Da quando Elon Musk ha acquistato l’azienda, Twitter ha soddisfatto oltre l’80% delle richieste di rimozione o modifica di contenuti da parte di governi e tribunali, rispetto al 50% prima del suo insediamento. A dirlo un report di Rest of World, che riflette una discordanza con le promesse del miliardario di limitare la censura politica.
Aspetti principali
- Delle 971 richieste governative ricevute da Twitter da quando Musk è subentrato sei mesi fa, l’azienda ne ha soddisfatte completamente 808 e parzialmente 154, secondo il rapporto di Rest of World.
- Il report utilizza le informazioni del database Lumen, gestito dal Berkman Klein Center For Internet & Society dell’Università di Harvard, che tiene traccia delle richieste di rimozione di contenuti online. Twitter e altre aziende come Google e Wikipedia condividono volontariamente questi dati con Lumen.
- Twitter non ha risposto alle altre nove richieste, tutte riguardanti governi o tribunali che chiedono di rimuovere contenuti o di fornire informazioni personali su un utente, di solito per aiutare a identificare account anonimi.
- Nei sei mesi precedenti l’acquisto di Musk, Twitter ha riferito di aver respinto tre richieste e nei sei mesi precedenti cinque.
- Gli ultimi numeri segnano un forte aumento rispetto ai sei mesi precedenti l’acquisto di Musk, quando Twitter ha soddisfatto 280 richieste su 550: circa il 51%, rispetto all’83% da quando il miliardario è a capo dell’azienda.
- Secondo il rapporto, la maggior parte delle ultime richieste provengono da governi stranieri, come India, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Germania, che hanno aumentato le normative sul web nell’ultimo anno, mentre nessuna è arrivata dagli Stati Uniti.
- Forbes ha contattato Twitter per un commento sulla vicenda, ma ha ricevuto un’emoji automatica che l’azienda usa solitamente per rispondere alle richieste della stampa da almeno un mese.
Sullo sfondo
Dopo l’acquisto di Twitter, Musk ha espresso la volontà di migliorare la libertà di parola e limitare i pregiudizi politici e ha ribadito l’orientamento a sinistra della piattaforma.
Tuttavia, l’imprenditore ha affrontato diverse controversie riguardanti la libertà di parola. Tra queste ci sono le accuse di censura quando a gennaio, decine di tweet su un documentario della BBC che criticava il primo ministro indiano Narendra Modi, sono stati eliminati dopo le richieste del Ministero dell’Informazione indiano.
Twitter ha inoltre sospeso diversi account che seguivano i jet privati dei miliardari, compreso quello dello stesso Musk. Al momento dell’acquisizione, nell’ottobre del 2022, l’imprenditore ha dichiarato che il motivo per cui aveva acquisito la piattaforma era quello di fornire “una piazza digitale comune, dove un’ampia gamma di convinzioni potesse essere discussa in modo sano”.
Ha fornito email interne a diversi giornalisti, che le hanno pubblicate come Twitter Files, mostrando le comunicazioni di ex dirigenti di Twitter con funzionari governativi su come moderare gli argomenti controversi. Musk ha ripristinato account precedentemente vietati, come quelli di Donald Trump e Andrew Tate, oltre a tagliare circa il 10% della forza lavoro della sua società.
A margine
Mentre Twitter ha accettato una percentuale maggiore di richieste governative negli ultimi sei mesi, le informazioni del database Lumen mostrano un aumento complessivo delle domande: 71 negli ultimi sei mesi, 550 nei sei mesi precedenti e 348 nei sei mesi precedenti.
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