La Dubai che si affaccia sul mare offre indirizzi all’avanguardia per la gastronomia internazionale con influenze mediterranee, orientali e francesi. Per chi vuole godersi l’alta stagione emiratina, pranzando con i piedi sulla sabbia o cenando sulle terrazze con vista sulle acque del golfo, ecco una selezione di sei ristoranti a Dubai da inserire nelle tappe di viaggio.
Bungalo34, pranzo pied dans l’eau
Sull’Isola di Pearl Jumeirah si trova un ristorante e cocktail bar che coniuga le atmosfere mediterranee con il glamour di Dubai. Da Bungalo34, parte di Tashas Group, gli ospiti possono decidere di accomodarsi ai tavoli e al bancone interno, oppure scegliere di pranzare all’esterno direttamente con i piedi nella sabbia, protetti da ombrelloni rigati molto chic. A fine anno il menu è stato rinnovato dallo chef Conor Dirks in collaborazione con Jill Okkers e Natasha Sideris – founder del gruppo – e comprende sedici nuove portate tra cui carpaccio di gamberi di Mazara con caviale e zest di lime, aragosta alla Thermidor e calamari grigliati. Da accompagnare con i cocktail di Krystian Hordejuk ispirati alle atmosfere della riviera, come il Bungalo Spritz, dedicato alla Dolce Vita italiana. All’ingresso del ristorante, una boutique raccoglie oggetti selezionati da Natasha durante i suoi viaggi tra Francia, Grecia e Italia.
Il meglio del Giappone da Mimi Kakushi
Ristorante e bar giapponese all’interno del Four Seasons Jumeirah Beach, Mimi Kakushi si ispira alla Osaka degli anni ’20, quando il jazz animava la nightlife e le avanguardie artistiche iniziavano a guardare con interesse all’occidente. Mimi Kakushi non è un nome proprio, ma uno stile, infatti significa “nascondere le orecchie” e richiama un’acconciatura popolare un secolo fa, associata a look eleganti per le donne dell’epoca. La drink list è come una collezione di dischi e ogni miscela è abbinata a una sua colonna sonora.
Imperdibile il Matsuri (festa in giapponese) dove la nota affumicata del mezcal si abbina ai sentori agrumati dell’Aperol, per un risultato inaspettato che chiama il bis e Sayonara, twist orientale sul Negroni caratterizzato da un liquore di prugne. Il menu del ristorante è un trionfo di sushi e sashimi con un focus sul Wagyu servito in nigiri, maki e all’interno di una pentola fumante insieme a del riso. Gli indecisi possono farsi consigliare i pairing più interessanti dal bar manager Manja Stankovich.
Ristoranti a Dubai, l’essenza del Teppanyaki da Ronin
Altro indirizzo dedicato alla cucina giapponese, Ronin si trova al nono piano del Five Luxe, lussuoso hotel e complesso residenziale che affaccia sul lido di JBR Dubai. Ispirato agli irezumi, tradizionali tatuaggi nipponici dai disegni complessi, il locale ha un’atmosfera elegante, con lanterne rosse che pendono dal soffitto e pagode che racchiudono tavoli dove cenare in privacy con un gruppo di amici. Samurai dipinti a mano completano il design dedicato ai guerrieri ribelli Ronin, mentre la cucina con la piastra Teppanyaki e la griglia Robatayaki a vista rappresenta il cuore del ristorante. Qui vengono preparati il Black Cod al miso bbq, l’aragosta con burro al chili e diversi tagli di Wagyu, ordinabile anche in versione shabu shabu. La terrazza completa l’esperienza di Ronin, ideale per godersi un cocktail con vista sulla ruota panoramica in lontananza.
Un Tomatini da Lpm, La Petite Maison Dubai
Ha da poco festeggiato i suoi primi 14 anni e, fin dalla sua apertura, è un must per chi ama la cucina francese: La Petite Maison, per gli amici Lpm, deve la sua fama ad alcuni piatti e cocktail signature, che gli hanno fatto conquistare riconoscimenti a livello internazionale (tra cui l’ingresso nella classifica di The World’s 50 Best Bars). Come le escargot, le tipiche lumache nemiche Julia Roberts, che qui sono irrinunciabili per iniziare la cena. Così come il Tomatini, cocktail che dal 12 novembre 2024 celebra la sua giornata mondiale chiamando all’appello i migliori mixologist di tutto il mondo. Decimo ristorante dell’omonimo gruppo fondato a Londra nel 2007, Lpm rappresenta l’epitome della Costa Azzurra, con il suo servizio rilassato, i piatti mediterranei e una joie de vivre che non si trova in nessun’altra location emiratina.
Ristoranti a Dubai, atmosfere cinesi da Maiden Shanghai
Riconosciuto da Gault&Millau, Maiden Shanghai è il ristorante cinese del Five Palm Jumeirah celebre per la sua cucina fine dining e biologica. Tra i piatti di punta l’Anatra alla Pechinese e la selezione di dim sum portano gli ospiti in un viaggio del gusto tra le spezie del Sichuan, il Canton, Pechino e, ovviamente, Shanghai. Il locale si sviluppa su tre piani e gode di una lounge all’aperto, la Maiden Terrace, con una delle viste più suggestive su Dubai Marina. Una sala da pranzo privata e una sala karaoke possono essere riservate per party e cene con amici, mentre il Naughty Noodles Brunch è l’appuntamento da segnare in agenda, pluripremiato con la sua selezione di pasta tradizionale cinese.
Tête à Tête, come un rooftop a Monte Carlo
All’ultimo piano del Five Luxe, Tête à Tête è un bistrot ispirato alle atmosfere di Monte Carlo, dove l’opulenza francese incontra il glamour di Dubai. Anche qui regnano le suggestioni gastronomiche della Costa Azzurra, insieme al progetto di interni raffinato, con un soffitto che richiama i profumati campi di lavanda provenzali. Due strutture simili a serre vetrate racchiudono dei tavoli privati, mentre la terrazza esterna permette di cenare con la brezza del golfo e la vista mare. Il menu inizia con un pollo alla provenzale servito con carciofi, insalata nizzarda e tartare di manzo accompagnata da patate croccanti. Chi preferisce può optare per la terrina di foie gras e proseguire con l’anatra arrosto o la sogliola di Dover. Imperdibile la mousse au chocolat, con praline di nocciola e madeleine all’arancia. Anche Proust avrebbe approvato.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .