Continua la corsa del Bitcoin. Negli ultimi giorni la criptovaluta più importante al mondo ha sfondato il muro dei 50mila dollari, avvicinandosi sensibilmente verso i 53mila dollari. Cifra che, secondo diversi analisti, è destinata a salire, al punto da poter avvicinare o infrangere il record di quasi 65mila dollari registrato a fine 2021.
Bitcoin: il record è vicino
- La scorsa settimana, il Bitcoin ha sfondato quota 50mila dollari. Non succedeva da dicembre 2021.
- Oggi, la criptovaluta più importante al mondo si sta attestando intorno ai 52mila dollari
- La svolta per Bitcoin è arrivato lo scorso 10 gennaio, quando la Sec ha approvato i primi Etf (fondo passivo che replica l’andamento del sottostante) spot sul Bitcoin. Strumento che ha aperto indirettamente la criptovaluta anche agli investitori tradizionali del mercato azionario.
- Basti pensare che solamente due giorni dopo l’ok della Sec, i 10 Etf spot su Bitcoin approvati hanno fatto registrare un volume di scambi di circa 4,6 miliardi di dollari, grazie soprattutto all’etf Bitcoin Trust di Greyscale che, da solo, ha registrato la metà del volume totale (2,33 miliardi di dollari secondo Bloomberg), seguito dal prodotto del colosso BlackRock che, invece, ha chiuso con un volume di scambi pari a 1,03 miliardi di dollari.
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Quota 100mila dollari in scia all’halving?
Secondo Walid Koudmani, chief market analyst di XTB, sono diversi i fattori che stanno spingendo al rialzo il bitcoin, oltre ovviamente all’approvazione dell’Etf spot. “In primo luogo, prevale un sentimento positivo nei mercati finanziari tradizionali, con gli indici del mercato azionario che raggiungono nuovi massimi. Un altro fattore che contribuisce è l’aumento del rischio che devono affrontare le banche regionali americane, alle prese con varie potenziali questioni sistemiche. Inoltre, gli sviluppi positivi del mercato delle criptovalute, come l’imminente halving del Bitcoin e l’aumento degli afflussi netti nei fondi Etf, contribuiscono ulteriormente a questo slancio al rialzo”, ha evidenziato Koudmani.
Peraltro, se secondo Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, la criptovaluta potrebbe toccare quota 60mila dollari entro l’anno, per Eric Demuth, co-founder e ceo di Bitpanda, potrebbe addirittura superare la soglia dei 100mila dollari, nettamente al di sopra dei massimi storici mai fatti registrare della criptovaluta. “La liquidità aggiuntiva nel sistema proveniente dagli Stati Uniti, insieme ad altri fattori come l’imminente dimezzamento del Bitcoin in aprile o un possibile calo dei tassi di interesse di riferimento, potrebbe portare a un prezzo del Bitcoin a sei cifre nel lungo termine. È molto probabile, infatti, che possa superare la soglia dei 100mila dollari già quest’anno”, ha dichiarato.
Ma cos’è l’halving?
Ritenuto l’evento più importante nel mondo della criptovalute, l’halving è un processo in cui la ricompensa per il mining di Bitcoin viene dimezzata per ridurre il numero di nuovi bitcoin che entrano nella rete, rendendolo una risorsa scarsamente disponibile e resistente all’inflazione. Bitcoin infatti ha una fornitura limitata, fissata a 21 milioni di bitcoin. Una volta raggiunta questa cifra non sarà più possibile emetterne altri (si prevede che ciò avverrà intorno al 2140).
Nel dettaglio, se inizialmente la ricompensa di blocco per i miner era di 50 bitcoin, nel corso del tempo è stata continuamente ridotta proprio in virtù dell’halving (dimezzamento in italiano), i quali avvengono con cadenza regolare. La disposizione, infatti, afferma che la ricompensa di blocco di Bitcoin dovrebbe essere permanentemente dimezzata ogni 210.000 blocchi, o ogni 4 anni circa.
L’halving del 2024 (previsto il 17 aprile), il quarto della storia di Bitcoin, avverrà al blocco 840.000 e stabilirà che le ricompense per i miner passeranno da 6,25 a 3,125 Bitcoin per blocco. Operazione che potrebbe portare alcuni miner a chiudere l’attività di mining, perché potrebbe non risultare più conveniente a causa dell’aumento dei costi dell’elettricità e della manutenzione dell’hardware, aumentando l’aspetto di scarsità dei bitcoin. Aspetto che probabilmente sta spingendo la corsa all’acquisto.
Peraltro, l’halving, da tradizione, ha sempre portato Bitcoin verso nuovi rialzi. Non a caso si parla di “trend rialzista pre-halving”. Volendo fare un esempio, in scia al terzo halving (avvenuto l’11 maggio 2020), il prezzo del bitcoin è raddoppiato in pochi mesi, volando dai 5.300 dollari di marzo 2020 a oltre 9.600 dollari. Infine, dopo l’halving, il prezzo del Bitcoin ha continuato a salire, raggiungendo i 30.000 dollari dollari alla fine del 2020 e quasi 42mila dollari nel gennaio 2021.
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