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Le ipo più attese del 2025: da Shein e Revolut all’italiana Cisalfa

Seppur con diverse incognite, il 2025, dal punto di vista degli investimenti azionari, si prefigura come un anno “di promesse e di rischi”. Da una parte per le politiche più accomodanti attivate già nel 2024 dalle principali banche centrali, che hanno tagliato con forza il costo del denaro, dall’altra parte per i continui rischi causati dai vari conflitti geopolitici. I quali, peraltro, saranno il focus delle prossime mosse internazionali. Un contesto complesso e articolato che però non ha intaccato le performance dei principali indici azionari mondiali, con il Ftse Mib di Milano che ha archiviato il 2024 con la terza miglior performance in Europa. Non è un caso quindi se sono già diverse le società che hanno in programma di entrare nell’Olimpo della finanza e quotarsi in Borsa.

Le ipo più attese del 2025

Shein

Secondo David Pascucci, analista dei mercati di Xtb, la lista delle 12 ipo più attese dell’anno vede diversi e importanti colossi. Anche molto discussi. Uno su tutti: Shein. Il leader globale del fast fashion, dopo diversi stop, dovrebbe finalmente sbarcare in Borsa, precisamente a Londra. Partendo dal presupposto che lo scorso anno è stata valutata 66 miliardi di dollari in seguito a un round di finanziamento, la sua ipo, secondo Reuters, dovrebbe avere un valore di 6,6 miliardi di dollari. Cifra che gli varrebbe un posto tra le più grandi ipo degli ultimi anni.

Discord

Discord è sotto i riflettori di Wall Street dal 2021, quando ha rifiutato l’offerta di acquisizione da 10 miliardi di dollari di Microsoft. La società ha una valutazione di 15 miliardi di dollari e negli ultimi anni ha accelerato la crescita per vie esterne, acquisendo tre società. Discord è lo strumento di comunicazione preferito dai gamer e vanta attualmente 200 milioni di utenti attivi al mese. I quali trascorrono oltre 1,5 miliardi di ore sulla piattaforma.

Klarna

Leader nel mercato del BNPL (buy-now, pay-later), Klarna dovrebbe sbarcare in Borsa nella prima metà del 2025, secondo quanto riportato da Bloomberg. Secondo gli analisti, la società avrebbe una valutazione di circa 14,6 miliardi di dollari. D’altronde, oltre ad aver dichirato di essere vicina alla redditività, Klarna vanta circa 85 milioni di clienti in tutto il mondo e circa 600mila partner al dettaglio.

Revolut

C’è grande attesa anche per la possibile ipo di Revolut, app bancaria digitale basata a Londra, pioniere nel settore fintech. La piattaforma è diventata un attore chiave nello spazio fintech, offrendo servizi come cambio valuta, trading di criptovalute e investimenti in azioni. Secondo quanto riportato da Reuters, la società avrebbe raggiunto una valutazione di 45 miliardi di dollari, più del doppio della banca francese Societe Generale, che ha una capitalizzazione di mercato di 19 miliardi di dollari secondo i dati LSEG, e la britannica Barclays, attualmente valutata 43 miliardi di dollari.

Medline Industries

Medline Industries, uno dei principali attori nel settore delle forniture mediche, si sta preparando per una delle più grandi ipo degli ultimi anni. Secondo Reuters, la società prevede di raccogliere oltre 5 miliardi di dollari, puntando a una valutazione di circa 50 miliardi di dollari.

Coreweave

Azienda emergente nel settore dell’AI, CoreWeave gestisce una piattaforma cloud altamente specializzata per settori ad elevata capacità computazionale. Secondo la Cnbc, CoreWeave punta a una valutazione superiore ai 35 miliardi di dollari nella sua ipo che potrebbe realizzarsi nel secondo trimestre del 2025. Nel dettaglio, mira a raccogliere oltre 3 miliardi di dollari dalla vendita delle azioni.

Netskope

Netskope, innovatore nella sicurezza cloud, sta pianificando una ipo negli Stati Uniti nella seconda metà del 2025. La società è specializzata in tecnologie Secure Access Service Edge (SASE), sempre più richieste grazie all’adozione di modelli di lavoro ibridi. Secondo Reuters, Netskope è stata valutata l’ultima volta 7,5 miliardi di dollari nel 2021 in un round guidato da Iconiq. Tra gli altri finanziatori ci sono Sequoia e Accel. Un altro fornitore SASE, Cato Networks, ha raccolto 238 milioni di dollari, per una valutazione di oltre 3 miliardi di dollari, lo scorso settembre.

Databricks

Databricks, pioniere nell’intelligenza artificiale e nell’analisi dei dati, sta preparando una IPO molto attesa per la fine del 2024 o l’inizio del 2025. L’azienda, forte di una recente valutazione di 62 miliardi di dollari (in aumento rispetto ai 43 del 2023), si distingue per l ‘approccio innovativo alla gestione dei dati e alle piattaforme di machine learning e, secondo le parole dello scorso novembre del suo co-fondatore e ceo, Ali Ghodsi, qualora dovesse sbarcare in Borsa lo farebbe “a metà del prossimo anno o giù di lì”.

Picpay

La piattaforma bancaria digitale brasiliana PicPay sta pianificando un’ipo al Nasdaq per accedere ai mercati internazionali dei capitali. Tra i principali attori fintech dell’America Latina, PicPay conta oltre 65 milioni di utenti e offre servizi che vanno dai pagamenti peer-to-peer ai prodotti di credito e alla fine del secondo trimestre ha dichiarato che il suo utile netto per la prima metà del 2024 ammontava a 61,8 milioni di reais (11,3 milioni di dollari), quasi il doppio dell’utile netto dell’intero 2023. Peraltro, come riportato da Reuters, già nel 2021 aveva avviato i preparativi per un’ipo al Nasdaq, ma ha abbandonato il piano a causa delle difficoltà del mercato.

Animoca Brands

La società di Hong Kong, pioniera nel gaming blockchain e negli Nft, sta lavorando su una ipo a Hong Kong o in Medio Oriente. Con un portafoglio di giochi blockchain di successo e partnership avviate con marchi importanti, Animoca si conferma ben posizionata per sfruttare l’intersezione tra gaming, Web3 e asset digitali. “Dipende da molti fattori, ma siamo fiduciosi che saremo quotati in Borsa”, ha detto il co-fondatore Yat Siu lo scorso giugno. “E se ciò accadrà, è probabile che accadrà nella seconda metà del 2025”.

In Italia

Cisalfa

Possibile quotazione a Piazza Affari per Cisalfa Sport, una delle principali catene di abbigliamento sportivo italiane. Secondo MilanoFinanza, il collocamento in Borsa è previsto tra la primavera e l’estate 2025 e la società punta a una valutazione di un miliardo di euro e a raccogliere in ipo tra 300 e 500 milioni con un flottante minimo del 30%.

 Aeroitalia

In una lunga intervista al Corriere della Sera dello scorso dicembre, Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, ha annunciato l’intenzione della quotazione in Borsa. Con che tempistiche? “Direi il quarto trimestre del 2025 o il primo trimestre del 2026”, ha dichiarato.

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