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28 ottobre 2025
L'azienda negli anni ha consolidato la sua presenza anche sui mercati internazionali, puntando su tecnologie avanzate
Articolo tratto dal numero di ottobre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Fondata nel 2004, Innate è un’azienda italiana che opera come cmo (contract manufacturing organization) e cdmo (contract development and manufacturing organization) nel settore della produzione di dispositivi medici, cosmetici e integratori. Negli anni ha consolidato la sua presenza anche sui mercati internazionali, puntando su tecnologie avanzate e su una produzione altamente specializzata, in particolare per prodotti sterili iniettabili e forme solide o semisolide di nicchia. Il fondatore e general manager, Federico Panzieri, ha raccontato le tappe principali di questo percorso di crescita.
Quali sono state le principali sfide che avete affrontato e come le avete superate?
La sfida più grande è stata compiere il primo passo. Servivano coraggio, fiducia e determinazione. Abbiamo scelto di costruire valore prima ancora che profitto. Ora siamo in 120, una squadra coesa.
Da piccolo laboratorio artigianale a realtà internazionale: quali i momenti chiave?
Ricordo con emozione gli incontri con i primi collaboratori, ancora oggi parte della nostra famiglia. La svolta? Investire nei dispositivi medici e sviluppare due brevetti per prodotti iniettabili. Queste scelte ci hanno permesso di entrare in mercati ad alto valore aggiunto, con rigore e competenza.
Che ruolo ha la leadership in un’azienda?
La leadership è coordinazione e ascolto. Bisogna garantire che ogni area aziendale lavori in sinergia. Servono visione cura del dettaglio, cultura aziendale e valorizzazione dei talenti.
Come si coniugano innovazione tecnologica e responsabilità sociale?
Nel nostro settore la sostenibilità ha limiti oggettivi, ma la responsabilità è prioritaria. Puntiamo su prodotti realmente utili alla salute e su azioni concrete: raccolta differenziata, progetti ambientali come Ogyre e il supporto allo sport locale. Il valore aziendale nasce anche fuori dall’impianto.
Quanto sono importanti le risorse umane nel vostro modello?
Le persone sono il nostro capitale. Investiamo in formazione continua, benessere quotidiano — anche con una palestra dedicata ai dipendenti — e promuoviamo il coraggio di innovare non per il profitto, ma per costruire valore. La passione è il motore di tutto.
Guardando al futuro, quali opportunità vede nei mercati esteri?
Il made in Italy resta una leva forte. Dopo la pandemia, il concetto di filiera si è evoluto e noi continuiamo a offrire qualità artigianale e servizio premium. La normativa Mdr che regola i dispositivi medici in Europa, seppur sfidante, premierà chi ha processi solidi. Infine, la presenza alle fiere internazionali è parte della nostra strategia di espansione: da Cphi Korea a Francoforte, il dialogo col mercato non si ferma.