Da non perdere |Healthcare
1 dicembre 2025

La sfida di Novo Nordisk per raggiungere le zero emissioni di CO2 entro il 2045

Nel 1975 Novo Nordisk è diventata la prima azienda farmaceutica al mondo a dotarsi di un dipartimento di sostenibilità.
La sfida di Novo Nordisk per raggiungere le zero emissioni di CO2 entro il 2045

Maurizio Abbati
Scritto da:
Maurizio Abbati

Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Nel 1975 Novo Nordisk è diventata la prima azienda farmaceutica al mondo a dotarsi di un dipartimento di sostenibilità. La sua sfida più ambiziosa, oggi, è Circular for Zero, che punta a raggiungere le zero emissioni nette di CO₂ lungo tutta la catena del valore entro il 2045.

La sostenibilità non è più un’opzione, ma un imperativo. In questo contesto, Novo Nordisk si posiziona come una delle realtà farmaceutiche più avanzate nel coniugare ricerca, responsabilità sociale e impegno ambientale. Con oltre un secolo di storia e una presenza in 80 paesi, il gruppo danese è stato tra i primi a identificare la sostenibilità come un asset strategico da perseguire. Risale al 1975 la costituzione di un dipartimento di sostenibilità in seno all’azienda: il primo al mondo nel settore farmaceutico. Oggi, a 50 anni di distanza, Novo Nordisk sta attuando una strategia globale di approccio sostenibile in tutte le fasi del business.

“Il nostro obiettivo è migliorare la qualità di vita dei pazienti, non solo attraverso le terapie, ma anche con un forte impegno nell’ambiente, nella salute urbana, nello sport e nel sociale”, dice Alfredo Galletti, corporate vice president e general manager di Novo Nordisk Italia. “Per noi la sostenibilità non è una voce accessoria, è parte integrante della strategia di lungo periodo. Insomma, essere sostenibili, per noi, è una cosa naturale”.

Galletti, classe 1977, è nato e cresciuto professionalmente in azienda. Partito da Treviso con una laurea in economia alla volta della Danimarca, ha avviato un percorso che lo ha portato a ricoprire ruoli di crescente responsabilità in Giappone, Brasile e Svizzera. Da un anno è alla guida della country Italia di Novo Nordisk, che ha scelto proprio il nostro Paese come uno dei suoi hub di riferimento, sia sul fronte della ricerca clinica che su quello delle iniziative di responsabilità sociale.

“Sono molto felice e orgoglioso di essere tornato a casa, alla guida della sede italiana. Il nostro paese è nella top 10 di Novo Nordisk a livello globale. Torno, ma resto sempre la stessa persona che è partita da Treviso una ventina di anni fa. Più maturo, di certo, ma non molto diverso nei valori e nelle priorità”.

La sfida più ambiziosa del gruppo si chiama Circular for Zero, programma che punta a raggiungere le zero emissioni nette di CO2 lungo l’intera catena del valore entro il 2045. Una roadmap che non si limita alla produzione, ma investe ricerca, sviluppo e soluzioni per i pazienti. “Già nel 2020”, ricorda Galletti, “Novo Nordisk ha raggiunto la piena autonomia energetica in tutti i siti produttivi, utilizzando solo energia da fonti rinnovabili. È un risultato che dimostra come l’industria farmaceutica possa essere motore di innovazione anche sul fronte ambientale”.

In Italia questa visione prende forma con il progetto ReMed, che mira a recuperare e riciclare le penne per iniezioni pre-riempite. La fase pilota ha già permesso di raccogliere oltre 700 kg di dispositivi, con il coinvolgimento di farmacie e comunità locali. Entro il 2030 l’obiettivo è estendere l’iniziativa a livello nazionale, creando un modello virtuoso di economia circolare applicata al farmaco.

Ma la sostenibilità non si esaurisce nell’ambito ambientale: la dimensione sociale è altrettanto centrale. Un esempio è il nuovo progetto Vulnerabili, realizzato con la Fondazione Banco Farmaceutico e sostenuta dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, per garantire insulina gratuita a chi, per condizioni economiche o di fragilità, ha difficoltà ad accedere alle cure. “È la prima volta in Italia che si avvia un programma strutturato di questo tipo”, sottolinea Galletti. “Il nostro obiettivo è garantire che nessuno resti indietro e che anche le persone più fragili possano avere accesso a terapie salvavita come l’insulina”. La fase iniziale prevede la fornitura gratuita a otto realtà socioassistenziali di quasi cinquemila dispositivi e 350mila aghi, con logistica e distribuzione affidata al Banco Farmaceutico e ai suoi partner. Ma l’obiettivo è coinvolgere sempre più realtà e territori.

Novo Nordisk investe anche nella prevenzione, con programmi che collegano salute, sport e comunità urbane. Il più rilevante è Cities for Better Health, evoluzione del progetto Cities Changing Diabetes, che in dieci anni ha coinvolto 46 metropoli in tutto il mondo e oltre 250 milioni di abitanti. L’Italia, con più di 70 municipi e 14 città metropolitane interessate, rappresenta il network più avanzato a livello internazionale. “Parlare di innovazione in salute”, afferma Galletti, “significa includere anche la dimensione sociale e quella ambientale. Con Cities for Better Health interveniamo sulle cause sistemiche delle patologie croniche, promuovendo corretti stili di vita e riducendo le disuguaglianze sanitarie”.

La responsabilità sociale non può prescindere dalla ricerca scientifica. Dal 2025 l’Italia ospita un Centro di sviluppo clinico globale, che rafforza il ruolo del Paese nella pipeline di studi clinici di Novo Nordisk. “Investire in ricerca clinica significa investire nella competitività del Paese, nella formazione della classe medica e, soprattutto, nell’accesso dei pazienti a nuove terapie. Il nostro obiettivo è rendere l’Italia sempre più attrattiva e protagonista nello scenario europeo”.

L’azienda è inoltre impegnata nella sfida globale alle malattie croniche, dal diabete all’obesità, promuovendo un approccio integrato che coniuga innovazione terapeutica, prevenzione e responsabilità sociale. L’obesità, che oggi riguarda quasi sei milioni di italiani, rappresenta una delle sfide più complesse. In questo scenario, il nostro Paese ha compiuto un passo storico con l’approvazione del ‘Ddl obesità’, diventando il primo al mondo a dotarsi di una legge specifica per la prevenzione e la cura di questa malattia cronica e recidivante. “Si tratta di un atto di grande responsabilità verso i milioni di persone che convivono con l’obesità”, sottolinea Galletti, “e di un riconoscimento istituzionale fondamentale. Il nostro obiettivo è garantire accesso a cure efficaci e condizioni favorevoli per stili di vita sani, contribuendo così a una società più equa e sostenibile”.

Il percorso di Novo Nordisk in Italia mostra come un’impresa farmaceutica possa superare la logica della semplice fornitura di farmaci per diventare partner di sistema, capace di rafforzare la coesione sociale e generare valore condiviso, secondo un modello responsabile. “Per noi il valore terapeutico dei nostri farmaci deve essere sempre associato anche al loro impatto sociale, economico e ambientale. La salute non è solo assenza di malattia, ma benessere della persona e sostenibilità del contesto in cui vive”. La sfida delle malattie croniche non si vince solo nei laboratori o nelle corsie ospedaliere, ma con una visione che intreccia prevenzione, equità, ambiente e innovazione. Un approccio che ridefinisce il ruolo dell’industria farmaceutica, trasformandola in attore di cambiamento sistemico per una società più giusta e sostenibile.

Questo articolo è stato notarizzato in blockchain da Notarify.

QR Code certificazione Notarify

CERTIFIED BY NOTARIFY