Food & Beverage

Brindisi d’autore: le bottiglie più interessanti che compiono cifra tonda

Concludere l’anno con un brindisi è una tradizione condivisa in tutto il mondo, ma farlo con bottiglie che racchiudono secoli di storia e maestria artigianale è un’esperienza unica. Il 2024 non è solo un altro capitolo che si chiude, ma rappresenta anche un’occasione per aprire alcune delle bottiglie più leggendarie disponibili sul mercato, veri e propri gioielli da collezione che incarnano annate memorabili come il 1964, 1924, il 1914 e addirittura il 1874.

Dietro a ciascuna di queste bottiglie si cela una storia unica, fatta di tradizione, passione e una dedizione senza compromessi alla qualità. Non pare un caso che la maggior parte di questi distillati arrivati fino a noi siano invecchiamenti di vino distillato (o acqueviti), come il Cognac, l’Armagnac e il Brandy: questi prodotti hanno un’origine antica e una forte connessione con la cultura enoica europea.

Ecco le più interessanti bottiglie che compiono cifra tonda, tra Italia, Francia e Spagna.

Brandy Stravecchio Caffo Gran Riserva Cinquant’anni  (1964)

Brandy Stravecchio Caffo

Il Brandy Stravecchio Caffo Gran Riserva Cinquant’anni è una delle espressioni più iconiche dell’arte distillatoria italiana. Questa acquavite è ottenuta da pregiati vini del sud Italia, distillati durante la campagna del 1963/64, e rappresenta un autentico capolavoro della famiglia Caffo, custode di una tradizione secolare.

Il brandy ha riposato per oltre cinquant’anni in fusti di rovere, dove ha sviluppato un profilo aromatico complesso e raffinato. Ogni sorso di questa edizione limitata – composta da sole 4.674 bottiglie – racconta una storia di passione e dedizione. Il bouquet offre profumi suadenti e stratificati, che si evolvono in un abbraccio aromatico capace di riscaldare il palato con eleganza e profondità. Il cofanetto in legno che lo racchiude, insieme alla pergamena numerata e firmata, testimoniano l’attenzione artigianale con cui è stato realizzato. Con una gradazione alcolica del 45% e un formato da 70 cl, questo brandy rappresenta un gioiello da meditazione, pensato per chi vuole celebrare i momenti più preziosi con un tocco di lusso e italianità.

Gli Armagnac millesimati di Pascal Dartigalongue

La Maison Dartigalongue, fondata nel 1838 nel cuore del Bas-Armagnac, è la più antica produttrice di questa pregiata acquavite. Le annate millesimate proposte sono il risultato di un’attenta distillazione di vini provenienti esclusivamente dai migliori cru della regione, seguita da lunghi invecchiamenti in botti di rovere da 400 litri.

Alcuni di questi Armagnac raggiungono i 40 o 50 anni di affinamento, preservando la loro qualità attraverso il trasferimento in damigiane di vetro che impediscono la perdita di gradazione alcolica. Ogni annata ha una personalità unica. Per esempio, il 1974 offre al naso note speziate e di fiori bianchi, arricchite da aromi di noci secche, mentre al palato spicca per la morbidezza dei tannini e una lunghezza straordinaria.

Ancora più remoto, il 1964 si distingue per la freschezza sorprendente, con profumi di vaniglia e scorze di arancia, che si combinano a una texture rotonda e vellutata. Questi Armagnac rappresentano una finestra aperta su un passato lontano, perfetti per intenditori alla ricerca di un’esperienza sensoriale unica. Andando ancora più indietro nel tempo troviamo l’annata 1934: al naso note di frutta secca, spezie e fichi. Palato elegante, su aromi di prugna e più tostati, persistente chiude con aromi di mandorle, e addirittura la secolare 1924: naso complesso, sfaccettato, su toni di vaniglia, caramello, mandorle. Rotondo e molto elegante.

Cognac Delamain: l’Edition Rare du Bicentenaire

Bicentenaire

Il Cognac Delamain, celebra i 200 anni di attività con un’edizione speciale, l’Edition Rare du Bicentenaire. Questo cognac straordinario è il risultato di un blend di cinque acquaviti selezionate dalle riserve più antiche della maison, alcune delle quali risalgono al 1914.  Realizzata in soli 200 esemplari, l’Edition Rare è contenuta in una dame-jeanne da 10 litri realizzata artigianalmente e decorata con dettagli che evocano i paesaggi della Grande Champagne.

Ogni bottiglia racconta una storia di maestria e passione, tramandata attraverso generazioni di maestri cantinieri, culminando in un prodotto che celebra la tradizione con straordinaria eleganza. L’esperienza combinata dei Cellar Master Dominique Touteau e Charles Braastad ha svolto un ruolo cruciale nel bilanciare eaux-de-vie extravecchie, portate a uno stadio di maturità straordinariamente avanzato. Grazie al loro lavoro congiunto, sono riusciti a domare le personalità più esuberanti dei distillati, creando un cognac armonioso capace di raccontare due secoli di storia.

Questo rilascio eccezionale segna anche un momento significativo per la maison Delamain: il passaggio di consegne tra Dominique Touteau e Charles Braastad, dopo 42 anni di carriera del primo e quasi tre decenni di collaborazione tra i due. Per celebrare il bicentenario, sono state selezionate e degustate preziose dame-jeanne custodite con cura, utilizzate per creare un cognac all’altezza della ricorrenza.

Fundador e il 150° anniversario del Brandy de Jerez

Fundador Brandy

Concludiamo con una bottiglia leggendaria, quella limitatissima con cui si celebra il traguardo significativo per Fundador, la più antica bodega del Marco de Jerez, che celebra il 150° anniversario della creazione del primo Brandy de Jerez. Per onorare questa ricorrenza, l’azienda ha realizzato un imbottigliamento unico, contenente anche porzioni di distillato di 150 anni. Sono state prodotte solo 150 bottiglie, destinate a non essere vendute, trasformandole in veri e propri pezzi da collezione.

Le origini di Fundador sono strettamente legate alla famiglia Domecq, in particolare a Pedro Domecq Loustau, figura chiave dell’industria vinicola locale. La nascita del brandy avvenne quasi per caso: alcune holandas – acquaviti di vino – rimasero dimenticate per anni in botti di rovere americano, precedentemente utilizzate per invecchiare sherry. Quando un maestro enologo scoprì queste botti, trovò un prodotto straordinario, morbido e complesso, frutto di un invecchiamento prolungato.

Fu così che nel 1874 nacque Fundador, destinato a diventare il primo brandy spagnolo e un’icona del Brandy de Jerez.Nel corso degli anni, Fundador ha ampliato la sua collezione, consolidandosi come leader mondiale nella produzione di Brandy de Jerez. L’azienda cura ogni dettaglio del processo produttivo, dalla coltivazione delle uve Palomino e Pedro Ximénez nei suoi 270 ettari di vigneti, alla produzione dei quattro tipi di sherry – Fino, Amontillado, Oloroso e Pedro Ximénez – fino all’invecchiamento delle acquaviti con il tradizionale sistema delle Criaderas e del Solera.

Questo metodo, perfezionato nel tempo, rappresenta una vera e propria arte enologica. Il cuore di Fundador è la cantina Mezquita, un luogo mitico che ospita ben 42mila botti. Questo patrimonio storico è un testimone silenzioso della lunga tradizione della bodega. L’Angel Share, che si aggira intorno al 4%, riflette l’importanza attribuita alla respirazione delle botti, un elemento fondamentale per garantire la qualità del prodotto finale. Con 150 anni di storia alle spalle, Fundador continua a rappresentare un simbolo di eccellenza, innovazione e rispetto per la tradizione enologica del Marco de Jerez.

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