Le donne continuano a infrangere barriere e a scalare nuove vette. Con l’obiettivo di celebrare i loro successi, Forbes presenta la settima classifica annuale delle donne self-made più ricche d’America. Il rialzo del mercato azionario e una raffica di Ipo hanno fatto crescere del 31% rispetto allo scorso anno le fortune di queste 100 imprenditrici, dirigenti e stelle dell’intrattenimento. Il totale dei loro patrimoni ammonta così a 118 miliardi di dollari.
Al primo posto, per il quarto anno consecutivo, c’è Diane Hendricks, che ha fondato Abc, un’azienda di fornitura di tetti, assieme al marito Ken, morto nel 2007. Forbes stima che la sua fortuna sia arrivata a 11 miliardi di dollari: una cifra che la rende la prima donna self-made americana a possedere un patrimonio superiore ai 10 miliardi.
Rihanna, magnate del pop, è al 16esimo posto ed è ora ufficialmente miliardaria. C’è anche lei, dunque, tra le 26 donne in lista con fortune a dieci cifre: un record. Altre nuove miliardarie di quest’anno includono Anne Wojcicki di 23andMe e Whitney Wolfe Herd, fondatrice della app di incontri Bumble: entrambe hanno quotato in Borsa le loro società. Ci sono poi l’imprenditrice del fintech Jenny Just, la fondatrice di una società di assicurazioni Robyn Jones e la star dei reality – oltre che magnate dei cosmetici – Kim Kardashian West, la cui fortuna è lievitata grazie alla crescita del valore di Skims, il suo marchio di abbigliamento.
Nella classifica di quest’anno compaiono 15 volti nuovi. La presenza di alcuni è dovuta alle Ipo, quella di altri alla crescita del mercato azionario. Il nome nuovo più conosciuto è senza dubbio Dolly Parton, che ha affiancato al suo catalogo musicale un investimento azzeccato in Dollywood, un parco a tema nel suo stato natale, il Tennessee. La supermodella Cindy Crawford debutta in classifica grazie al successo della sua linea di prodotti per la cura della pelle, Meaningful Beauty. Heather Hasson e Trina Spear hanno fondato e gestiscono Figs, un’azienda di camici medici alla moda che hanno portato in Borsa a maggio: occupano, rispettivamente, la 50esima e la 52esima posizione in graduatoria. Caryn Seidman-Becker ha acquistato la società di sicurezza aeroportuale Clear Secure nel 2010, quando era in bancarotta, e l’ha quotata a giugno, con una valutazione di 4,5 miliardi di dollari.
I due terzi delle 100 donne hanno fondato o co-fondato società in settori che vanno dall’energia solare (Lynn Jurich di SunRun, numero 95) all’istruzione online (Rachel Carlson di Guild Education, numero 61). 26 sono ceo, tra cui la pioniera della sanità Judy Faulkner di Epic Systems e Safra Catz del gigante del software Oracle.
Le donne in classifica hanno un’età compresa fra i 23 anni (Kylie Jenner) e i 95 (l’imprenditrice delle scienze della vita Alice Schwartz). Vivono in 22 stati americani diversi, anche se quasi la metà – 46 – risiede in California. I patrimoni sono calcolati in base ai prezzi delle azioni del 2 luglio 2021: molto prima, quindi, dell’accordo – sostenuto da Blackstone – con cui Reese Witherspoon ha venduto la sua casa di produzione Hello Sunshine. È per questo motivo che Witherspoon, il cui patrimonio è oggi di 400 milioni di dollari, non compare sulla lista. Va precisato che i patrimoni possono cambiare, anche in modo significativo, nel giro di pochi giorni o settimane dalla data che abbiamo preso come riferimento. Il patrimonio di Anne Wojcicki, per esempio, era stimato in 1,1 miliardi di dollari all’inizio di luglio, ma è sceso di recente fino a 800 milioni.
Di seguito la classifica delle prime 20 donne self-made più ricche d’America.
- Diane Hendricks, 11 miliardi di dollari (tetti)
- Judy Faulkner, 6,5 miliardi (sanità)
- Meg Whitman, 6,3 miliardi (eBay)
- Judy Love, 5,2 miliardi (vendita al dettaglio e stazioni di servizio)
- Marian Ilitch, 4,4 miliardi (Little Caesars)
- Johnelle Hunt, 4,1 miliardi (autotrasporto)
- Thai Lee, 4,1 miliardi (IT)
- Lynda Resnick, 4 miliardi (agricoltura)
- Gail Miller, 3,2 miliardi (automobili)
- Doris Fisher, 2,9 miliardi (Gap)
- Alice Schwartz, 2,9 miliardi (biotecnologie)
- Oprah Winfrey, 2,7 miliardi (televisione)
- Elaine Wynn, 2,2 miliardi (casinò, hotel)
- Peggy Cherng, 2 miliardi (fast food)
- Sheryl Sandberg, 1,9 miliardi (Facebook)
- Rihanna, 1,7 miliardi (cosmetici, musica)
- Jayshree Ullal, 1,7 miliardi (computer networking)
- Safra Catz, 1,6 miliardi (software)
- Jenny Just, 1,5 miliardi (fintech)
- Eren Ozmen, 1,4 miliardi (aerospazio)
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