Waymo
Smart Mobility

Waymo da record: i robotaxi di Alphabet raggiungono le 100.000 corse a settimana

Da 50.000 a 100.000 corse a settimana nel giro di pochi mesi. Waymo, l’unità di Alphabet che offre un servizio di robotaxi in diverse città degli Stati Uniti, ha annunciato su X – attraverso l’account della ceo Tekedra Mawakana – di essere arrivata a realizzare 100.000 corse a pagamento a settimana nei suoi tre principali mercati: Los Angeles, San Francisco (California) e Phoenix (Arizona).

Aspetti principali

  • Il nuovo dato di 100.000 corse è il doppio di quanto l’azienda aveva precedentemente dichiarato: Sundar Pichai, ceo di Alphabet e Google, solo poche settimane fa aveva dichiarato che Waymo stava offrendo circa 50.000 corse a pagamento a settimana.
  • Waymo ha raggiunto questo traguardo con una flotta di centinaia di veicoli Jaguar I-Pace completamente autonomi ed elettrici.
  • Secondo i dati in possesso di TechCrunch, l’azienda ha 778 robotaxi con permesso di operare in California. Da quando Waymo ha otetenuto i permessi per operare nello Stato ha avviato un servizio 24 ore su 24, sette giorni su sette in tutta San Francisco e continua a espandersi in nuove aree della vasta città di Los Angeles.
  • L’espansione commerciale sta generando entrate ma comporta anche costi crescenti. La società madre Alphabet ha dichiarato a giugno che spenderà ulteriori 5 miliardi di dollari per la sua sussidiaria di guida autonoma nei prossimi anni.

La questione sicurezza

Come riportato da Forbes.com a giugno 2024, le autorità statunitensi stanno indagando su dozzine di segnalazioni di veicoli di Waymo che si comportano in modo anomalo, sebbene nessuno coinvolga feriti o morti. In quel periodo la società aveva annunciato un richiamo per l’aggiornamento del software per la sua intera flotta di 672 veicoli, dopo che a Phoenix, a maggio, un robotaxi ha colpito un palo del telefono mentre tentava di accostare a bassa velocità. Ma finora, sono stati evitati incidenti gravi come quello avvenuto l’anno scorso a San Francisco, quando un robotaxi gestito dall’unità Cruise della General Motors colpì e trascinò una donna per più di sei metri. O come quello del 2018 in cui un veicolo autonomo di prova Uber ha colpito e ucciso un pedone a Phoenix, ponendo fine al programma di ricerca e sviluppo sulla guida autonoma dell’azienda.

Il piano di Musk

Il potenziale di crescita del settore ha spinto Elon Musk a creare i “robotaxi” di Tesla. Inizialmente il lancio del servizio era previsto per l’8 agosto ma poi lo stesso miliardario su X ha fatto marcia indietro scrivendo: “Ci serve più tempo“.  L’ad di Tesla ha introdotto l’idea di un robotaxi nel 2016, riferendosi a una “rete Tesla” di veicoli in cui i proprietari potrebbero “aggiungere la propria auto alla flotta condivisa Tesla” e generare entrate.

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