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13 novembre 2025

Come un piccolo laboratorio sulla Costiera Amalfitana è diventato un gruppo da 80 milioni di fatturato

Dalle conserve artigianali di alici e verdure al business globale in 80 Paesi: D’Amico cresce con tradizione, innovazione e qualità made in Italy.
Come un piccolo laboratorio sulla Costiera Amalfitana è diventato un gruppo da 80 milioni di fatturato

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Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

C’è un colore che racconta meglio di altri la storia di un made in Italy che innova. È il verde D’Amico, quello che da quasi 60 anni accompagna le conserve nate ai piedi della Costiera Amalfitana e che oggi viaggiano in più di 80 paesi. ‘Il verde che ci unisce’, il claim aziendale, non è solo un motto di comunicazione, ma una sintesi della filosofia del gruppo: un filo che lega tradizione e innovazione, radici e futuro, gusto e benessere, qualità e sostenibilità.

La storia è iniziata nel 1968, quando due fratelli, Francesco e Mario D’Amico, avviarono una piccola produzione artigianale di alici conservate nei pressi della Costiera. Era un’impresa familiare nata da una cultura del mare, che nel giro di pochi anni si aprì alla terra con la lavorazione di ortaggi e verdure. Da quel laboratorio di provincia è cresciuto un gruppo che oggi conta 130 collaboratori e un fatturato annuo di circa 80 milioni di euro. “Le nostre radici sono nel territorio”, racconta Maria D’Amico, marketing & sustainability manager, “ma la nostra forza è stata saperci aprire al mondo senza perdere autenticità. Tradizione e innovazione sono due facce della stessa medaglia”.

Nel tempo la famiglia ha ampliato la gamma dei prodotti: dai funghi alle olive, dai pomodori alle melanzane, fino ai legumi premium convenzionali e biologici, salse e pesti. Due acquisizioni hanno segnato il percorso di crescita: nel 2011 quella dello stabilimento di Rovereto, con i marchi Logrò, specializzato in funghi trifolati, e Montello, nel campo dei legumi premium; nel 2018 quella di Hds, nel mondo ho.re.ca. con il marchio storico Robo. Operazioni con cui il gruppo ha consolidato la sua posizione, mantenendo lo stesso approccio fondato su qualità, innovazione e autenticità.

Oggi D’Amico è un brand che rappresenta un equilibrio tra la cura artigianale e l’efficienza dell’industria, tra il contesto locale e le connessioni globali, tra la storia vissuta e il futuro in costruzione. Un equilibrio che trova espressione anche nel concetto di sostenibilità, parte integrante del dna aziendale. “La sostenibilità per noi è un processo costante”, continua Maria D’Amico. “Ambiente, ma anche responsabilità sociale, cultura e vicinanza alle persone. Un percorso che tocca ogni aspetto del nostro lavoro”.

Nel 2025 questo impegno ha trovato una sintesi concreta nel nuovo bilancio di sostenibilità del gruppo, un documento che non solo dà conto dei risultati raggiunti, ma racconta una visione di lungo periodo. Tra i pilastri del bilancio ci sono la riduzione delle emissioni, l’efficientamento energetico, l’uso consapevole delle risorse idriche, il packaging sostenibile e la valorizzazione del capitale umano.

Di recente il gruppo è diventato anche una società benefit, perseguendo obiettivi chiari in ambito esg (environmental, social, governance), misurabili e trasversali. Sul piano ambientale, D’Amico ha introdotto politiche di riduzione dell’impatto energetico, promuovendo l’uso di fonti rinnovabili già dal 2010, mentre lavora a un modello di circolarità che riduca sprechi e scarti.

Inoltre, con la D’Amico Academy, nata per la formazione continua dei collaboratori, l’azienda investe sulle persone, sulle competenze e sul benessere organizzativo. “Vogliamo creare un ambiente di lavoro che favorisca la crescita, la partecipazione e l’inclusione”, dice D’Amico. “L’academy è un laboratorio di idee e valori, dove la sostenibilità si traduce in opportunità concrete”. Una filosofia che rispecchia il colore verde, simbolo dell’identità del gruppo: il colore della natura, ma anche della diversità e dell’apertura. “Il verde unisce, non distingue. Comunichiamo a un pubblico ampio, giovane e maturo, senza barriere di gusto. È un messaggio di inclusione e responsabilità”.

Il progetto che incarna questa visione è Vasi d’Autore. Ogni anno un artista contemporaneo interpreta il mondo D’Amico firmando le capsule della collezione in edizione limitata: un connubio tra arte, design, cibo e cultura che fonde il bello e il buono, trasformando semplici vasi in oggetti da collezione e simboli di sostenibilità. Ogni vaso è pensato per essere riutilizzato in modo creativo dopo il consumo, diventando un contenitore per spezie, caffè o piccoli oggetti, o un vero complemento d’arredo. Una scelta che incarna la filosofia di economia circolare a cui D’Amico aderisce, promuovendo il riuso nella vita quotidiana.

Sul piano produttivo, l’azienda continua a investire in innovazione e automazione, nel rispetto dei più alti standard internazionali. La qualità è il tratto distintivo, che nasce dalla cura delle materie prime e da un know-how verticale nel mondo delle conserve. “Il nostro valore è nella specializzazione e nella capacità di captare le esigenze. Autenticità, trasparenza, rapidità di risposta sono ciò che ci distingue”.

In un contesto economico complesso e incerto, D’Amico continua a crescere secondo la visione di un made in Italy che esporta non solo prodotti, ma anche valori: responsabilità, bellezza, sostenibilità. L’azienda guarda al futuro con nuovi progetti di espansione e investimenti in linee produttive sempre più efficienti. Ma con un occhio al passato. “Essere fedeli alla tradizione non significa restare fermi. Anzi, significa evolversi, migliorarsi, restando autentici. Oggi la nostra sfida è continuare a innovare senza perdere quel legame con le radici che ci contraddistingue”.

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