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Intel ai massimi da 3 mesi: analisti vedono un “rimbalzo stagionale” per il titolo

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le azioni del colosso Intel della Silicon Valley sono salite al livello più alto degli ultimi mesi. Una controtendenza rispetto alla tendenza pluriennale di sottoperformance dal momento che gli investitori hanno favorito i rivali di Intel nel contesto del boom dell’intelligenza artificiale.

Fatti principali

  • Le azioni Intel sono aumentate del 2% a oltre 35 dollari subito dopo l’apertura del mercato, il prezzo delle azioni più alto dal 18 aprile, calando poi a un più lieve aumento dello 0,2% a metà mattinata.
  • I guadagni sono arrivati ​​il giorno dopo che le azioni del produttore di chip per semiconduttori sono aumentate del 6,2%.
  • A stimolare l’impennata è stata una nota di lunedì dell’analista di Melius Research Ben Reitzes, che ha previsto per i titoli “non amati”, come Intel, potrebbe essere arrivato un “rimbalzo stagionale”, parte di un più ampio recupero per quelle azioni che hanno sottoperformanto deludendo le aspettative in merito all’intelligenza artificiale.
  • Intel è ora il terzo titolo con il rendimento più alto sull’indice S&P 500 a luglio. Con il suo guadagno del 13% è dietro solo al 29% di Tesla e al 14% di Corning.
  • La ripresa di Intel è stata parte di un più ampio rally dei chip, con l’indice dei semiconduttori (SOX) della Borsa di Filadelfia che è salito di quasi l’1%, con altri importanti rialzi tra cui Nvidia e Micron, le cui azioni sono entrambe aumentate di circa il 3%.

Contrarian

Intel è stata la terza peggior azione quotata sull’S&P nei primi sei mesi del 2024 con un calo del 32% da inizio anno. Il suo titolo ha sottoperformato molti dei suoi concorrenti high-tech quest’anno e negli ultimi anni. I rendimenti di Intel del 10% su 12 mesi e del -33% su tre anni sono di gran lunga peggiori di quelli di Nvidia (210%, 560%), Advanced Micro Devices (58%, 96%), Broadcom (112%, 296%), Micron ( 122%, 74%) e l’indice Nasdaq Composite (36%, 28%).

Non si tratta solo della convinzione astratta che Intel sia meno adatta a cogliere l’intenso interesse per l’intelligenza artificiale generativa, ma si tratta anche di un calo degli utili a lungo termine. L’anno scorso è stato l’anno peggiore per Intel in termini di ricavi dal 2013 e il peggiore anno in termini di utile netto dal 2001.

A cosa guardare

Intel riporterà i risultati trimestrali alla fine di questo mese. Le previsioni medie degli analisti prevedono che la società registrerà un modesto aumento dello 0,2% nei ricavi del secondo trimestre, una frazione della crescita superiore al 100% dei ricavi di Nvidia, dominatrice del mercato, nell’ultimo trimestre.

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