100.000 veicoli all’anno in un nuovo stabilimento. È questo il progetto di Dongfeng Motor, produttore di automobili cinese già partner di Stellantis. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il Gruppo Dongfeng Motor è in discussioni preliminari con il governo italiano riguardo alla produzione di automobili nel paese, L’obiettivo? Potenziare il suo business internazionale. A parlare dei piani dell’azienda cinese è stato Qian Xie, responsabile delle operazioni in Europa di Dongfeng.
“L’Italia è uno dei mercati automobilistici più grandi d’Europa e per un costruttore di automobili cinese avere una produzione locale significa poter rifornire tutti gli altri Paesi della zona”, ha detto Xie in un’intervista a Milano riportata da Bloomberg. Le discussioni sono entrate nel vivo perché l’Italia sta cercando di attrarre un altro costruttore di automobili.
“Un produttore non basta”
Le discussioni con Roma sono in corso e il governo offrirà a Dongfeng alcune opzioni per i siti di produzione nelle prossime settimane. Il piano potenzialmente prepara il terreno per scontri più profondi tra il governo e Stellantis. Il ceo Carlos Tavares ha avvertito all’inizio di questo mese della necessità di prendere “decisioni impopolari” se un produttore cinese di veicoli elettrici dovesse aprire uno stabilimento in Italia.
Anche il ministro delle Imprese Adolfo Urso è intervenuto sul punto durante una puntata di Porta a Porta. Urso ha spiegato che è stato condiviso con Stellantis “l’obiettivo di realizzare un milione di veicoli in breve tempo in Italia, invertendo la produzione rispetto al declino degli ultimi anni”. Per farlo però è necessario essere consapevoli che “con un unico produttore non si può sostenere un indotto così bello e straordinario come quello della nostra componentistica”. È necessario quindi pensare a produttori anche stranieri da affiancare a Stellantis: “Siamo l’unico Paese in Europa ad avere un unico produttore. Negli altri Paesi europei ci sono da quattro a sette diverse case automobilistiche che forniscono una pluralità di modelli. Anche noi quindi siamo aperti agli investimenti esteri che vogliono produrre auto, magari a un prezzo accessibile“.
Non è la prima volta che la stampa riporta di dialoghi in corso tra Roma e una casa automobilistica straniera. A marzo, Reuters, aveva riportato di discussioni approfondite con la cinese Chery. A febbraio lo stesso Urso aveva rivelato di essere entrato in contatto con Tesla e con tre case automobilistiche cinesi. Stiamo parlando, oltre Chery, di Great Wall Motor e del colosso dei veicoli elettrici BYD che, alla fine del 2023, ha superato Tesla ed è diventata la più grande aziende di veicoli elettrici in termini di vendite. Inoltre, anche se un portavoce del ministero dell’Industria ha rifiutato di commentare la vicenda a Reuters, l’ad di Chery Europe, Jochen Tueting, ha dichiarato all’agenzia americana che la società “sta esplorando diverse possibilità in tutta Europa per cercare un potenziale assetto della produzione locale per il futuro”.
La storia di Dongfeng
Dongfeng Motor sta producendo automobili con il gruppo PSA (Peugeot e Citroen), Stellantis e con Honda. Attualmente è sotto pressione in patria dove la domanda di automobili a benzina è in diminuzione. Dopo aver raggiunto il picco nel 2017 con 2,83 milioni di consegne, le vendite di Dongfeng sono scese a 1,72 milioni l’anno scorso, con un calo del 38%. L’azienda, che ha sede a Wuhan, è considerata una delle “Tre grandi” produttrici di automobili, oggi Dongfeng è tra le prime 4 insieme a Chang’an Motors, FAW Group, e SAIC Motor.
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