“Se 300 miliardi di dollari fluiscono verso Nvidia, sapete cosa fare in Borsa”. A dirlo, durante un incontro con gli studenti dell’università di Stanford, è stato Eric Schmidt, amministratore delegato di Google dal 2001 e 2011. Schmidt – che ha aggiunto che il suo “non è un consiglio di investimento” – ha affermato che le grandi aziende tecnologiche prevedono di investire sempre di più in data center per l’intelligenza artificiale. “Parlo con le grandi compagnie, e le grandi compagnie mi dicono che hanno bisogno di 20, 50, 100 miliardi”. Nvidia domina il mercato dei chip per l’IA, e dunque dovrebbe incassare gran parte di quei soldi.
Che cosa prevede Eric Schmidt
Schmidt si è detto convinto che “al momento il divario fra i modelli di frontiera – ce ne sono solo tre – e tutti gli altri sembra aumentare. Sei mesi fa pensavo che il distacco stesse diminuendo, perciò ho investito molti soldi in piccole aziende. Ora non sono più così sicuro”.
Secondo Schmidt, il problema per gli inseguitori è che la maggior parte degli strumenti open source usati dagli sviluppatori di intelligenza artificiale si basa sul linguaggio di programmazione di Nvidia, Cuda. Uno dei principali rivali, Advanced Micro Devices (Amd), ha ideato un software per tradurre il codice Cuda per i chip Amd, che però “ancora non funziona”.
Le parole pronunciate davanti agli studenti di Stanford hanno avuto grande risonanza anche perché Schmidt ha guidato iniziative come il lancio di Google Traduttore, che sfrutta l’intelligenza artificiale. Oggi l’ex ad possiede ancora milioni di azioni di Google e ha un patrimonio di 23,8 miliardi di dollari. È anche co-fondatore di Innovation Endeavors, una società di venture capital che ha scommesso su aziende come Uber.
Verso la trimestrale di Nvidia
L’intervento di Schmidt è stato disponibile per breve tempo anche in video, prima che lo stesso Schmidt, come ha spiegato al Wall Street Journal, ne chiedesse la rimozione per essersi espresso male sulla cultura del lavoro di Google. Le dichiarazioni sono arrivate a pochi giorni dalla trimestrale di Nvidia, che ha fatto sapere di attendersi ricavi per circa 28 miliardi, cioè 2 miliardi in più rispetto al primo trimestre e più del doppio di un anno fa.
Al momento in cui questo articolo viene pubblicato, il 23 agosto, le azioni di Nvidia vengono scambiate a circa 124 dollari. Dopo un crollo tra luglio e agosto, che le aveva riportate sotto quota 100 dollari, si sono riprese nonostante i problemi con i nuovi chip Blackwell, che tarderanno di almeno tre mesi a causa di un difetto di progettazione. Malgrado le turbolenze attraversate da Wall Street nelle ultime settimane, il titolo ha guadagnato il 148% da inizio anno.
Al momento Nvidia è la terza azienda di maggiore valore al mondo, con una capitalizzazione di mercato di 3.043 miliardi di dollari: oltre 1.000 in più rispetto a Google e Amazon e quasi 2mila in più rispetto a Meta, ma meno di Apple (3.413 miliardi) e Microsoft (3.088).
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