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13 ottobre 2025
Nella lista World's Best Employers, comandata da 4 aziende americane, compaiono anche 16 italiane, guidate da Prada
Microsoft è il migliore datore di lavoro al mondo. A dirlo è l’edizione 2025 della classifica World’s Best Employers, stilata da Forbes in collaborazione con la società di ricerca Statista. Il gigante dell’informatica guida un quartetto di aziende statunitensi in cima alla lista, composto anche dalla compagnia aerea Delta Air Lines e da altri due gruppi tecnologici, Alphabet e Adobe.
La graduatoria comprende anche 16 aziende italiane, a cominciare da Prada, 64esima a livello mondiale.
La top 10
Nelle prime dieci posizioni compaiono altre tre aziende tecnologiche americane: Nvidia, sesta, Ibm, ottava, e Apple, nona. A inframmezzarle ci sono la prima azienda europea – Bmw, tedesca, al quinto posto – e la prima asiatica – Sony, giapponese, al settimo -.
La top 10 è completata da Lego Group, danese, che è decima.
Di seguito le prime dieci aziende in classifica (la lista completa è disponibile a questo link):
- Microsoft (Stati Uniti)
- Delta Air Lines (Stati Uniti)
- Alphabet (Stati Uniti)
- Adobe (Stati Uniti)
- Bmw (Germania)
- Nvidia (Stati Uniti)
- Sony (Giappone)
- Ibm (Stati Uniti)
- Apple (Stati Uniti)
- Lego (Danimarca)
Le italiane nella World’s Best Employers
Prada precede di poco Enel, 68esima, la sola altra impresa del nostro Paese nelle prime 100 posizioni. Poco fuori c’è Armani, 108esima, seguita da Ferrari (127esima) e Leonardo (147esima).
Di seguito la lista completa delle 16 aziende italiane in classifica:
- Prada (#64)
- Enel (#68)
- Armani (#108)
- Ferrari (#127)
- Leonardo (#147)
- Mapei (#301)
- Campari (#359)
- Pirelli (#396)
- Calzedonia (#495)
- De’Longhi (#505)
- Ferrero (#511)
- Intesa Sanpaolo (#524)
- Fincantieri (#575)
- Generali (#580)
- Tim (#864)
- Artsana (#890)
Come viene elaborata la classifica
La graduatoria World’s Best Employers è stilata sulla base di un sondaggio online fra 300mila lavoratori dipendenti di oltre 50 paesi. Gli intervistati hanno indicato con quante probabilità raccomanderebbero il loro datore di lavoro a familiari e amici e hanno valutato le aziende sulla base di criteri come compensi, opportunità di avanzamento di carriera, bilanciamento tra vita privata e professionale e reputazione. Potevano esprimere anche opinioni su aziende per cui hanno lavorato negli ultimi due anni, su quelle che conoscono perché attive nel loro stesso settore o tramite amici e familiari che vi lavorano.
La classifica, che comprende in tutto 900 aziende, è limitata alle società con almeno 1.000 dipendenti che operano su scala globale.