Articolo tratto dal numero di marzo 2024 di Forbes Small Giants. Abbonati!
L’inquinamento atmosferico, sia indoor che outdoor, rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ogni anno l’esposizione a particelle fini presenti nell’aria inquinata causa circa sette milioni di morti premature. Questi dati evidenziano quanto sia urgente adottare misure efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico sia all’esterno sia all’interno degli ambienti, per proteggere la salute pubblica. Un importante contributo in tal senso può arrivare anche dalla ricerca e dallo sviluppo, come dimostra il caso di theBreath, un tessuto multistrato che utilizza nanotecnologie per assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell’atmosfera. Questa tecnologia innovativa è stata brevettata ed è oggi commercializzata da Anemotech. La società è nata su iniziativa dei suoi due attuali azionisti, Gianluca Barabino e Gianni Brugnoli, mentre a gestirla sono Stefano Martinato, nelle vesti di amministratore unico, e il Cto Gianmarco Cammi, l’inventore di theBreath, un ricercatore con una consolidata esperienza nel settore della chimica e dell’impiantistica.
Semplicità d’uso e impatto ambientale nullo: come nasce theBreath
“Questa soluzione proposta da Anemotech Srl si distingue per la sua semplicità d’uso e l’impatto ambientale nullo. Non richiede fonti energetiche per funzionare, sfruttando il naturale movimento dell’aria per purificare gli ambienti sia interni che esterni”, spiega Stefano Martinato. “Il tessuto theBreath può essere installato in vari modi, come pannelli murali, divisori, tendaggi o quadri, contribuendo a ridurre l’inquinamento in maniera costante e sistematica”. Questa tecnologia è il frutto di anni di ricerca e sviluppo: la startup, fondata nel 2014, detiene il brevetto e collabora con importanti realtà come l’Università Politecnica delle Marche, che ha condotto studi approfonditi sul materiale per due anni. Tra i primi a credere nelle potenzialità di theBreath vi è stato anche Umberto Veronesi, che aveva scelto di adottare questa tecnologia all’interno della propria abitazione.
La versatilità del prodotto Anemotech è testimoniata da una gamma di applicazioni diversificate. In ambito indoor, ad esempio, il tessuto può essere installato in letti, quadri, mobili e complementi d’arredo per ridurre le sostanze inquinanti generate dagli impianti di riscaldamento e dai prodotti chimici, dando così ai professionisti dell’arredo, dai produttori ai designer e architetti, l’opportunità di rendere i loro progetti più eco-sostenibili. Nel mondo dell’outdoor, Anemotech ha avviato partnership con i principali operatori della pubblicità esterna per l’applicazione di theBreath all’interno dei loro impianti. Il tessuto viene inoltre impiegato per coprire le facciate degli immobili durante le ristrutturazioni e tutelarli così dalle polveri prodotte dai lavori.
Obiettivi futuri: espandersi e continuare a innovare
Tra i clienti di Anemotech figurano poi aziende del settore automotive (sono in corso anche test del prodotto all’interno degli abitacoli), così come di diversi altri comparti. “L’innovazione di Anemotech non si ferma qui: il prodotto offre benefici anche in termini di abbattimento della carica batterica e miglioramento delle condizioni odorigene. L’impronta ecologica di theBreath è inoltre misurabile e rappresenta dunque un importante strumento a disposizione dei brand anche nell’ambito dei loro piani di Csr”. Nel corso degli anni, theBreath ha ottenuto nuove certificazioni, come quelle per l’ignifugo e l’antiviralità, che hanno permesso ad Anemotech di espandere ulteriormente la tipologia di settori merceologici presidiati.
“Con una soluzione tecnologica innovativa come theBreath, una solida struttura gestionale e un articolato network di partner strategici, Anemotech sta espandendo ora il suo raggio d’azione a livello internazionale, offrendo soluzioni concrete per l’inquinamento indoor e outdoor a un numero crescente di aziende, attive in svariati comparti merceologici. Ad oggi abbiamo portato a termine 700 installazioni in 12 paesi con applicazioni che spaziano dall’interior design all’outdoor advertising”. Anemotech sta ampliando la propria presenza sul mercato mondiale attraverso una strategia di espansione mirata. “In India, nel corso del 2025, sarà operativo un nuovo hub di produzione che avvieremo in partnership con un operatore locale, grazie al quale potremo sostenere il piano di espansione nei mercati del Far East: il nuovo stabilimento fungerà da punto di assemblaggio e lavorazione, supportato da fornitori terzi per i semilavorati. Ma non è tutto, perché stiamo definendo accordi con business partner locali negli Emirati Arabi e stiamo sviluppando la nostra presenza in Thailandia. Inoltre, stiamo ragionando sull’ingresso in due mercati potenzialmente molto interessanti come gli Stati Uniti e la Cina”.
Sino ad oggi, Anemotech ha sostenuto la sua crescita con risorse proprie. “Per accelerare il business sui mercati esteri, stiamo dialogando con nuovi potenziali partner, non tanto fondi o investitori istituzionali, quanto realtà imprenditoriali interessate a beneficiare dei piani di sviluppo della nostra soluzione tecnologica”.
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