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L’IA può migliorare le vite e proteggere il pianeta: lo studio di McKinsey & Company

L’intelligenza artificiale può migliorare le vite e proteggere il pianeta. È questa la principale indicazione che arriva da “AI for social good: Improving lives and protecting the planet”, lo studio di McKinsey & Company, che analizza come l’applicazione dell’intelligenza artificiale può contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

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L’IA per il bene sociale

Ai fini della ricerca, McKinsey ha preso in esame oltre 1.000 sovvenzioni di fondazioni filtrandole con i termini di ricerca “AI”, “ML”, “intelligenza artificiale” e “machine learning” dal 2018 al 2023. Inoltre, ha analizzato circa 20.000 aziende che lavorano con un focus specifico su intelligenza artificiale, machine learning e big data, che hanno ricevuto finanziamenti dal 2020.
Analizzando alcuni casi d’uso concreti – la ricerca ne individua 600 in totale – McKinsey rileva che l’applicazione dell’IA può avere un potenziale elevato per cinque obiettivi: salute e benessere (SDG 3), Istruzione di qualità (SDG 4), lotta contro il cambiamento climatico (SDG 13), Energia accessibile e pulita (SDG 7) e Città e comunità sostenibili (SDG 11).

L’aggiornamento delle Nazioni Unite per il 2023 sui progressi compiuti rispetto agli SDGs indica che il pianeta è sulla buona strada per raggiungere solo il 15% degli obiettivi SDG. In termini reali, ciò significa che oggi 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e all’igiene; 3,5 miliardi non hanno accesso a servizi igienici gestiti in modo sicuro; circa 3,3 miliardi vivono in ambienti altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici; 750 milioni non hanno accesso al cibo.

I 5 ambiti di applicazione

Anche se l’IA avrà un impatto su tutti gli obiettivi, gli esperti intervistati ritengono che l’IA abbia un potenziale particolarmente elevato per fare la differenza in cinque ambiti: salute e benessere (SDG 3), Istruzione di qualità (SDG 4), lotta contro il cambiamento climatico (SDG 13), Energia accessibile e pulita (SDG 7) e Città e comunità sostenibili (SDG 11). Di fatto, il 60% delle implementazioni di IA a scopo no-profit sono state effettuate in questi ambiti. Inoltre, circa il 40% degli investimenti di capitale privato nelle 20.000 aziende di IA analizzate ha contribuito direttamente o indirettamente ad almeno una delle 17 aree tematiche degli SDG.

Per quanto riguarda il potenziale dell’applicazione dell’IA in questi ambiti, gli obiettivi ‘Sconfiggere la fame’ (SDG 2), ‘Vita sulla terra (SDG 15) e Pace’, ‘giustizia e istituzioni solide’ (SDG 16) contano molti casi d’uso, mentre ‘l’Istruzione di qualità’ (SDG 4), ‘l’Energia accessibile e pulita’ (SDG 7) e ‘Lotta contro il cambiamento climatico’ (SDG 13) ne registrano meno.

Le disuguaglianze geografiche rimangono elevate

Un’analisi dell’ubicazione della sede dei beneficiari delle sovvenzioni, effettuata su un database di fondazioni a maggioranza statunitense, rivela che, dal 2018 al 2023, solo il 10% delle sovvenzioni destinate a iniziative di IA che perseguono uno o più obiettivi di sviluppo sostenibile è stato destinato a organizzazioni con sede in Paesi a basso o medio reddito.

Anche se le organizzazioni possono avere un impatto al di fuori dei Paesi in cui hanno sede, il 60% degli esperti intervistati concorda sul fatto che gli sforzi di IA oggi non sono sufficientemente concentrati sui Paesi a basso reddito (rispetto a quelli a reddito più elevato o ai Paesi sviluppati), dove il bisogno e l’impatto sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile possono essere più elevati.

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