Un piano per accelerare la decarbonizzazione delle imprese e la neutralità climatica. L’iniziativa si chiama Co2alizione ed è stata lanciata da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Nativa. L’obiettivo è accompagnarne le aziende in un percorso di evoluzione e di condivisione di strategie e buone pratiche e aggiornarle sulle migliori soluzioni e tecnologie disponibili.
Primo passo: le 85 imprese italiane coinvolte hanno modificato il proprio statuto ufficializzando l’impegno verso la neutralità climatica. Il programma è centrato su un modello di lavoro e collaborazione continuativa che permetterà a tutte le aderenti di individuare il percorso più adatto, le aree di forza e quelle di maggior potenzialità di miglioramento per contribuire ad accelerare la transizione.
Le imprese iscritte al programma parteciperanno a webinar, incontri, e laboratori per supportare in maniera concreta le sfide legate alla neutralità climatica e in cui verranno approfonditi hot topic, condivise best practice e sviluppate soluzioni collaborative su temi settoriali e cross-settoriali, come la green logistics, l’offsetting, fonti rinnovabili. Previste anche azioni comuni da portare all’attenzione delle istituzioni ed eventi e momenti di condivisione all’esterno, con l’obiettivo di sensibilizzare stampa, stakeholder e cittadini su queste tematiche.
Il programma è partito ufficialmente il programma con il primo webinar I fattori chiave per una strategia di decarbonizzazione credibile, un confronto preliminare sui cinque pilastri di una strategia di decarbonizzazione efficace e credibile e gli step operativi per metterla in atto. “Negli ultimi anni – spiega Andrea Barbabella Responsabile Area Energia e Clima della Fondazione Sviluppo Sostenibile – abbiamo assistito a una crescita esponenziale del numero di iniziative e di imprese impegnate nella corsa alla neutralità climatica. È un dato certamente positivo, ma proprio a causa di questa estrema velocità unita a un obiettivo incredibilmente sfidante è cresciuto esponenzialmente anche il rischio per molte imprese di finire vittima della trappola del greenwashing e subire impatti reputazionali negativi. Con il lavoro di CO2alizione vogliamo dimostrare che, mettendo a sistema conoscenze ed esperienze positive, si possono realizzare strategie di decarbonizzazione sufficientemente ambiziose e al tempo stesso efficaci e del tutto credibili”.
Per Eric Ezechieli, co-founder di Nativa, è importante condividere la strategia comune: “Con il lancio del nuovo programma, CO2alizione è pronta per diventare il movimento dove le cose accadono e rappresentare così non solo un innovativo impegno formale in favore della neutralità climatica, ma anche un movimento di imprese che sceglie di fare sistema per innovare le proprie pratiche e processi. La sfida della neutralità climatica è talmente complessa che è fondamentale per le imprese collaborare, per accelerare la curva di apprendimento ed evitare sprechi di energie”.
I cinque pilastri di Co2alizione
Ma ecco quali sono secondo Co2alizione i cinque pilastri che possono influenzare efficacia e credibilità dell’azione climatica. Il primo è la priorità, ossia la necessità di creare una gerarchia all’interno dei numerosi obiettivi di sostenibilità dell’impresa, dando un rilievo particolare, a quello della neutralità climatica. Il secondo riguarda la definizione del perimetro di azione e rendicontazione, che deve allargarsi il più possibile fino ad includere gli elementi significativi della catena del valore senza distrarre l’impresa dalla necessità di migliorare i processi.
Il terzo ingrediente è la partnership, ossia la capacità di instaurare un rapporto produttivo con il proprio contesto, fare squadra e creare occasioni di scambio e networking. Il quarto si chiama mitigazione e sancisce che il primo impegno deve essere quello di analizzare, settore per settore, i potenziali di intervento e possibili soluzioni a valle dei quali poter fissare obiettivi e target credibili, lasciando alle eventuali attività di compensazione un ruolo marginale e scegliendo iniziative di qualità.
L’ultimo è la resilienza e vuol dire lavorare affinché l’impresa possa continuare a prosperare, nonostante la crisi climatica, agendo sulle dimensioni dell’adeguamento processo/prodotto e della tutela territorio e delle persone. Secondo Co2alizione, il primo passaggio chiave consiste nel creare consapevolezza e sviluppare le competenze all’interno dell’azienda. È necessario infatti che l’impegno verso la decarbonizzazione sia compreso e interiorizzato da tutta la popolazione aziendale. Secondo step: è fondamentale condurre un’attività di contabilizzazione delle proprie emissioni al fine di comprendere la situazione attuale e definire un chiaro punto di partenza. A Co2alizione hanno aderito 85 aziende per un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e 40.000 addetti.
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