Ci aspetta un futuro di pagamenti digitali e di opportunità per turismo, commercio e b2b. A questa sfida contribuisce Visa, tra i leader mondiali nei pagamenti digitali, che facilita le transazioni tra consumatori, esercenti, istituzioni finanziarie e governi in più di 200 paesi e territori.
A raccontare le opportunità del futuro dei pagamenti è Stefano M. Stoppani, country manager di Visa dal 2021. Stoppani ha maturato oltre 20 anni di esperienza nella gestione, ristrutturazione, crescita e consulenza di aziende a livello globale.
Quali trend vede per i prossimi anni in Italia ed Europa nell’ambito dei pagamenti digitali?
Il primo è la crescita della spesa transfrontaliera grazie alla ripresa dei viaggi globali, che prevediamo continuerà anche nel corso del 2023. C’è poi una maggiore sensibilità per il pianeta, che spinge a porre la sostenibilità al centro di comportamenti e modelli di consumo. Ci aspettiamo più strumenti che aiutino i consumatori a visualizzare l’impatto delle proprie scelte già nel momento della pianificazione. Nell’ecosistema b2b, ci aspettiamo una crescente digitalizzazione dei pagamenti guidati da nuove soluzioni, grazie alle fintech e all’affermarsi di nuovi operatori sul mercato. I progressi in materia di autenticazione e protezione degli utenti contribuiranno a rendere più sicuro il commercio elettronico globale in tempo reale. La nostra rete per esempio, proprio grazie all’Ia, è in grado di visualizzare i dati di oltre 232 miliardi di transazioni effettuate da 3,8 miliardi di titolari di carta all’anno a livello globale e di utilizzare questa mole di dati per aiutare le banche a proteggere in tempo reale i consumatori. L’anno scorso, in tal modo, abbiamo contribuito a prevenire frodi globali per 26 miliardi di dollari l’anno.
In alcune regioni, in particolare in Asia, si stanno diffondendo sistemi di pagamento alternativi: qr code, applicazioni, etc. Come affronterà Visa la sfida degli strumenti alternativi?
Visa ha sempre avuto l’innovazione nel suo dna e già oggi pianifica un futuro in cui i pagamenti saranno ancora più fluidi. Oltre alle carte tradizionali, Visa già oggi abilita pagamenti tramite dispositivi digitali come smartwatch, assistenti domestici o automobili: abbiamo annunciato da poco in Germania un accordo con Mercedes-Benz che va proprio in questa direzione. Abbiamo inoltre appena lanciato Visa Innovation Program per accelerare lo sviluppo di soluzioni e servizi di pagamento innovativi e, allo stesso tempo, supportare la crescita delle fintech italiane. Il programma si rivolge alle fintech operative dal punto di vista commerciale, pronte a livello tecnico e residenti in Italia, e offre l’accesso ai mercati, ai clienti e ai prodotti Visa, oltre che contatti con gli investitori, visibilità internazionale e mentoring.
Che attività sta svolgendo Visa per promuovere l’adozione di pagamenti digitali nelle pmi?
Siamo impegnati a sostenere esercenti e pmi nel loro percorso di digitalizzazione. Dal 2020, in tutta Europa, abbiamo aiutato otto milioni di pmi ad abbracciare le opportunità derivanti dal commercio digitale e ad approfittare dei vantaggi dei pagamenti elettronici. Inoltre, abbiamo attivato una serie di iniziative, tra cui Untapped, programma di incentivazione dedicato ad acquirer e payment facilitator per spingere la digitalizzazione di micro e small merchant. Poi c’è Bridge 4 Billions, progetto di mentoring dedicato alle piccole imprese per lo sviluppo di idee imprenditoriali, e, insieme al nostro partner Rch, Tap To Phone per lo sviluppo di soluzioni di mobile Pos per gli esercenti.
Quale ruolo dovrebbero avere le istituzioni nella promozione dell’innovazione, in campo finanziario e pagamenti?
La promozione dell’innovazione nell’ambito dei pagamenti equivale alla promozione della digitalizzazione e dello sviluppo del Paese e delle sue imprese. È importante aiutare i player del settore a conoscerne i benefici, tramite iniziative diffuse di comunicazione sulle misure esistenti. Le risorse stanziate per la digitalizzazione del paese possono costituire un valido asset per compiere un passo avanti nell’accettazione dei pagamenti digitali. Questo vale anche per i pagamenti digitali nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, sia verso i cittadini che verso le imprese. In questo senso, PagoPa costituisce un caso di successo. Nel 2020 e nel 2021, durante la pandemia, oltre 1,3 miliardi di persone hanno ricevuto almeno un’erogazione pubblica. È fondamentale che i fondi siano distribuiti in modo efficiente ed economico. Anche in questo caso la tecnologia e la digitalizzazione dei pagamenti possono essere un valido alleato, come dimostrano i programmi attivati in partnership con Visa. Ad esempio quelli in Spagna e Grecia per distribuire aiuti sociali.
Visa è partner del Fintech District. Quali benefici porta sostenere l’ecosistema dell’innovazione locale?
Siamo attivi nel panorama fintech con una serie di programmi che ne supportano la crescita e con un approccio aperto alla nostra rete, che permette loro di trarre vantaggio dalla scala globale, dalle tecnologie e dalle performance di sicurezza di Visa. La partnership con Fintech District ci permetterà di espandere ulteriormente il nostro network in Italia e di favorire l’innovazione e lo sviluppo della prossima generazione di soluzioni di pagamento in grado di migliorare la vita di consumatori, aziende e comunità nel nostro Paese.
Visa è global sponsor delle Olimpiadi Milano – Cortina. Quali saranno le opportunità legate all’evento?
Questo evento rappresenta una straordinaria vetrina internazionale e un’occasione per incrementare il livello di digitalizzazione del Paese. Visa è sponsor unico a livello globale per quanto riguarda i pagamenti, un impegno in cui crediamo ormai dal 1986. Partendo dal ticketing per assistere alle gare, per estendere poi il tema alla presenza turistica che vedremo in occasione dell’evento. Dobbiamo tenere presente quanto i pagamenti digitali possono aiutare a promuovere i consumi nel turismo, favorendo la spesa presso gli esercenti locali e creando una piattaforma di dati sicura e condivisa per il settore nel nostro Paese. Importante sarà anche il tema della mobilità e di una tecnologia aperta, che comprenda non solo la possibilità di pagare il biglietto di un mezzo pubblico, il parcheggio, il car sharing o il monopattino, ma anche l’accesso a un evento, il ristorante, l’hotel, con quantificazione a fine giornata in base a ciò di cui si è usufruito.
Lei ha vissuto in 11 paesi. Cosa si sente di dire ai giovani che vogliono vivere all’estero o che già vivono all’estero? Che arricchimento porta il vivere fuori dal proprio Paese?
Il consiglio è essere curiosi e conoscere il più possibile. Vivere in paesi differenti permette di scoprire nuove culture, aprire i propri orizzonti, mettersi continuamente in discussione per crescere come persona e come professionista, imparare a lavorare in ambienti in cui le competenze di ciascuno possono trarre arricchimento dalle differenze. Valori che contribuiscono al successo della nostra società e che ho ritrovato qui in Visa.
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