuneesi – Dario Brignone, Samuele Pinta e Dalmasso – Satispay è nata per creare un network di pagamento da mobile alternativo alle carte di credito e debito. L’app permette di pagare nei negozi fisici e online, ma anche di scambiare denaro tra amici. Offre poi servizi come ricariche telefoniche e pagamento di bollettini e prevede una commissione fissa di 20 centesimi per i pagamenti superiori ai 10 euro. Oggi la sua rete comprende più di tre milioni di persone e 200mila negozi, tra cui quelli di grandi marchi come Esselunga, Benetton, Carrefour, Decathlon e Autogrill. Ha 300 collaboratori, quartier generale a Milano e uffici in Lussemburgo e a Berlino. Già nel 2020 Cb Insights l’aveva inclusa tra le 250 fintech con il più alto tasso di crescita al mondo.

Dalmasso  ha dichiarato che ora “la quotazione in Borsa è un obiettivo” e che nel prossimo anno e mezzo dovrebbero arrivare altre 300 assunzioni. Dopo essere approdata in Germania, Francia e Lussemburgo, Satispay guarda ora a Olanda, Belgio, Grecia e Portogallo. “Ora possiamo pensare anche di fare acquisizioni, magari usando anche le azioni e non solo la cassa”, ha aggiunto Dalmasso. “Potremmo guardare all’acquisizione di servizi da distribuire attraverso la nostra rete. Se serviranno capitali, li useremo”. Con un obiettivo ambizioso: “Diventare la più grande fintech d’Europa”.

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