Dal capitale al know how. La strategia di Crédit Agricole Italia per accompagnare le imprese verso l'internazionalizzazione
L’istituto affianca le imprese nell’analisi-Paese, nella gestione del rischio e nella compliance, integrando il funding con advisory specializzata e network internazionale
Accompagnare un’azienda oltre i confini nazionali è un’operazione strategica ma ad alto rischio. In questa fase le banche private giocano un ruolo che va ben oltre il semplice finanziamento: mettono a sistema capitale, competenza e reteinternazionale. Offrono linee di credito dedicate all’export, assistono nella copertura dei rischi di cambio e di controparte, strutturano strumenti di trade finance e guidano le imprese nella compliance normativa dei paesi target. Ancora più decisivo è l’apporto consulenziale: grazie alla conoscenza di mercati, attori locali e quadri regolatori, le banche private riducono tempi e incertezze legate alle operazioni estere.
Risultato: l’impresa guadagna velocità e affidabilità nella scalata internazionale, potendo contare su un partner finanziario che sa interpretare il rischio e trasformarlo in crescita. Lo sa bene il sistema imprenditoriale italiano per cui l’internazionalizzazione rappresenta una delle sfide più importanti. In particolare, le pmi, motore del tessuto produttivo italiano ed elemento fondamentale per l’affermazione del made in Italy nel mondo, sono sempre più consapevoli dei vantaggi che derivano dall’apertura verso i mercati esteri, un volano per potenziare la competitività e favorire la crescita e lo sviluppo anche dei territori.
I settori più coinvolti sono agroalimentare, turismo, macchinari e farmaceutico, sebbene questa fase storica di incertezza e dazi le stia mettendo a dura prova.
Crédit Agricole Italia
Come guardare a nuovi mercati
La spinta all’internazionalizzazione ha indotto diversi gruppi bancari a integrare la consulenza strategica nelle funzioni corporate e, in questo scenario, alcuni gruppi con un forte radicamento territoriale, tra cui Crédit Agricole Italia, hanno sviluppato linee di advisory dedicate all’internazionalizzazione con focus sull’export finance per le pmi.
Il Gruppo, che ha una presenza diretta in 46 paesi, fornisce alle aziende italiane che puntano ai mercati internazionali il supporto qualificato di 16 International Desk che, grazie a un lavoro di consulenza altamente specializzato, supporta le aziende clienti in oltre 90 paesi, offrendo l’accesso ad un’ampia gamma di servizi bancari con l’obiettivo di trovare la soluzione più adatta alla dimensione e alle esigenze del cliente.
È inoltre presente, con la sua rete di banche commerciali, in Egitto, Ucraina, Polonia e in Francia con tutte le linee di business. I clienti, poi, possono contare su una rete qualificata di specialisti Trade Finance e Cash Management dedicata alla gestione di tutte le operazioni collegate allo sviluppo delle aziende nei mercati esteri. Crédit Agricole Italia svolge infine una serie importante di attività di consulenza internazionale come lo studio delle strategie, la definizione dei mercati prioritari, il supporto alla creazione di entità legali all’estero, la pianificazione dell’investimento, e l’identificazione dei target da acquisire per accelerare il percorso di crescita.
Il private banker come un partner di vita
Evoluzioni normative, innovazioni tecnologiche, aspettative crescenti della clientela, siano esse l’internazionalizzazione, il passaggio generazionale o la costruzione di un portafoglio sofisticato, mettono al centro la figura professionale del banker come un partner di vita. Del resto, si sa, in questo mestiere la fiducia è un asset e la personalizzazione del servizio una regola. In una fase storica così complessa, quindi, è sempre più necessario che la figura del consulente abbia come obiettivo quello di passare dall’essere fornitore di strumenti e servizi a diventare un vero e proprio partner di fiducia.
Cosa significa? Offrire modelli di servizio avanzati, supportare la clientela in ogni fase del ciclo di vita, saper sviluppare relazioni profonde e durature nel tempo. Si chiama patrimonio relazionale che privilegia il gioco di squadra, la forza del network, la condivisione di competenze e la capacità di dare priorità alle relazioni umane.
Questo articolo è stato notarizzato in blockchain da Notarify.