Un bonus energia da 1.000 euro a tutti i 3.300 dipendenti, per contrastare gli effetti del caro bollette e dell’inflazione. È l’iniziativa di Tesya, gruppo italiano di servizi per costruzioni, generazione di potenza elettrica e meccanica, gestione di cantieri, magazzini e logistica. “Abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza ai nostri collaboratori in un periodo complicato per tutti”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato, Lino Tedeschi. “Consideriamo fondamentale contribuire a superare momenti difficili e riconoscere il grande impegno profuso da tutti nell’assicurare il successo del gruppo”.
Che cos’è il gruppo Tesya
Tesya, società per azioni non quotata, è nata quasi 90 anni fa e ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,4 miliardi di euro. Comprende in tutto 19 società, ha 95 sedi ed è presente in Italia, Portogallo, Spagna, Andorra, Capo Verde, Malta e in tutti i Balcani.
In una nota, il gruppo ha fatto sapere di avere deciso di distribuire il bonus, erogato alla fine di ottobre, “di fronte a momenti di grande incertezza e preoccupazione, che potrebbero preludere a un periodo di recessione economica in Italia e in Europa”. Pochi giorni fa l’agenzia di rating Moody’s ha previsto crescita zero in Italia per il 2023, a causa della guerra in Ucraina, della crisi energetica e di un’inflazione che a settembre, l’Ocse, è arrivata all’8,9%. Il Fondo monetario internazionale stima che Italia e Germania vedranno contrarsi il Pil l’anno prossimo, mentre la crescita dell’area Euro scenderà dal 3,1% di quest’anno allo 0,5% del prossimo.
Brembo, Intesa Sanpaolo e le altre
L’iniziativa di Tesya segue quelle di altre aziende italiane. La Brembo di Alberto Bombassei, per esempio, a maggio ha stabilito un contributo da 1.000 euro per combattere il carovita. Poco prima la Metallurgica Legnanese ne aveva previsti 1.500, Intesa Sanpaolo 500. Lu-Ve Group, costruttore di scambiatori di calore ad aria, ne ha assegnati 1.000. Acqua Sant’Anna in estate ha deciso di pagare una mensilità aggiuntiva.
Il decreto Aiuti Bis, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 21 settembre, ha concesso alle aziende private la possibilità di erogare contributi fino a 600 euro a favore dei dipendenti per pagare le utenze domestiche di acqua, luce e gas.
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