Continua il calo dei mercati azionari. E i patrimoni dei miliardari più ricchi del mondo scendono ancora. Il Dow Jones ha infatti chiuso in ribasso di 234,21 punti (-0,60%). Mentre l’S&P500 ha chiuso la seduta in calo di 40,53 punti (-0,77%) e il Nasdaq di 171,05 punti (l’1,05%). I timori di una recessione degli Stati Uniti permangono. A tirare giù le Borse Usa sono soprattutto i titoli tecnologici che stanno vivendo settimane di ribassi dopo i massimi raggiunti a inizio luglio.
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A risentire dell’ampio storno dei mercati anche i miliardari legati alle big tech e ai magnifici 7 dell’azionario americano. Nella seduta di ieri Elon Musk, che continua comunque a essere la persona più ricca del mondo, ha visto il suo patrimonio scendere di 5 miliardi di dollari con le azioni Tesla che hanno chiuso a 191,76 dollari per azione (-4,43%). Il suo patrimonio ora, secondo il tracker in tempo reale di Forbes, è di 218 miliardi di dollari.
Pesante calo anche per il patrimonio di Jensen Huang (-4,6 miliardi di dollari), cofondatore e ceo di Nvidia, che ha chiuso con un ribasso del 5,08%, a 98,95 dollari per azione, ai minimi dallo scorso maggio e ben lontano dai massimi di metà giugno di 135 dollari per azione. In ogni caso il titolo resta una delle aziende con il più alto rendimento con un +105,34% da inizio anno. L’appuntamento per capire il futuro del colosso dell’intelligenza artificiale è per il 28 agosto, giorno della trimestrale.
Anche Michael Dell, fondatore e ceo di Dell, ha perso circa 4,1 miliardi, mentre Larry Ellison, cofondatore di Oracle, ha visto il suo patrimonio scendere di 2,9 miliardi di dollari. Più contenuto, invece, il calo per Mark Zuckeberg, ceo di Meta, -1,8 miliardi di dollari.
Sorride invece Warren Buffett che ha “guadagnato” circa 1,6 miliardi. La società della sesta persona più ricca del mondo, la Berkshire Hathaway, ha recentemente scaricato Apple, apportando delle modifiche importanti al suo portafoglio di investimenti. Secondo Reuters, infatti, nei primi sei mesi del 2024 la società di investimento di Warren Buffett ha venduto esattamente il 55,8% delle azioni Apple che deteneva.
Il sentiment sui mercati
Gli investitori ora attendono i dati sul mercato del lavoro americani, anche per valutare lo stato di salute dell’economia Usa. Senza contare le mosse delle banche centrali sulla politica monetaria, anche alla luce dei verbali della Bank of Japan.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, secondo Morningstar, i prezzi più bassi si accompagnano a valutazioni più interessanti. Per Eric Compton, direttore della ricerca azionaria di Morningstar, le valutazioni erano elevate e il mercato eccessivamente concentrato: “Pensavamo che Nvidia, Apple, Meta e Tesla fossero sopravvalutate del 12-30% solo due settimane fa, mentre Alphabet, Microsoft e Amazon erano valutate abbastanza equamente. Allora, però, non c’era nulla che sembrasse a buon mercato”. Ora le valutazioni, continuano gli analisti di Morningstar, sono più interessanti e, addirittura, Microsoft e Amazon, sono sottovalutati.
Più in generale, secondo Johanna Kyrklund, co-head of Investment and Group chief investment officer di Schroders, che “finché i mercati del credito (in particolare l’emissione di credito) e il mercato del lavoro reggeranno, la nostra conclusione è che, sebbene le valutazioni non siano abbastanza convenienti da giustificare l’acquisto di asset a prescindere dall’esito ciclico, questa recente correzione toglie un po’ di eccesso dai mercati e migliora le prospettive di rendimento in vista dell’autunno”.
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