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Accordo tra Eni e KKR per la vendita del 20-25% di Enilive: la società valutata 12 miliardi

Eni ha firmato un accordo di esclusività temporanea con KKR, una delle principali società di investimento globale, finalizzato a progredire nella fase di due diligence e completare la stesura dei documenti relativi alla vendita di una quota del 20% al 25% di Enilive, basato su una valutazione della società tra 11,5 miliardi e 12,5 miliardi di euro. Un accordo che quindi si aggirerà sui 2,5-3 miliardi di euro.

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Sebbene una transazione finale sia subordinata all’accordo sulla documentazione definitiva, entrambe le parti sono impegnate a negoziare i termini di una potenziale transazione. “Questo passo rappresenta un ulteriore esempio dello sviluppo della strategia del modello satellite di Eni, attraendo capitale strategicamente allineato da nuovi partner di valore a multipli interessanti”, si legge in una nota di Eni, “finanziando la nostra crescita e confermando il valore che stiamo creando in questi nuovi business. Il forte interesse mostrato in questo periodo da parte dei principali investitori finanziari istituzionali potrebbe portare alla successiva vendita di un’ulteriore quota fino al 10% di Enilive”.

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I progetti di Enilive

Enilive è la società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, compreso il car sharing Enjoy, e alla distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, attraverso le sue oltre 5.000 Stazioni Enilive in Europa. Enilive mira a fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, contribuendo all’obiettivo di Eni di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 anche attraverso asset industriali che includono le bioraffinerie di Venezia e Gela, in Italia; la St. Bernard Renewables LLC (joint venture al 50% con PBF Energy) in Louisiana (Stati Uniti d’America); e 22 impianti di produzione di biometano in Italia.

A gennaio 2024 Eni ha confermato la trasformazione della raffineria di Livorno in una bioraffineria. Inoltre, sono in fase di valutazione altre due nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud. Enilive prevede di aumentare la sua capacità di bioraffinazione a più di 3 milioni di tonnellate entro il 2026 (il doppio della fine del 2023) e a più di 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.

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