AI Safety Summit, intelligenza artificiale
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Che cosa ha deciso il primo vertice mondiale sull’IA. Elon Musk: “Non servirà più lavorare”

“L’intelligenza artificiale può migliorare il benessere umano e promuovere la pace e la prosperità”. Si apre così la dichiarazione finale rilasciata dal governo del Regno Unito al termine dell’AI Safety Summit, la prima grande conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale.

Andata in scena nella tenuta di Bletchley Park (a circa 80 km da Londra), dove scienziati e intelligence britannici decifrarono il codice Enigma dei nazisti, la conferenza ha visto la partecipazione di diversi politici, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni –  unico capo di governo presente oltre a Rishi Sunak, primo ministro inglese -, e imprenditori del settore, tra cui Sam Altman, il padre di ChatGpt, e l’uomo più ricco al mondo, Elon Musk. Proprio Musk, al termine della conferenza, ha avuto un faccia a faccia con Sunak, trasmesso in diretta su X.

“Le applicazioni dell’intelligenza artificiale possono portare grandi opportunità, ma anche enormi rischi”, ha evidenziato Meloni. “Gli Llm – Large Language Models potrebbero essere utilizzati per produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing”. La premier ha anche definito l’intelligenza artificiale come “la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest’epoca”.

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“Rischi anche nella vita quotidiana”

Partendo dall’assunto che “dovrebbe essere progettata, sviluppata, implementata e utilizzata in modo sicuro, in modo tale da essere incentrata sull’uomo” e che “è già utilizzata in molti ambiti della vita quotidiana, tra cui alloggi, occupazione, trasporti, istruzione, sanità, accessibilità e giustizia, e il suo utilizzo è destinato ad aumentare (dalla sicurezza alimentare al clima)”, l’intelligenza artificiale, secondo il documento finale dell’AI Safety Summit, “comporta anche rischi significativi, anche negli ambiti della vita quotidiana”.

È necessario quindi, si legge, “affrontare il problema del controllo umano, dell’etica, della mitigazione dei pregiudizi, della privacy e della protezione dei dati. Notiamo inoltre i potenziali rischi imprevisti derivanti dalla capacità di manipolare contenuti o generare contenuti ingannevoli. Tutte queste questioni sono di fondamentale importanza e affermiamo la necessità e l’urgenza di affrontarle”.

Alla frontiera dell’IA

Particolari rischi per la sicurezza emergono alla “frontiera” dell’IA, intesa come quei modelli di IA per scopi generali altamente capaci, compresi i modelli di base, che potrebbero svolgere un’ampia varietà di compiti. Anche l’IA specifica non è esente da rischi.

I pericoli “possono derivare da un uso improprio intenzionale o da problemi di controllo relativi all’allineamento con l’intento umano. Questi problemi sono in parte dovuti al fatto che tali capacità non sono completamente comprese, e sono quindi difficili da prevedere. Siamo particolarmente preoccupati da tali rischi in settori quali la sicurezza informatica e la biotecnologia, nonché nei casi in cui i sistemi di intelligenza artificiale di frontiera possono amplificare rischi come la disinformazione”.

L’agenda sull’intelligenza artificiale

Considerando che molti rischi sono intrinsecamente internazionali, possono essere affrontati attraverso la cooperazione tra paesi. “Decidiamo di lavorare insieme in modo inclusivo per garantire un’IA incentrata sull’uomo, affidabile e responsabile, che sia sicura e sostenga il bene di tutti attraverso i forum internazionali esistenti e altre iniziative pertinenti, per promuovere la cooperazione per affrontare l’ampia gamma di rischi posti dall’IA. In tal modo, riconosciamo che i paesi dovrebbero considerare l’importanza di una governance e di un approccio normativo proporzionato e pro-innovazione, che massimizzi i benefici e tenga conto dei rischi“.

Ecco, quindi, l’agenda realizzata dai partecipanti all’AI Safety Summit:

  • Identificare i rischi per la sicurezza dell’IA di interesse condiviso, costruire una comprensione scientifica comune e basata sull’evidenza di questi rischi e sostenere tale comprensione mentre le capacità continuano ad aumentare, nel contesto di un approccio globale più ampio alla comprensione dell’impatto dell’IA nelle nostre società.
  • Costruire politiche basate sul rischio in tutti i paesi per garantire la sicurezza, collaborando e riconoscendo che i nostri approcci possono differire in base alle circostanze nazionali e ai quadri giuridici applicabili. Ciò include, oltre a una maggiore trasparenza da parte degli attori privati ​​che sviluppano intelligenza artificiale di frontiera, parametri di valutazione adeguati, strumenti per test di sicurezza e lo sviluppo di capacità pertinenti nel settore pubblico e nella ricerca scientifica.

“A sostegno di questo programma, decidiamo di sostenere una rete inclusiva e internazionale di ricerca scientifica sulla sicurezza dell’IA di frontiera, che comprenda e integri la collaborazione multilaterale e bilaterale, anche attraverso forum internazionali e altre iniziative pertinenti, per facilitare la fornitura della migliore scienza disponibile per l’elaborazione delle politiche e il bene pubblico”, aggiunge la dichiarazione. “Decidiamo di sostenere un dialogo globale inclusivo, che coinvolga i forum internazionali e altre iniziative e contribuisca in modo aperto a discussioni più ampie, e continuare la ricerca sulla sicurezza dell’IA di frontiera per garantire che i vantaggi della tecnologia possano essere sfruttati in modo responsabile per il bene di tutti. Non vediamo l’ora di incontrarci di nuovo nel 2024″.

Elon Musk: “Sarà superfluo lavorare”

Incalzato dal premier inglese Sunak, che ha vestito i panni del giornalista, Elon Musk ha ancora una volta evidenziato i suoi timori sul continuo sviluppo dell’intelligenza artificiale. “Stiamo di fronte alla forza più distruttiva della storia. Arriverà un punto in cui non sarà più necessario lavorare, nel senso che potrai lavorare solo per soddisfazione personale, ma l’intelligenza artificiale farà tutto”, ha sottolineato Musk, secondo il quale una delle sfide del futuro “sarà trovare un significato nella vita”.

Infine, anche guardando ai potenziali benefici, il miliardario americano si è soffermato sui risvolti umani. “Uno dei miei figli ha difficoltà a farsi degli amici e un amico dotato di intelligenza artificiale sarebbe fantastico per lui”. Pensiero che si ripropone guardando all’apprendimento. Secondo Musk, infatti, l’intelligenza artificiale rappresenterebbe un “tutor migliore e più paziente”.

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