Mostra del cinema di Venezia
Cultura

23 milioni di costi, 70 di introiti: i numeri dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia

Articolo di Mirko Crocoli

23 milioni di costi – 16 per la sola kermesse -, un introito di 70 milioni tra diretto e indotto e 6.350 posti in sala: la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia ‘24, diretta da Alberto Barbera, è tra le più riuscite della storia, per giro d’affari e presenze di star. Inaugurato nel 1932, il festival è organizzato dalla fondazione culturale Biennale di Venezia, presieduta da Pietrangelo Buttafuoco: “La Mostra, nata per assecondare la febbrile contezza della modernità, possiede ancora il potere oracolare di leggere la realtà in atto e captare ciò che arriva domani”.

Dal 28 agosto e fino a domani, sabato 7 settembre, la Laguna è in fermento, anche se il fulcro della manifestazione si svolge attorno al Palazzo del Cinema, sul Lungomare Marconi al Lido. 21 i film in concorso, di cui cinque italiani, 83 in totale con quelli fuori concorso, e un aumento anche tra biglietti e abbonamenti venduti rispetto allo scorso anno, con un incremento di circa il 30%. In attesa del Leone d’Oro, le speranze italiane sono rivolte verso Campo di battaglia di Gianni Amelio e Queer di Luca Guadagnino.

Cachet da record

Centinaia di milioni di dollari – altro primato assoluto – se si considera la somma dei cachet delle star che hanno presenziato il red carpet: da Angelina Jolie interprete del ritratto Maria – che racconta gli ultimi momenti di Maria Callas – a George Clooney e Brad Pitt per Wolfs, Nicole Kidman, protagonista in Babygirl, Lady Gaga, accanto a Joaquin Phoenix per  Joker: folie à deux. E poi Richard Gere, Jude Law, Julianne Moore, Kevin Costner, Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega, Monica Bellucci e tanti altri. L’attrice Sveva Alviti è la madrina del concorso, ruolo emblematico a cui è anche dedicata la mostra Dive&Madrine che ospita la hall dell’Hotel Excelsior.

Ma non c’è solo il cinema. Tra le iniziative di successo del ‘fuori Festival’ spiccano gli appuntamenti targati Vanity Fair, con una lounge allestita per scambiare idee e raccontare l’eterno connubio moda e cinema. Non di meno interessanti gli appuntamenti serali in alcuni luoghi come il Vfc nella storica Palazzina Grassi.

Cresce l’experience economy

Spazio anche agli studi statistici con Mastercard, main sponsor dell’evento da otto anni. L’indagine condotta assieme a Vitreous Worldwide per comprendere lo spostamento delle preferenze dei consumatori verso le esperienze ha coinvolto 16.141 intervistati, di cui 14.125 provenienti da 20 mercati in Europa. In risalto un dato che nel comparto non può trascendere: l’experience economy è in continua espansione. Sempre più persone, soprattutto dopo il Covid, sentono la necessità di affermarsi rimanendo fedeli ai propri valori e passioni, benessere individuale ed esperienze in primis. Il 47% dei visitatori europei e internazionali si sente appagato nell’ammirare un film al cinema, mentre un consumatore europeo su due ritiene che l’opportunità di assistere a una première cinematografica sia un’opportunità da cogliere, spinto dall’opportunità (e dalla speranza) di poter incontrare il proprio beniamino.

Le iniziative al femminile

Altro main sponsor del Festival di Venezia è Campari, al settimo anno consecutivo, che con la sua lounge vista mare è tappa fissa per celebrità e imprenditori.  Tante le premiazioni che celebrano le eccellenze femminili, anche oltre il settore cinematografico. È il caso del WiCA (Women In Cinema Award), ideato da Angela Prudenzi, Claudia Conte, e Cristina Scognamillo, diretto e condotto dalla stessa Conte, andato alla cantautrice Patty Pravo, in procinto di uscire con un nuovo progetto discografico.

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